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Curva dei tassi: confronto e spiegazione

Scritto il alle 12:40 da Danilo DT

Analisi curva dei tassi di Italia e PIIGS (Grecia esclusa)

Credo che possa fare piacere a tutti, specialmente ai meno “specialisti”, un commento sulla curva dei tassi e soprattutto un grafico che mette a confronto le curve tassi di diversi paesi. Ma non paesi a caso. Giusto nella situazione attuale confrontare la curva dei tassi di:

a) Irlanda
b) Italia
c) Portogallo
d) Spagna
e) Germania

Focalizzerei l’attenzione sulla curva italiana. A breve termine NESSUNO e ripeto nessuno rende così tanto. Come mai? Perché è arrivato il sell off dall’estero.

Ho un titolo con codice ISIN che inizia per IT? Molto bene, VENDERE!

Poi però, aumentando la durata finanziaria, siamo superati a livello di rendimento (e rischio) da Irlanda e Portogallo, e in particolar modo quest’ultimo è l’esempio lampante della crisi del mercato. Il Portogallo sconta scenari quasi da default, mentre l’Irlanda ancora di fore difficoltà, simiel all’Italia ma con uno scenario peggiore.
E l’Italia? Curva PIATTA. Piatta come una sogliola, con uno spread tra titoli a breve e a lungo termine risibile.
Non è normale e se si mette a posto la situazione politica, l’Italia resta per me una eccellente buy opportunity. Non prendetelo però come un consiglio per gli acquisti. Il mio è un parere molto personale. Anche perchè, come avete avuto modo di vedere in QUESTO GRAFICO, la curva dell spread Bund BTP si è impennata clamorosamente in pochissimo tempo, senza sostanziali cambiamenti dal punto di vista macroeconomico italiano.

E per “situazione politica che si sistema” intendo dire:

a) Approvazione maxi emendamento

b) Dimissioni Berlusconi

c) Goverto tecnico Monti

d) Successiva NUOVA manovra finanziaria che darà il via al piano di vera austerity italiana

PS: ho escluso la Grecia, visto che ormai, lei sì, è condannata.

Stay Tuned!

DT

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27 commenti Commenta
percefal
Scritto il 10 Novembre 2011 at 13:02

Ottimo articolo, concordo pienamente con la tua analisi

P.

threepwood
Scritto il 10 Novembre 2011 at 13:17

Condivido; ottimo articolo e anche ottimistico (e in questa fae il sentiment è importante).
@dream: sarebbe interessante avere il grafico della curva dei tassi di TUTTI i paesi europei..
Ciao

gainhunter
Scritto il 10 Novembre 2011 at 13:42

Un chiarimento sul significato di austerity… riporto il mio commento di ieri sul deficit spending:

Quindi, combinando delta debito/pil e deficit, il concetto è questo: se gli Italiani hanno prodotto più di quanto lo Stato ha speso, ma il bilancio dello Stato è in deficit, vuol dire che la ricchezza prodotta è rimasta in mano agli Italiani invece di finire allo Stato.
Ho capito bene? Scusa, ma devo usare parole mie per arrivarci.

Chiaramente questi ragionamenti macro sono appunto ragionamenti sui totali. Poi sappiamo benissimo che lo Stato sperpera a vantaggio di pochi e che la ricchezza è concentrata nelle mani di una piccola percentuale di soggetti…

Quindi, per chiarirci, quando parli di “italiano medio” ti riferisci al totale diviso il numero degli Italiani, e quando parli di “austerity” il ragionamento è sempre “macro” e significa che lo stato deve spendere meno di quanto incassa, senza entrare nel merito di come fa (tagli generalizzati piuttosto che recupero dell’evasione e abolizione degli sprechi), giusto?

Io invece quando sento parlare di austerity penso alla concezione popolare dei tagli generalizzati sui cittadini, forse per questo non ci intendiamo. Se invece austerity significa recupero dell’evasione e taglio di sprechi, ben venga l’austerity! 😀

vale77
Scritto il 10 Novembre 2011 at 14:09

Ciao DT è parte dell’articolo che ho fatto, di cui ti parlavo, che avevo preparato già dal 3 nov.
ma ancora nn è online purtroppo…

grazie della solita info indipendente

bergasim
Scritto il 10 Novembre 2011 at 14:23

un buy opportunity?
con quali soldi, quelli che ti leveranno con tutte le varie manovre finanziarie di cui ci sarà bisogno?
Italia vs grecia, le similitudini si fanno sempre di più, solo tasse, gabelle per fare rientrare il rapporto debito/pil, ma poi l’economia senza manovre di crescita ( questo all’ue non interessa, l’importante sono in conti in ordine, come ci si arriva non NE FREGA NIENTE A NESSUNO, il fine giustifica i mezzi ), andrà in recessione ( se già non lo è), grazie propio a queste manovre tappa debito, stipendi più bassi, più disoccupoazione, e allora vai con un altro giro di valzer di manovre per tamponare un altra eruo falla nel nostro debito.
In italia forse servirebbe un regime vero e autoritatio che abbia la forza di imporre le cose per il bene del paese, piuttosto che un regime attuale mascherato da democrazia, che prende ordini dall’estero, usa in pole, MONTI e DRAGHI, vi dicono qualcosa?
Un governo con le palle farebbe sentire la voce del popolo italiano in europa ( visto il debito enorme che abbiamo ), alzando la voce e mettendo le cose in chiaro, l’italia in europa è la 3 economia, ma viene trattata al pari dell’estonia, forse ora di finirla.
Care ue e usa volete le nostre aziende volete i nostri soldi, allora sarà default, volete ragionare allora siamo disponibili, tutto il resto è aria fritta, altro che buy opportunity.
E’ adesso mi raccomando, nessun commento e tutti allineati e coperti

    Scritto il 10 Novembre 2011 at 14:30

    Dai berga,
    il discorso è semplice e si può sintetizzare in una domanda: L’ITALIA FA’ DEFAULT?
    Io dico di no.
    tutto qui. La cura Monti sarà secondo me molto dura ma sarà veramente importante per il nuovo premier creare il giusto connubbio (fondamentale!!!) tra tagli alla spesa e investimenti per la crescita. Infatti non dimentichiamo mai questo elemento CHIAVE: CRESCITA ECONOMICA:
    🙂
    Che vuoi farci, sono ottimista. Non si era capito su questo blog? :mrgreen:

paolo41
Scritto il 10 Novembre 2011 at 14:38

Dream, sono perfettamente d’accordo!!!!

gainhunter,

proviamo a ragionare sull’avanzo primario anzichè sul deficit: l’avanzo primario è stato leggermente positivo, mentre il Pil è salito di circa l’1%, diciamo che più o meno si equivalgono…
Lo Stato si è accollato l’ammontare degli interessi (e il debito totale è aumentato, anche se di poco, in termini percentuali) che non è stato in grado di compensare sufficientemente: lo poteva fare o tagliando le spese improduttive o aumentando le tasse (che, se non ben centrate avrebbero compromesso il Pil) oppure, meglio ancora, tassare quei patrimoni che non producono per investire nella cosidetta “ripresa”.
In tal senso qualcosa ha fatto, ma non in misura sufficiente, e quando qualche cretino europeo, per puro egoismo e scarsa visione, ha scombussolato il sistema euro, creando una crisi di liquidità, la speculazione ha avuto buon gioco a concentrarsi sul debito che, per le quantità liquide presenti nei vari portafogli internazionali, era il più facile a vendere per fare cassa.
La dimostrazione che, a livello europeo, non capiscono una mazza, sono le ultime dichiarazioni della MerKel e di “frillino”, quando parlano di una possibile uscita di alcuni paesi dall’euro, pur rimanendo nell’EU; oppure di fare due livelli dell’euro, permettendo, praticamente, una svalutazione ai paesi di classe B (che sarebbe comunque, in tal senso, una svalutazione controllata).
Sono ambedue soluzioni (come fanno a non rendersene conto??) che sarebbero estremamente nocive per l’economia dei tedeschi & company.
A questo punto l’unica soluzione possibile sono gli eurobonds e assegnare un ruolo diverso alla Bce, dandogli l’autorità di stampare moneta e di poter intervenire sul mercato del debito…. Ci credete voi????? io poco!!!!!

the learner
Scritto il 10 Novembre 2011 at 14:42

Dream ma che si è deciso sui vinse greci? Io ho uno con scadenza luglio 12. Quota 40 circa. Preso a 63. Non lo rimborsano a scadenza?

paolo41
Scritto il 10 Novembre 2011 at 14:44

Dream Theater,
bergasim,

..per chiarire, perchè ci sono stati altri commenti mentre postavo: sono d’accordo sui commenti sulla curva dei tassi, per i commenti successivi sono più allineato con Bergasim…

paolo41
Scritto il 10 Novembre 2011 at 15:19

Dream Theater,

per inciso, attenzione alla Francia: decennale tasso 3,365%….

ob1KnoB
Scritto il 10 Novembre 2011 at 15:49

Forse solo il berga è piu bear di me (mi fa invidia). Sta di fatto che qualcun altro (fortunatamente molto piu’ autorevole non leva il dito dalla piaga…..inflazione, inflazione, inflazione.
http://www.zerohedge.com/news/actually-ecb-has-already-handed-out-%E2%82%AC1-trillion-and-why-germany-equates-ecb-printing-hyperinfla

ob1KnoB
Scritto il 10 Novembre 2011 at 16:00

Ps Intanto, grecia si Grecia no, Italia si Italia no, i Paesi devono fare di piu’, i Paesi devono fare così e cosa’, dichiarazioni di intenti e letterine, passano i giorni e bisogna ancora decidere ‘cosa’ deve essere l’efsf, come finanziarlo, quanto deve durare, e si scopre che via elezioni spagnole prima di febbraio in pratica non si può decidere niente, non si possono rettificare/correggere i trattati e via discorrendo. Good luck

Scritto il 10 Novembre 2011 at 16:08

paolo41: Dream Theater,bergasim, ..per chiarire, perchè ci sono stati altri commenti mentre postavo: sono d’accordo sui commenti sulla curva dei tassi, per i commenti successivi sono più allineato con Bergasim…

Beh, quanto dice BErgasim nel suo commento è condivisibile, ci mancherebbe. Io però parlavo dell’immediato. Occorre innanzitutto calmare i mercati e rassicurarli. E poi, quando le cose saranno più tranquille, il governo DOVREBBE farsi sentire. Dice bene Berga. L?Italia è nel G7, è la terza economia europea e non può essere “colonizzata”.
La cosa preoccupante è che già negli utlimi anni è stato così. Però a quensto punto vi chiedo, vista la situazione attuale, bisogna essere realisti.
Ci sono secondo voi delle alternative migliori?
Secondo me NEL BREVE no….

lampo
Scritto il 10 Novembre 2011 at 16:30

Condivido la posizione di Bergasim… anche se spero anch’io che DT abbia ragione.

Però come soluzione avrei preferito un governo tecnico con al comando un vero economista-industriale che non abbia avuto rapporti con chi la crisi attuale l’ha creata e ha aiutato la Grecia a falsificare i conti per entrare in Europa: peccato che non esista una tale illuminato che possa fare veramente gli interessi del Paese.

Per questo motivo alla fine… concordo con Bergasim.

lampo
Scritto il 10 Novembre 2011 at 16:34

Aggiungo solo che l’Italia non farà sicuramente DEFAULT… ma verrà succhiata come l’osso del brodo.
Poi alla fine decideranno cosa fare dei resti… 🙄

vale77
Scritto il 10 Novembre 2011 at 16:55

E’ con estremo piacere, che finalmente hanno pubblicato (era pronto dal 4 nov), il mio secondo articolo…anche se pian pianino le cose stanno migliorando sullo spread (governo tecnico entro fine mese, per chi ancora non l’ha compreso), il disegno di lungo rimane lo stesso.

http://www.aeconomia.it/il-destino-futuro-dell%E2%80%99europa-sui-tassi-di-rendimento_11_11_10_3_305

paolo41
Scritto il 10 Novembre 2011 at 17:03

gainhunter,

rileggendo il mio commento precedente mi sono accorto che manca una parte all’inizio: deve leggersi: mentre il Pil è salito di circa l’1%, diciamo CHE LA TASSAZIONE SUL PIL E LE SPESE più o meno si equivalgono…..

idleproc
Scritto il 10 Novembre 2011 at 17:13

Seppellito il Berly dopo la vicenda libica e a quella attuale Monti che hanno la stessa matrice estera, concordo con il Berga sui futuri sviluppi economici in Italy. Stesso processo Greco di circolo vizioso Spolpatura, caduta del PIL, incremento del debito, perdita ulteriore di mercati con la penetrazione ulteriore di multinazionali franco-tedesche, trasferimento di redditi e capitali, ulteriore Spolpatura. Fino all’osso. Non esiste nessun motivo valido perché non operino tramite un governo neocoloniale in Italia visti i problemi che hanno e le risorse esterne a cui debbono attingere per tappare i loro buchi finanziari. Libia docet. La Merkel e Sarkò vorrebbero alcuni stati fuori dall’euro ma dentro all’europa e con i vincoli europei per mantenerne lo stato coloniale. La cosa è ovvia, l’europa come realtà politica nazionale non esiste, è un sistema neocoloniale in funzione di due unici stati nazionali. Non hanno nessun interesse a promuovere competitività dell’Italia sui loro stessi mercati. Ci fregheranno pure le riserve auree. La risposta politica potrebbe essere solo nazionalista ma totalmente a base popolare, una risposta nazionalista per ricreare la Democrazia non per affossarla. Lo stesso problema lo hanno i cittadini US verso un governo federale in mano alla finanza e alle lobbies e che ha distrutto la realtà produttiva US. Qualsiasi governo tipo “colpo di stato” finirebbe dritto sotto il controllo della finanza euroglobal. Del resto il colpo di palazzo è cominciato operativamente con la guerra in Libia fuori dalla nostra Costituzione e sta continuando… Credo sia una visione realistica. Se dovessi guardare egoisticamente solo ai miei interessi, Monti mi andrebbe benissimo. Perderei però la guerra e come Cittadino Italiano, proprio non mi va giù.

maurobs
Scritto il 10 Novembre 2011 at 17:29

<
idleproc@finanza,

stessa cosa che dicevo in un altro post se non erro quello su Monti sempre del mitico DT

maurobs
Scritto il 10 Novembre 2011 at 17:33

idleproc@finanza,

te lo allego:

bene il quadro si delinea sempre meglio …..tutta la ex nomenklatura GS ai posti di comando……e intanto salta fuori che Sarkomel nei loro incontri,neanche tanto segreti, stanno pianificando una cosa che l’anno scorso sembrava utopia…2 tipi di euro uno core e uno piigs…questa è l’altra parte della mela che dice che bisogna cambiare i trattati europei e che la grecia può uscire dall’euro ma non dall’unione europea…..cosi possono essere meglio schiavizzati. speriamo che per noi si fermi solo alla credibilità politica…ma ne dubito

idleproc
Scritto il 10 Novembre 2011 at 17:52

maurobs@finanzaonline,

…prepriamoci ad un bombardamento propagandistico totale…

Ovviamente spero che abbia ragione l’ottimismo di DT.
Sulla nostra realtà economica siamo ancora ben lontani di essere alla frutta e di aver perso la capacità di reagire nazionalmente e politicamente… 😉

gainhunter
Scritto il 10 Novembre 2011 at 19:33

Ripropongo gli scenari sul futuro dell’Italia:
1. le verifiche sulla riduzione del debito pubblico sono la garanzia per ottenere eurobond per la crescita (a fronte di una minaccia di default o uscita dall’euro) = riduzione debito e crescita economica (utopia)
2. riduzione effettiva del debito pubblico attingendo a caste/privilegi, nessuno/pochi danni a economia (utopia)
3. riduzione effettiva del debito pubblico a scapito del risparmio privato, colonizzazione dell’economia italiana seguita dal sostegno EU per evitare l’avvitamento stile GR = economia italiana piu’ debole, i rimanenti risparmi degli italiani finiscono ai colonizzatori
4. riduzione debito con ricetta UE applicata a Grecia = circolo vizioso tagli-consumi-maggior debito -> default
5. I esce da Europa/Euro, grossi danni immediati, svalutazione, maggiore competitivita’/autonomia, crescita economica

A questi si aggiunge un
6. BCE stampa e aumenta l’inflazione, Italia riduce il debito, i creditori (ormai soprattutto risparmiatori) ci perdono

Mi sembra che alla fine prevalga l’opinione che l’economia italiana sarà colonizzata, bisognerà vedere se si arriverà alla spirale che porta al default oppure se qualcuno interverrà prima.

bergasim,

Come potrei non sottoscrivere al 100%? Mi sembra di leggere me stesso 🙂

paolo41,

Anche secondo me l’Italia non si stava comportando male, anzi molto meglio di altri stati, ma era una preda facile da colpire per via dell’alto debito e usando la “leva” Berlusconi (al di là delle sue colpe, è stato un’ottima “scusa” per affossare l’Italia).

Gli eurobond li ho sempre sostenuti come possibile soluzione, almeno temporanea, per limitare l’aumento dei debiti nazionali finanziando la crescita, e sinceramente speravo che i nostri “partner” non fossero così miopi; ultimamente speravo che i nostri governanti usassero il default o la fuga dall’UE per ottenerli.
Ora la domanda è: Merkel e Sarkozy sono semplicemente degli incapaci oppure sono burattini di poteri più forti e furbi?

paolo41
Scritto il 10 Novembre 2011 at 20:17

gainhunter,

sono più propenso a credere che siano degli incapaci, mi riesce difficile vedere complotti o burattinai…. il loro egoismo nazionale, l’ansia di non perdere la tripla A (confermata oggi da S&P con outlook stabile….INCREDIBILE !!!!! ma non vedono che la curva dei tassi francesi si sta appiattendo, con i tassi che stanno aumentando) ha acuito la loro miopia e non vogliono rendersi conto che, andando avanti senza intervenire, saranno anch’essi trascinati nel vortice della depressione.
Personalmente, lo sai, sono sempre stato un fautore dell’ ipotesi 5 fra quelle da te elencate, a meno che non saltino fuori gli eurobonds o un sostegno incondizionato della Ecb….
Quanto a Monti non ci sono state finora occasioni o interviste per capire il suo pensiero; è molto riservato. Posso però dire che diversi professori/economisti della Bocconi pensano (come noi) che la responsabilità di quanto sta accadendo sia imputabile alle strambellate iniziative del duo Merkozy (che, per inciso, tante dichiarazioni, ma non è stato ancora deciso nulla!!!!!!)

Vincent Vega
Scritto il 10 Novembre 2011 at 22:31

http://blog.wallstreetitalia.com/keytomarkets/2011/11/10/litalia-deve-fallire/

che ne pensate?
mi sembra troppo semplice per il nostro immenso debito 🙄

percefal
Scritto il 10 Novembre 2011 at 23:14

Nel breve periodo la premiata ditta Mario&Mario è la miglior soluzione possibile.
La scommessa vera, imho, sarà in primavera, quando, presumibilmente, si tornerà al voto.
Vi immaginate cosa accadrebbe se B. Si ripresentasse e vincesse?!?

A proposito, ho visto no spezzone di Piazzapulita (o come si chiama…) su LA7: circola una voce per cui B. Ed Alfano stanno lavorando a fari spenti per un voto a sorpresa nella giornata di sabato…

Ps per Dream:
Le notifiche via email non funzionano?

kry
Scritto il 11 Novembre 2011 at 09:09

Vincent Vega,

Se tutti i paesi non pagassero i debiti si realizzerebbe uno studio fatto da una università inglese che in realtà sembra” fantafinanza”………e ai nostri giorni tutto è possibile.

Vincent Vega
Scritto il 11 Novembre 2011 at 10:08

kry@finanza,

mmmh…se noi non paghiamo saltano per aria un bel pò di banche e istituzioni, tra cui probabilmente anche le loro università, quindi niente studio 😆 oltre alle nostre però 😥

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