Accordo raggiunto. Cipro sarà salvata e verranno sacrificati i depositi oltre i 100.000 Euro

Scritto il alle 09:09 da Danilo DT

CRISI CIPRO: Raggiunto l’accordo nella notte. In questo modo, tassando i correntisti si cerca di ovviare la paura più grande: il rischio contagio (effetto domino). E in Italia? Massima allerta sulle obbligazioni subordinate.

Era quasi un pro forma quello che si aspettava dal Meeting straordinario dell’Eurogruppo di stanotte.
L’obiettivo chiaro a tutti era quello di evitare che le banche cipriote collassassero inderogabilmente, cercando una soluzione in extremis per evitare che la BCE, con il suo ELA non fornisse più liquidità alle banche di Nicosia.

Ma il sacrificio sarà comunque non da poco. La ormai arcinota Banca Popolare di Cipro, la Laiki Bank non sarà ventura ma sarà letteralmente CHIUSA. Penalizzati gli obbligazionisti, mentre verranno tutelati i depositanti. Anche se sugli stessi arrievrà la mazzata della tassazione. Come anticipato nei vari post del week end e della settiamna scorsa, arriverà una mega tassazione per i depositi oltre i 100.000 Euro. Aliquota ancora da decidere, si saprà nelle prossime ore. Accordo raggiunto alle 3 di stanotte.
CLICCATE QUI per leggere l’ Eurogroup Statement on Cyprus.

L’intesa prevede la completa risoluzione della banca Laiki, la seconda del Paese, “con il pieno contributo di titolari di azioni, obbligazioni e depositi non garantiti,” si legge nella dichiarazione dell’Eurogruppo. “Laiki verrà divisa in una buona e in una cattiva banca,” continua la dichiarazione. La parte sana della banca confluirà nella Banca di Cipro, il primo istituto di credito del paese.
Nella buona banca confluiranno i depositi sotto i 100mila euro, mentre quelli al di sopra di questa soglia “resteranno congelati finché non sarà effettuata la ricapitalizzazione della banca,” si legge nel testo pubblicato dall’Eurogruppo. Questi depositi “potrebbero successivamente essere soggetti a misure appropriate,” continua la nota. A sua volta la Banca di Cipro sarà soggetta a ricapitalizzazione, anche in questo caso, “con un pieno contributo dei titolari di azioni e di obbligazioni,” e “con una conversione dei depositi non garantiti in azioni”.

Garanzia sui depositi al di sotto del 100 mila euro – L’entità del prelievo che di fatto verrà effettuato su tali depositi non è calcolabile al momento, ma fonti Ue lasciano intendere che sarà sostanzioso. I 10 miliardi di aiuti dall’Ue non saranno utilizzati per la ricapitalizzazione delle banche cipriote. D’altra parte, “tutti i depositi garantiti in tutte le banche saranno pienamente protetti in linea con la legislazione Ue,” si legge nella nota. Le regole Ue prevedono appunto la garanzia assoluta sui depositi al di sotto dei 100mila euro.

I primi aiuti disponibili a maggio – L’accordo sul finanziamento Ue da 10 miliardi verrà finalizzato “entro la terza settimana di aprile”, si legge nella dichiarazione dell’Eurogruppo, in modo da poter avere i primi aiuti stanziati a maggio. A questi fondi, potrebbe aggiungersi un finanziamento extra da parte del Fondo monetario internazionale, come auspicato dall’Eurogruppo nella nota conclusiva. Nel frattempo, misure di controllo dei capitali verranno applicate a Cipro “vista la situazione di emergenza,” continua la nota precisando che “le misure saranno temporanee, proporzionate, non discriminatorie e soggette ad una rigida supervisione”. (Source)

I commenti di Sarris sono quasi entusiastici: «Abbiamo evitato una disastrosa uscita dall’euro e la bancarotta, andiamo incontro a tempi duri per Cipro, ma è il miglior accordo che potessimo fare». E tra le altre cose, il provvedimento non dovrà nemmeno passare in Parlamento, non essendo una tassa, bensì una ristrutturazione straordinaria delle banche.
Alla fine questo provvedimento accontenta anche tutti coloro che voleva mantenuto un principio sacrosanto, che andava a difendere il risparmio, in particolar modo dei più deboli. I conti correnti dovrebbero essere garantiti dal governo almeno fino a 100.000 euro. Lo scorso fine settimana questa certezza è crollata. Ora con le ultime news si rimette un po’ di ordine anche in quest’ambito. Verranno invece tassati i depositi OLTRE i 100.000 euro. Il che resta grave comunque. Il motivo?

La risposta è semplice: il timore per il rischio contagio. Come già detto, si propende a bastonare i risparmiatori, anziché far ricadere gli oneri sul sistema finanziario comunitario (ESM, creato ed abilitato per il bailout bancario), per evitare appunto che il mercato si “agiti troppo”. Ma è la soluzione giusta? Non credo proprio .Però ormai questo è il nuovo stile. E tutti, anche in Italia, guardano con sospetto cosa accade a Cipro. Temendo ovviamente che poi accada anche qui da noi… Ribadisco quanto detto in passato. Massima attenzione soprattutto ai Bond subordinati. Saranno il primo elemento che verrà colpito in caso di ristrutturazione del settore bancario in Italia.

STAY TUNED!

DT

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31 commenti Commenta
idleproc
Scritto il 25 Marzo 2013 at 09:56

Non è una “tassazione” su profitti è un’esproprio di capitale.
I depositi non sono un investimento azionario od obbligazionario.
Il correntista non partecipa agli utili degli investimenti a rischio e non partecipa della proprietà della banca ma gli vengono scaricate addosso le perdite di quegli investimenti.
Oltre a socializzare le perdite a mezzo stati, la novità assoluta per la dimensione è quello del forazato trasferimento di capitali privati verso altri privati.
Hanno definitivamente rotto il “principio”… a buon intenditore poche parole.

Scritto il 25 Marzo 2013 at 11:11

ESATTO
Giunti a questo punto…non sorprendiamoci più di nulla. Nella consapevolezza che tutta questa crisi alla fine la pagherà…MNMNMNMNM…vediamo un po’…quanto tempo ho per pensarci? 😉

paolo41
Scritto il 25 Marzo 2013 at 11:24

sono riusciti a distruggere l’economia di Cipro che era al 90% sostenuta dalle attività finanziarie ; ci saranno una barca di licenziamenti e nessuna possibilità di ripresa perchè quei correntisti che riusciranno a rientrare in possesso dei propri capitali, pur decurtati del 40/50%, non ci penseranno due volte a trovare un altro ” lido fiscale”.
Fin dall’inizio ho sempre avuto l’impressione che la politica fiscale applicata in Cipro dava terribilmente noia alla City, al Lussemburgo, etc.
Tranquilli che hanno raggiunto lo scopo, ma il peggio per Cipro deve ancora venire!!!!

Vincent Vega
Scritto il 25 Marzo 2013 at 11:30

nell’incertezza vado a swapparmi una segretaria nella filiale sotto casa. Adesso è mia 😈

kry
Scritto il 25 Marzo 2013 at 11:46

idleproc@finanza,

Hanno definitivamente rotto il principio ” chi rompe/sbaglia paga “, ovvero adesso possono continuamente fare ciò che voglio perchè anche se lavoro male tanto ci pensano i miei CLIENTI a pagare. Ma il pazzesco non è che faccio pagare con un sovrapprezzo ai miei clienti un servizio. Siamo all’assurdo se con amato c’era stato nel 92 un prelievo per lo stato ora il prelievo è come sintetizzi per un entità privata con appoggio politico, ma quale altro settore economico gode di tale garanzia?

Scritto il 25 Marzo 2013 at 11:52

Sembra che si tassino al 30% i depositi superiori a 100.000 €
Chiamarla tassa però è un eufemismo…

idleproc
Scritto il 25 Marzo 2013 at 11:53

Vincent Vega,

Occhio che non la abbiano reypothecata.

ihavenodream
Scritto il 25 Marzo 2013 at 13:01

idleproc@finanza,

Il correntista non partecipa a cosa? Ma lo conosci il bilancio di banca? sai dove trovi i depositi dei clienti in un bilancio bancario? Nello stato patrimoniale, alla voce passivo! ovviamente i correntisti di qualsiasi banca del mondo partecipano ai rischi dell’istituto, per la quota parte depositata…. e il discorso che si fa sulla gerarchia di rischio tra azionisti, obbligazionisti e creditori semplici, è un discorso che vale in una procedura di liquidazione non in senso assoluto, e se c’è una liquidazione di una banca, state pur certi che gli azionisti e gli obbligazionisti pagano per primi, ma che i correntisti non perdono solo il 10, il 20 o il 30%…
il vero scandalo qui è che esistono dei paradisi fiscali all’interno dell’UE, quando invece la tassazione dovrebbe essere armonizzata per tutti i paesi membri. Il vero discorso da approfondire poi (e qui mi rivolgo al preciso gestore di questo blog) è: come mai i ciprioti hanno tutta questa liquidità sui propri conti correnti, vi sembra normale detenere più di 5-10k euro di liquidità? a me no! A me risulta ad esempio, ma chiedo conforto, che le banche cipriote passavano interessi assurdi sui propri depositi, pari a quelli di junk bond denominati in euro per intenderci! Siete sempre convinti che l’Europa sia così cattiva e i correntisti ciprioti così incolpevoli?

paolo41
Scritto il 25 Marzo 2013 at 13:15

ihavenodream@finanza,

credo che oltre ad essere cattiva (perchè la Germania doveva recuperare 8,5Mld) sia anche parziale, perchè come era al corrente della situazione di Cipro è ben conscia delle differenze fiscali esistenti da anni in Uk e le sue famose isole, in Olanda, in Irlanda, in Lussemburgo, per non parlare della pressante lobbyng che avrà operato la Svizzera.
Il problema è che i burocrati europei preferiscono essere strabici e non solo in questo caso, ma anche in molte altre precedenti occasioni sia finanziarie (Grecia come esempio massimo!!!) che relative all’economia reale …

idleproc
Scritto il 25 Marzo 2013 at 13:49

ihavenodream@finanza,

Appunto. Il correntista partecipa, con il deposito, a dei livelli di rischio che non è nelle condizioni di poter valutare e questo in relazione alle operazioni finanziarie delle banche…
Forse dovrebbe fidarsi delle agenzie di rating?
Esiste anche il correntisata che ha appena venduto un immobile o un’attività o banalmente, preferisce aver liquido in banca… questi sono affari suoi.

bergasim
Scritto il 25 Marzo 2013 at 14:20

http://www.wallstreetitalia.com/article/1531125/economia/amato-tanti-giovani-si-troveranno-a-dormire-in-auto.aspx

Napolitano dove sei? Svegliati torna al presente dal passato dove vivi tutt’ora.

Scritto il 25 Marzo 2013 at 14:28

Mettiamo un po’ di ordine…
Credo che la situazione sia ben peggiore di qeullo che si pensava. Quindi c’è proprio da festeggiare un bel niente.
La Laiki Bank verrà divisa in due: da una parte una good bank ( dove confluiranno tutti i depositi assicurati, cioè inferiori a 100.000 euro), e dall’altra la bad bank (ovvero i depositi oltre i 100.000 Euro i quali verranno…POLVERIZZATI!!?!?!) .
Un po’ meglio dovrebbe andare ai depositi di Bank of Cyprus dove OK per i depositi sotto i 100.000 €, ma per quelli sopra un mix tra tassazione e conversione in azioni della banca per raggiungere un Core Tier 1 almeno del 9%.
Non è ancora chiaro quale sarà l’estensione dei controlli su capitali.

bergasim
Scritto il 25 Marzo 2013 at 14:33

Dream Theater,

potremmo mandargli amato e cucchiani

ihavenodream
Scritto il 25 Marzo 2013 at 15:24

paolo41,

Quelli che tu (e non solo tu) chiami burocrati, cioè la Troika in sostanza, si trovano a dover gestire una situazione fuori controllo che non hanno creato loro, ma chi ha inizialmente pensato e organizzato l’Europa in questo modo! Opera a mio giudizio facendo quello che puo’, nell’interesse generale, non nell’interesse particolare del greco, del cipriota o del portoghese o dell’italiano…il fatto è che il paradigma è cambiato: noi siamo abituati che possiamo fare quel cavolo che ci pare, tanto poi paga pantalone…attraverso i debiti e la svalutazione abbiamo creato un’economia virtuale, in gran parte incoerente col nostro territorio e le nostre caratteristiche. Di questo bisogna rendersi conto, fare mea culpa e rimboccarsi le maniche, anche perchè altre soluzioni non ci sono…pensate davvero che uscire dall’euro in maniera unilaterale possa essere una soluzione? e perchè secondo voi non la prende mai nessuno in considerazione? neanche i paesi sull’orlo della bancarotta? perchè i cattivi tedeschi li ipnotizzano? o li pagano sottobanco pur di rimanere nell’euro?
http://giovannidanisi.wordpress.com/2013/03/22/usciamo-dalleuro-cioe/

ihavenodream
Scritto il 25 Marzo 2013 at 15:37

idleproc@finanza,

Scusa ma uno non puo’ mica pretendere di essere garantito per il fatto che non è in grado di valutare il mondo che lo circonda…anche se compri una casa tu prima la valuti no? e se non sai come valutarla chiedi ad un esperto (e poi eventualmente denunci lui) oppure applichi il principio di base di ogni investimento: non ho abbastanza informazioni quindi non faccio nulla! L’economia poi non è difficile da comprendere, i principi base sono intuitivi e alla portata di tutti, ad esempio il principio che nessuno ti regala nulla e che tutti cercano il proprio tornaconto…se una banca ti offre condizioni 10 volte piu’ vantaggiose della media non ci vuole un esperto per intuire che qualcosa non torna…e comunque se il problema è l’ignoranza delle persone allora combattiamo l’ignoranza, io sono in trincea in questa battaglia, ma sul concetto di finanziarie lobbisti e/o sprovveduti coi soldi della comunità non sono proprio d’accordo, proprio per niente!

idleproc
Scritto il 25 Marzo 2013 at 15:57

ihavenodream@finanza,
Io sto guardando a casa nostra.
Se io investo in un Hedge Fund, depositando i soldi in banca, vorrei saperlo.
Se il mio deposito è capitale di rischio, vorrei saperlo.
Gli interessi sul capitale a fronte del rischio sono diversi.
Se in banca sono costretto, specifico costretto, a mantenere la liquidità per pagare lo stipendio ai dipendenti, non vorrei trovarmi di fronte ad un esproprio proletario alla rovescia.
Il sistema finanziario globale e bancario globale, il nostro non era così e per moltissimi aspetti non è ancora così, è diventato un immenso hedge fund.
Il problema non è solo limitato a Cipro, oggi comunque non va più bene Cipro come “paradiso fiscale”, da altre parti in EU va ancora benissimo…
Personalmente non avrei messo un euro a Cipro, figuriamoci una Lira.

Vincent Vega
Scritto il 25 Marzo 2013 at 16:06

💡 EUROGROUP’S DIJSSELBLOEM SAYS CYPRUS BANK RESTRUCTURING PLAN SHOULD BE SEEN AS TEMPLATE FOR REST OF EURO ZONE

Vincent Vega
Scritto il 25 Marzo 2013 at 16:14

ihavenodream@finanza,

il nostro sistema monetario si basa anche sulla fiducia. Tolta questa tanti saluti
se ha pagato anche l’islanda i depositi fino alla soglia garantita (e gli fa onore) ci sarà un perchè
che il tuo credito, sia tra i debiti della banca mi sembra normale, ma se può essere attaccato il tuo credito perchè di mezzo c’è lei che fallisce, allora devi poter essere libero di stare senza banca; peccato che non puoi vivere senza conto corrente al giorno d’oggi nemmeno se sei un dipendente o un pensionato, quindi ci deve essere un’area protetta dalla Stato.

ihavenodream
Scritto il 25 Marzo 2013 at 16:21

idleproc@finanza,

Se vuoi saperlo ti rispondo io non c’è problema: la risposta è si: il tuo deposito è capitale di rischio, poichè le banche dal 1472 (scusa la citazione:-) utilizzano la liquidità dei correntisti in toto o in parte per finanziare le proprie attività, e questo è normale pratica bancaria, non vuol dire essere hedge fund…le norme di Basilea stanno imponendo dei vincoli piu’ stretti a questo utilizzo ma comunque puoi star certo che almeno il 70% del tuo deposito viene utilizzato dalla banca per le sue attività! Per cio’ che riguarda il problema che hai prospettato, cioè un imprenditore ha bisogno di mantenere la liquidità per le spese correnti, io consiglierei: 1. analizzare i bilanci delle banche che sceglie, le scelga il più possibile solide e con le “spalle grosse”; 2. diversificare il rischio attingendo da piu’ conti correnti, possibilmente non tutti dello stesso Paese, se no a che serve l’Europa? Aggiungo poi che questa è solo un’ipotesi accademica, in Italia gli imprenditori che conosco io non hanno sti problemi: sono tutti in extrafido e in sofferenza bancaria, fanno impresa cioè coi soldi che gli presta la banca non coi soldi loro…vedi il mio commento precedente sull’economia virtuale…pace e bene

paolo41
Scritto il 25 Marzo 2013 at 16:27

ihavenodream@finanza,

vedo che concordi che l’entrata nell’euro sia stato un disastro per il nostro paese, mentre personalmente sono d’accordo con te che non sarà facile uscirne, ma continuo a vedere un’implosione dell’euro in futuro. Non sarà oggi nè domani ma prima o dopo il sistema è destinato a saltare per le profonde diseguaglianze sociali che si stanno creando nell’unione. Guarda in piccolo, sembrava che ci fosse l’accordo con l’EU per un rapido rimborso dei 40 Mld di debito delle P.A. verso le aziende creditrici: è proprio di oggi la notizia che i “burocrati” EU devono rivedere la situazione e rinviare il tutto a quando saranno presentati gli aggiornamenti di bilancio. Non siamo più liberi di fare niente, abbiamo completamente perso la nostra sovranità. Spero che tu concordi con me che per fare sviluppo occorrono investimenti e siccome i posti di lavoro non nascono sotto i castagni come i funghi, devo necessariamente aumentare il mio debito investendo e sperando che l’aumento del Pil conseguente riduca il rapporto deficit/Pil. Quindi me ne frego del debito e delle forche messe dall’EU, forse rischio ma senza rischio prevale la rilassatezza e l’apatia.

ihavenodream
Scritto il 25 Marzo 2013 at 16:35

Vincent Vega,

In Islanda (paese di poche centinaia di migliaia di anime) hanno nazionalizzato 2 banche che avevano problemi: l’hanno fatto coi soldi del FMI e di altre nazioni come la Norvegia ad esempio…è stata una scelta politica, la politica in un posto di 300k persone è quasi una democrazia diretta, quindi il peso della piazza è enorme! Anche il denaro per fare questa operazione di salvataggio o di nazionalizzazione è irrisorio per un Paese come l’Islanda…insomma si è trovata questa soluzione che piaceva ai cittadini, il debito delle banche comunque se l’è accollato lo stato che lo sta ripagando in varie scadenze…giusta o sbagliata che sia è una soluzione democratica di un paese indipendente, resa possibile con l’aiuto della comunità internazionale! Cipro invece è un paese all’interno di una comunità economica che attira capitali illeciti nelle proprie banche. Non ha diritto a chiedere aiuto all’europa e a dettare anche le condizioni. Se vuole puo’ trovare qualche istituzione estera come ha fatto l’Islanda, che appoggi il suo piando di salvataggio e lo finanzi, puo’ anche uscire dall’euro e stampare la sua carta straccia se vuole così si autofinanzia coi soldi del monopoli se ne è capace…mi sembra che abbia valutato queste possibilità e le abbia scartate, ergo bisogna stare alle condizioni dell’europa, vale a dire: la Troika finanzia Cipro se Cipro smette di fare il paradiso fiscale: semplice e chiaro…non vedo scandali nè espropri nè ingiustizie di sorta…

ihavenodream
Scritto il 25 Marzo 2013 at 16:45

paolo41,

E’ sempre la nostra diffusa mentalità parassitaria che ragiona cosi’ ovvero: per sviluppare l’economia dobbiamo scassare il bilancio! Questo concetto va bene per periodi molto limitati, di una crisi congiunturale…i nostri (dell’Italia) problemi sono strutturali e non vanno risolti così, sono 50 anni che cerchiamo di risolverli così e guarda dove ci ritroviamo! Se si vuole dare stimolo all’economia si devono ridurre le tasse (l’Italia ha un rapporto tasse/Pil del 45% non competitivo nemmeno con la Grecia o il Portogallo! ) e per ridurre le tasse si deve ridurre la spesa pubblica! così si ha crescita senza deficit (guardare l’Irlanda per credere)…a quel punto, cioè quando abbiamo dimostrato all’Europa che siamo in grado di ridurre la spesa, sarà facile avere aiuti per stimoli ulteriori, anche attraverso la stampa di euro, chi l’ha detto infatti che l’euro non si puo’ stampare ? l’euro è stato stampato abbondantemente un paio di anni fa mi sembra o no? Il punto è che la BCE giustamente stampa per un progetto preciso, per ottenere risultati precisi, non per buttare il denaro nella cloaca italica…

paolo41
Scritto il 25 Marzo 2013 at 17:05

ihavenodream@finanza,

d’accordo, ma sono cose trite e ritrite, le abbiamo già dette tutte e forse anche qualcosa di più… hai visto qualche risultato???? abbiamo visto cosa ha comportato seguire le indicazioni EU proprio in termini di austerità: aumento delle tasse e paese in ginocchio e ora dobbiamo fare retromarcia (giustamente…anzi se n’è convinto anche Monti). Continuo a dire che fra noi e l’Eu siamo come due zoppi che pur sostenendosi non riescono, ovviamente, a mettere un piede dietro l’altro…..

Vincent Vega
Scritto il 25 Marzo 2013 at 17:34

ihavenodream@finanza,

quindi tu stai dicendo che un privato deve essere in grado di leggere un bilancio, di una banca poi 🙄 , per decidere dove allocare i risparmi 😆 😆 😆
mica fanno tutti i revisori dei conti… che poi ognitanto pure qualcuno di quelli si sbaglia :mrgreen:

bergasim
Scritto il 25 Marzo 2013 at 17:59

ihavenodream@finanza,

Potresti anche dire che i 5,8 mld di euro chiesti a cipro sono pari ai crediti vantati dalle banche tedesche, come mai queste ultime non sono state in grado di valutare il rischio delle banche a cui hanno prestato gli eurini? E perché oggi non vanno a gambe all’aria loro?

ihavenodream
Scritto il 25 Marzo 2013 at 21:00

paolo41,

Quando oltre a dirle le faremo anche allora potremo valutare i risultati…la austerity intesa come aumento delle tasse x far quadrare i conti è ovviamente un suicidio, l’austerity intesa invece come taglio di spesa pubblica e’ l’unica strada perseguibile…ripeto guardare l’Irlanda x credere…oggi ha tassi sul debito come i nostri…è uscita dal baratro con misure draconiane di contenimento di spesa, con quello ha potuto finanziare la diminuzione delle imposte…

ihavenodream
Scritto il 25 Marzo 2013 at 21:05

Vincent Vega,

No io sto dicendo ke un privato non ha problemi perke’ non gli serve avere + di 5-10k euro di liquidità e ke un impresa deve porsi il problema dei riski connessi alle sue attività, tra cui l’affidabilità delle banche con cui lavora…

ihavenodream
Scritto il 25 Marzo 2013 at 21:16

bergasim,

Io non so se questa storia dei 5,8 miliardi di debiti detenuti dalle banche tedesche e’ vera o no, non ho capito ad esempio se sono obbligazioni bancarie o bond dello stato cipriota o altri prodotti, penso che ormai il partito anti Germania è così diffuso e popoloso ke si potrebbe far passare x vera qualsiasi cosa…registro però ke non ha nessun nesso logico il presunto debito tedesco con la risoluzione di far pagare anche i correntisti…guarda ke il denaro raccolto va a Cipro, non in Germania…e al fine del rientro di questo debito, le banche tedesche dovevano tifare e quindi spingere x un salvataggio veloce, così facendo invece la troika ha rischiato ke Cipro rifiutasse l’accordo e le banke non venissero salvate…la troika cioe’ ha agito in maniera opposta agli interessi di questi presunti creditori tedeschi!

perplessa
Scritto il 25 Marzo 2013 at 21:19

durante la crisi greca qualcuno accusava la Merkel di uscire con delle gaffe che spaventavano i mercati, dopo la sparata di Jeren Dijsselbloem chi può credere alle gaffe?

lampo
Scritto il 25 Marzo 2013 at 21:50

Due domande retoriche:
1) Se il salvataggio compiuto è veramente una soluzione, a che serve porre dei limiti alle transazioni?
2) Come mai molte aziende tedesche stanno pensando di investire all’estero (delocalizzare) piuttosto che investire nel loro Paese?

Due brevi risposte:
1) Fuga…
2) Inflazione…

Buona riflessione

kry
Scritto il 26 Marzo 2013 at 00:09

lampo,

Inflazione in Germania. Ma allora hanno veramente di che aver paura. Sono curioso sulla base di cosa? Non è che delocalizzino in nome del profitto? Es. mi è capitato di prendere un temperino in alluminio LEBEZ made in germany sia corpo in alluminio che lama, ora made in germany è solo la lama e indovina da dove viene il corpo in alluminio…. facile made in china, e immagino che le lame le avvitino in cina.

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