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Curva dei tassi PIIGS: dopo la Grecia non è finita la crisi
O si mette in sicurezza la situazione del debito Eurozona oppure dopo il default Grecia arriverà il Portogallo e poi…
Lo ammetto, guardando la curva dei tassi Italiani e non solo di oggi, mi è venuta la pelle d’oca.
Eccovi il grafico. Ho volutamente escluso la Grecia in quanto già fallita da tempo e con quotazioni assolutamente fuori mercato.
Prendendo solo in considerazione i quattro PIIGS rimanenti:
1) ITALIA
2) SPAGNA
3) PORTOGALLO
4) IRLANDA
Ecco il grafico. Come potete vedere, il mercato ha giàsentenziato che la Grecia sarà seguita a breve dal Portogallo. La conformazione della Curva Tassi in backwardation non lascia presagire nulla di buono.
L’Irlanda invece è piatta come una sogliola, ovvero sta camminando sull’orlo del precipizio. Subito sotto l’Italia, con una conformazione ancora timidamente in contango. Segue la Spagna. Ma proprio a proposito di Italia, si inizia ad intervenire dall’interno, ovvero il neo Gran capo Visco parte son uno swap straordinario…
Nov. 2 (Bloomberg) — The Bank of Italy is preparing an emergency operation to swap Italian government bonds held by the nation’s banks in exchange for a pledge by the lenders to buy more debt at longer maturities, Il Messaggero newspaper reported today, without saying where it got the information.
Morale: Grecia a parte, non possiamo dimenticarci anche del resto, Portogallo in primis. Ora occorre capire che si farà con la Grecia, ma se non si mette in sicurezza TUTTO il debito dell’Eurozona, la volatilità ed i terremoti continueranno imperterriti a devastare i mercati.
G20, pensateci voi. Anche se sarà dura mettere tutti d’accordo. Perè la situazione è talmente pensante che ormai è più che evidente. E’ giunta l’ora per prendere misure decise per salvare il sistema.
Punto.
Basta fumo o escamotage. Il mercato vuole certezze, il mondo vuole certezze. Comprare ulteriore tempo porterà solo ad effetti deleteri. Questo i signori govenanti lo devono capire. Urgentemente.
Stay Tuned!
DT
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Si, sembra sia arrivata la smentita… vedremo…
(ps: sarà mica Draghim che già l’aveva consigliata tempo fa alla grecia,a proporla anche all’Italia? Mah…)
Ma sapete che anche Caldaro era tornato più ottimista?
Un piccolo gufo che cambia opinione….avrà mica portato male?
Prima:
MEDIUM TERM: uptrend hits new high SPX 1293
LONG TERM: bear market highly probable
Dopo:
MEDIUM TERM: uptrend high SPX 1293
LONG TERM: neutral
non so, ma ritengo che Draghi domani non possa limitarsi ad una conferenza stampa “di rito”.
qui la situazione ormai è fuori controllo si necessita di una forte/decisa e irremovibile dichiarazione da parte della BCE stile Banca Centrale Svizzera ad Agosto sul CHF e una forte dichiarazione politica al G20 da parte degli stati europei sul discorso eurobond. A mio modesto giudizio queste due cose si che potrebbero portare un po’ più di calma e consentire di lavorare per sistemare il tutto (economicamente e fiscalmente a livello europeo) senza il cane che ti rincorre a mordere le chiappe. Penso che se andassero in tale direzione molti operatori si troverebbero a dover chiudere posizione/ricoprirsi di corsa per non rimanere con il cerino in mano.
Sono d’accordo, serve qualcosa di forte e unico che permetta alle acque di calmarsi, far rientrare lo spread e dar modo ai burattinai dell’economia di gestire la metabolizzazione della crisi con inflazione e repressione finanziaria…
Anch’io sono d’accordo ma non credo che Draghi possa fare qualcosa, altrimenti vorrebbe dire che Trichet & C. erano un branco di incompetenti. La BCE ha le mani legate e a mio avviso fino a quando non cambierà ufficialmente obbiettivi la sua libertà di manovra sarà limitata, quindi non resta che una forte dichiarazione politica ed anche qui i dubbi sono tanti.
Per tornare al grafico sui tassi postato da Dream credo che ogni commento sia ahimé superfluo
Il problema era e resta Politico. Non c’è una politica di mediazione tra interessi differenziati. Non contano PMI, agricoltura, lavoro autonomo, lavoro operaio e non, non conta l’economia reale distrutta da una globalizzazione non gestita e demenziale. Chi conta sono multinazionali e finanza, quelli che pagano il gettone di presenza. Fino ad oggi hanno seguito pedissequamente l’interesse di gruppi ristretti finanziari ai vari livelli nazionali e continentali. Il “problema” greco è stato affrontato con l’esproprio e la distruzione della possibilità di ripresa dell’economia reale greca. E’ stato banche franco-tedesche dipendente. E’ per questo che la vedo dura ma mi accodo alla vostra speranza. Nessuno scommette sul disastro e certamente non vogliamo che quando passiamo, se le tocchino…
ottimo Dream, guardavo proprio stamattina la curva italia e mi è venuta la pelle d’oca (mi sono rivisto mentre vedevo la curva grecia 2 anni fa..).
Pare, comunque, smentita la notizia dello swap sui titoli di stato da parte della banca d’italia.