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DAX: MIGLIORA LO SCENARIO?

Scritto il 1 Settembre 2008 alle 12:12 da Danilo DT

Mentre cerchiamo di sistemare la grafica del blog, che deve essere “tarata” (e quindi ci vuole un po’ di pazienza per poterlo vedere in versione “definitiva”…) andiamo a vedere la situazione dei mercati. Oggi subito un importante nota. Oggi negli USA si fa festa e quindi la giornata possiamo considerarla un po’ zoppa. In apertura si è visto l’effetto negativo di Wall Street di venerdì sera, con conseguente recupero (almeno, ora solo le h 11.30 e il recuperò c’è stato, poi nelle prossime ore può succedere di tutto).
Lo scenario dell’equity non è cambiato. Come scritto venerdì, The Trender è tornato “long” e, malgrado la correzione dell’ultima seduta, continua a rimanere long.
Difatti lo S&P 500 si è perfettamente appoggiato proprio sulle medie mobili e sui supporti violati nella serata di giovedì. Quindi scenario momentaneamente confermato. Inoltre non dimentichiamo che proprio venerdì è stata una giornata semilavorativa per gli USA, con tutto quello che ne consegue come volumi e operatività.
Lasciando da parte il listino USA, buttiamo l’occhio al DAX, il benchmark europeo.

Quattro freni al rialzo

Dal grafico qui a fianco, potete notare una situazione interessante. Come sempre, io al momento non credo al decoupling e quindi continuo a vedere un andamento assolutamente correlato tra i listini, quantomeno tra i più importanti.
Il DAX oggi, si trova a lottare contro 2 MM che stanno impedendo al listino di salire. Si tratta di

MM 21 giorni
MM 55 giorni
Resistenza statica posta a 6500
Esistenza dinamica dinamica, ovvero la trendline ribassista azzurra.

MACD appiattito ed indeciso, RSI in area di neutralità. Ce la farà a strappare decisamente al rialzo, violando questi 3 livelli, oppure sarà nuovamente cacciato in giù, sul supporto statico giallo? Lo vedremo presto.
Intanto continua l’ovvia correlazione inversa tra DAX e V DAX (Dav volatility). Anche se mi sembra di notare un minore volatilità in questo periodo, anche nelle fasi correttive. Ma non dimentichiamo mai il fattore stagionale.