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EFFETTO DOMINO: e ora tutti vogliono il referendum

Scritto il alle 08:25 da Danilo DT

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Cavalcare l’onda dell’entusiasmo (si fa per dire), approfittando del “Wind of change” che si respira per accelerare un processo delicato quale quello del referendum per uscire dall’Unione Europea. E perché no dall’Eurozona.
Ormai si moltiplicano nei vari paesi i nuovi gerghi creati ad arte per il momento: #Auxit, #Frexit, #Nexit, #Italexit. Prendiamo ad esempio l’Austria.

The poll, which surveyed 700 people, found that the biggest supporters of an Austrian referendum are those supporting the right-wing and EU-skeptic Freedom Party.
“We need a referendum similar to the referendum in Great Britain, so the people of Austria can decide,” Robert Marschall, leader of Austria’s EU Exit Party, recently stated in a VOA interview.
Polls recently conducted in Italy, France, Germany, Sweden, the Netherlands, Czech Republic and Hungary also showed that these countries could follow Britain if it succeeds in leaving the EU. Euroskeptic politicians in these countries have been adding fuel to the fire, stepping up their calls for EU-exits in light of the British referendum.
On Wednesday, French far-right leader Marine Le Pen stressed that France should have its own ‘Frexit’ vote. (RT) 

Et voilà, tutti vogliono il referendum, ovviamente a chiederlo sono i partiti più euroscettici e quelli più populisti. Ma guardate cosa ci dice la società IPSOS MORI. Ok, voi mi direte che si tratta di sondaggi e con la Brexit abbiamo ricevuto una sonora lezione su questo tipo di analisi. Ma resta sempre un ragionamento interessante.
Guardatevi l’analisi CLICCANDO QUI  ma soprattutto buttate un occhio a questo grafico.

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Analisi poi rieditata da Barclays con questo risultato.

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Il referendum è uno strumento sacro santo per affidare al popolo decisioni importanti. Ma occorre fare attenzione, spesso il populismo può anche portare a danni incalcolabili. E allora questo grafico deve suonare come un FORTE avvertimento alla classe politica e in particolar modo a Francoforte e a Bruxelles. Se volete evitare che il “progetto EURO” si sgretoli come un castello di sabbia sulla riva di un mare, dovete intervenire, rifondare l’Europa e dare al Vecchio continente quella credibilità ed equilibrio che meriterebbe. Anche se è un obiettivo arduo. Troppi popoli diversi, troppe culture agli antipodi, troppe diversità a livello fiscale, politico, culturale. Insomma una vera “Mission impossible” che però ormai è arrivata ad un bivio. O si fa l’Europa o muore l’Euro. L’ho scritto ieri, non sottovalutate quanto sta accadendo.

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Danilo DT

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5 commenti Commenta
7voice
Scritto il 25 Giugno 2016 at 10:16

il popolo è come la donna: AMA ESSERE FO.TTUTO ! PER GENERARE IL NWO BISOGNA AVERE IL CAOS GENERALE ! ED ECCO COSA HANNO SCELTO I PIECORI INGLESI ! MICA VI RISULTA STRANO CHE UN CERTO SOROS ABBIA DECISO DI APRIRE POSIZIONI PESANTI SHORT SUI MERCATI MONDIALI ? NULLA SUCCEDE PER CASO SIGNORI , LA CARESTIA ATTENDE QUEST’UMANITA’ KOGLIONESCA ! MA TANTO LUNEDI’ CI STA LA PARTITA ITALIA – SPAGNA ! PIECORI PIECORI PIECORI, è I PIECORI FINISCONO SEMPRE SCANNATI ! PREGATE PER LE VOSTRE ANIME , LA FINE SARA’ DOLOROSA ASSAI !

vuvuzela
Scritto il 25 Giugno 2016 at 10:35

7voice@finanza,
Prima della carestia ci sarebbe il reset totale… figurati se l’oligarchia che vive come un semidio cliccando tasti su un computer andrebbe a rischiare una terza guerra

albertopletti@gmail.com
Scritto il 25 Giugno 2016 at 10:48

Sono d’accordo: ora non c’è più tempo per tergiversare: o si va avanti o si va indietro; siamo stati fermi a lungo, ma la corrente ci porterà in qualche nuovo approdo. Personalmente credo che non vi sia alternativa a un superstato europeo, fatto magari da pochi aderenti (almeno inizialmente). Temo però che questo non arriverà…lunedì a Berlino: prima bisogna passare qualche fastidio in più.

emzag
Scritto il 25 Giugno 2016 at 12:19

Non sono sicuro che Scozia e Irlanda vorranno davvero separarsi dall’Inghilterra per andare in un Unione che rischia di sfaldarsi.

Lukas
Scritto il 25 Giugno 2016 at 13:04

Gli Europei continuano ancora a baloccarsi nel loro passato…e gli Inglesi sognano addirittura la riedizione del loro Vecchio Impero…..e non si accorgono che il baricentro dell’economia e del potere mondiale si è già da lungo tempo trasferito altrove…..tra le due sponde del PACIFICO.

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