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Eurogruppo: focus su Cipro, Irlanda e Portogallo. Ma la protagonista sarà l’Italia

Scritto il alle 11:11 da Danilo DT

L’Eurogruppo che partirà oggi a Dublino sarà un appuntamento decisamente importante. La prima tematica sarà ovviamente la crisi Cipro, vicenda non ancora risolta ma sempre attualissima.

Secondo gli ultimi dati, e assolutamente come previsto, si viene a scoprire che le necessità di finanziamento totale sono più grandi di quanto inizialmente stimato: EUR 23bn (128% del PIL) a fronte di una stima iniziale di EUR 17bn. Quindi 23 miliardi di Euro ovvero il 35% in più di quanto previsto. Non male eh? Buona parte di questo contributo, come è noto, verrà generato da Cipro stessa grazie a questa forma di bail.in che ha costretto al sistema bancario di salvare “se stesso” massacrando i clienti delle stesse.

Seguirà poi una discussione su Irlanda e Portogallo. I motivi? Semplice. Ad entrambe verrà probabilmente data una deroga per ampliare i tempi per ripagare i debiti con l’Unione Europea. Ai due paesi dovrebbero essere concessi 7 anni in piu’ e se venisse accettata tale indicazione, Irlanda e Portogallo, che hanno ricevuto un salvataggio nel 2010 e nel 2011, vedrebbero allungata la durata dei loro prestiti, che attualmente e’ di 12,5 anni per Dublino e tra 12,5 e 14,7 anni per Lisbona.

Ma poi, statene certi, ci sarà da dire anche sull’Italia. Problema numero uno: il rischio politico? Certo che no… Le nostre banche? Indirettamente si… La nostra crescita economica? Non è la priorità. Si parlerà del RISCHIO CONTAGIO.
Insomma si cercherà di capire COME evitare eventuali effetti domino nel caso in cui l’Italia andasse in crisi. Questo mette in chiaro il fatto che, se qualcuno farà qualcosa per noi, non lo farà per beneficienza ma semplicemente perché si avrà paura di essere “contagiati” e di subire le conseguenze. Immaginate, ad esempio, cosa comporterebbe per le banche francesi e tedesche una forte crisi finanziaria nel Bel Paese. In pochissimo anche le banche di quei paesi subirebbero gravi perdite che poi dovrebbero essere “tamponate” dall’intervento dei rispettivi stati sovrani. Certo, l’Eurogruppo porterà solo discorsi informali, quasi amichevoli, ma verranno messi sul tavolo tutti i problemi che meritano di essere discussi e che hanno un certo tipo di rischio sistemico.

Per quanto riguarda ancora l’Italia, si avvicina il 30 aprile, termine entro il quale il governo italiano dovra’ inviare alla Commissione europea il Documento di economia e finanza con il Piano nazionale di riforma, appena varato. Successivamente a maggio la Ue dovrebbe chiudere la procedura d’infrazione per deficit eccessivo aperta nel 2009.
Ma non illudiamoci. Chiusa una procedura se ne riapre un’altra. Stavolta non per il deficit ma per il DEBITO PUBBLICO, ormai fuori controllo.

Per la cronaca ora siamo al 130.4 % del PIL. Malgrado tutto però, oggi, lo spread BTP Bund resta ancora sotto i 300bp grazie agli effetti di questa ondata di contante in arrivo dal Giappone e dagli USA, dove troviamo banche centrali molto espansive (anche se il Giappone smentisce che sta comprando Bond dei PIIGS). Finche lo scenario RISK ON resta innescato…

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DT

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2 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 12 Aprile 2013 at 12:12

cosa posso commentare, se non il fatto che il sottoscritto, Gaolin e alcuni altri hanno cominciato a fare le “cassandre”più di quattro anni fa ……mi ricordo che uno dei primi commenti fu che la Germania, con il mantenimento dell’euro, “ci stava mettendo il cappio al collo”…
poi ci hanno pensato i nostri incapaci politici e i governi tecnici a tirare la corda!!!!

Scritto il 12 Aprile 2013 at 23:57

già…

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