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Economic Sentiment Indicator. Un eccellente anticipatore per il PIL dell’Eurozona

Scritto il alle 14:40 da Danilo DT

Proprio in queste ore (ieri per i lettori) sono usciti i dati sulla fiducia delle imprese italiane, oramai ridota ai minimi termini.
Ad aprile infatti, l’indice composito del clima di fiducia (confidence index) delle imprese italiane scende a 74,6 da 78,5 di marzo. Siamo ai minimi da 10, diconsi, 10 anni! Un segnale d’allarme fortissimo che mette ulteriormente a nudo (ce n’era bisogno?) il dramma che vive il tessuto economico-industriale italiano, ormai ridotto ai minimi termini.
E nello stesso tempo, esce anche un altro dato preoccupante, questa volta non più solo italiano ma comunitario.

Economic confidence in the euro area decreased more than economists forecast in April as the 17- nation currency bloc struggled to emerge from a recession and the bailout of Cyprus renewed debt-crisis concerns.
An index of executive and consumer sentiment dropped to 88.6 from a revised 90.1 in March, the European Commission in Brussels said today. That’s the lowest since December. Economists had forecast a decline to 89.3, according to the median of 26 estimates in a Bloomberg News survey. (Source)

Un dato peggiore delle attese che testimonia il forte rallentamento economico in atto e le previsioni non rosse per tutta l’Eurozona, Germania compresa.
La cosa che trovo sempre “drammaticamente” interessante è un confronto (da buon analista intermarket, mettere vicino scenari, grafici e mercati mi è quasi naturale) tra questo indice di fiducia di fiducia europeo ed i dati consultivi del PIL dell’Eurozona.
Come potete vedere dal grafico, negli…ultimi anni o forse DA SEMPRE tra la fiducia ed il consultivo GDP (PIL) dell’Eurozona c’è sempre stata una correlazione praticamente assoluta. La cosa grave è che il dato della fiduca ce l’abbiamo fresco e disponibile, il dato sul PIL lo sapremo solo in futuro. Però possiamo fare una proiezione che, valutando la storia, rischia di essere molto affidabile.

Confronto tra Fiducia Economia Eurozona e PIL

Credo quindi che sia assolutamente impensabile vedere nella realtà (o meglio nell’economia reale) un percorso che ci porti verso il miglioramento. Tutto rimandato, quindi, a data da destinarsi. E non certo a fine 2013.

STAY TUNED!

DT

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1 commento Commenta
bergasim
Scritto il 30 Aprile 2013 at 17:39

Gnutim Scrive:
30 aprile 2013 alle 17:02
ciao a tutti, colgo l’occasione per farvi leggere questa idea del dottor Cattaneo che a mio avviso è una gran genialata e potrebbe aiutarci ad aumentare la velocità di circolazione della moneta anche senza l’intervento della Bce o di altro istituto filocrucco (già i francesi ci hanno pensato)
Pare che sia già in un decreto legge in parlamento.
Proverò con tutte le mie conoscenze di “sponsorizzare” questo progetto
http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2013/02/i-ccf-certificati-di-credito-fiscale.html

Si può fare?

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