CRISI GRECIA: è il virus che può mettere in ginocchio la finanza mondiale?

Scritto il alle 11:11 da Danilo DT

Grexit.gifE’ più pericolosa una manovra restrittiva delle banche centrali, oppure una presa di posizione inattesa di BCE o FED, oppure il rischio #Grexit?
Fitch, la nota agenzia di rating non ha dubbi.

Il rischio di un’uscita della Grecia dall’Euro o comunque una fase di forte tensione a livello di Eurozona avrebbe impatti non solo sul Vecchio Continente ma su tutta l’economia globale.
Il risultato dell’indagine di Fitch è in contrasto con quelli che erano i risultati della medesima ricerca fatta un anno fa.

fitch-crisis-eurozoneIn effetti, dare tutto per scontato non è certo facile. L’accordo è fortemente voluto da entrambe le parti, ma è quanto mai difficile raggiungere il compromesso proprio perché, alla fine, Eurozona e Grecia sono drammaticamente distanti l’una dall’altra. E allo stesso tempo, Grecia e Germania, ovvero i veri contendenti, hanno anche problemi politici interni che vanno a negare quella flessibilità che sarebbe necessaria per trovare un punto di incontro.

La Grecia, come è noto, ha fatto promesse elettorali che sono inattendibili, anche solo parzialmente, ed in totale contrasto con le logiche della Troika. Dall’altra la Merkel ha in parlamento delle fazioni anti Euro che non ammettono sconti.
Ciò che ne deriva è un teatrino tra due elementi che mai troveranno la possibilità di trovare una via di intesa. Soprattutto se la politica continuerà a prevalere sul buon senso.
Atene poi, ci mette anche del suo.

La lista Tsipras che non convince

Ventisei pagine di nebbia. Si parla di evasione, vendita di frequenze televisive, tassazione dei giochi on line, privatizzazioni, il tutto condito però da troppa relatività. Già sono stati fatti dei passi avanti ma non basta di certo.

(…) Al di là del bilancio, il piano prevede misure nel sistema previdenziale, nel mercato del lavoro, nel sistema giudiziario, nel campo dell’energia e dell’ambiente, nel settore bancario, in campo imprenditoriale, nell’amministrazione pubblica, nelle imprese statali, e nella gestione del bilancio pubblico. Per ogni misura, il documento precisa «la situazione attuale» e «le misure proposte». (…) I partner europei della Grecia dovranno però verificare se le stime sulle entrate fiscali sono realistiche, se le misure sono in effetti utili, e soprattutto pienamente adottate. Peraltro, vi sono aspetti controversi. (…) Non sembra che il governo sia pronto a ridurre ulteriormente l’amministrazione statale, ritenuta da molti pletorica. (…) La previsione di molti a Bruxelles è di trovare una intesa entro fine aprile. (Source)

Promessi quindi interventi per 6 miliardi, con un obiettivo urgentissimo. Ottenere almeno 500 milioni di Euro per pagare le incombenze nei confronti del FMI la settimana prossima.
In verità tutti sanno benissimo che queste sono promesse da marinaio greco, e che la credibilità di tutti questi conteggi è aleatoria. E non è un caso che il condizionale sia d’obbligo.
La questione quindi diventa molto delicata.

O si accetta l’ennesima farloccata greca, accettando promesse che non saranno mantenute, preparandosi alla “prossima puntata di aiuti” rinviando la questione greca di qualche mese SENZA risolvere il problema (con costi sempre creescnti), oppure si prende di petto la situazione e con una buona dose di coraggio, si cercano delle alternative di cui oggi NESSUNO considera la fattibilità (altrimenti al speculazione ci va a nozze) ma che tutti, in concreto, stanno valutando, a partire dai singoli stati fino ad arrivare alle varie ipotesi disegnate dalle banche d’affari, che per certi versi iniziano a “digerire “l’ipotesi “Grexit”.

Anche un personaggio come Warren Buffett si dice non poi così preoccupato da un eventuale Grexit.

Warren_Buffett(Reuters)  – Warren Buffett, the billionaire chief executive officer and chairman of Berkshire Hathaway Inc, said Tuesday that an exit by Greece from the euro zone could be constructive for the region.
“If it turns out the Greeks leave, that may not be a bad thing for the euro,” Buffett told cable television network CNBC. He said a Greek exit from the euro zone could lead member countries to come to better agreement about fiscal policy.
“If everybody learns that the rules mean something and if they come to general agreement about fiscal policy among members or something of the sort, they mean business, that could be a good thing,” Buffett said.

Allora meglio lasciarle la Grecia al suo destino? Non ho dubbi che questa sarebbe la soluzione più giusta, equa, logica e naturale. E dove sta allora il problema?
Tutto è legato all’effetto contagio. Quale sarà il “post Grexit”? Per molti sarà “l’inizio della fine”, uno sfaldamento progressivo dell’Eurozona con effetto contagio inarrestabile. Tutte le certezze verrebbero smontate in un amen e il castello di carta si sgretolerebbe.
Pensate ad un paese come il Portogallo. Sarebbe la prossima vittima, e poi a seguire tutti gli altri. Italia inclusa.
Quindi non posso che dare ragione a Fitch. La questione Greca (a causa dell’effetto domino o effetto contagio che dir si voglia) rischia di essere veramente il virus che potrebbe mettere in ginocchio il sistema finanziario globale. E lo avrebbe mai detto…

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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17 commenti Commenta
kry
Scritto il 2 Aprile 2015 at 12:01

La finanza mondiale è morta e non sepolta è uno zombie e più che virus o causa penso che la Grecia verrà indicata come SCUSA … anche se preferirei venissero additati gli UK.

adsodimelk
Scritto il 2 Aprile 2015 at 12:37

Grecia: il motivo che può far scendere gli indici del 10% al posto del 5%.
Poi si continuerebbe a salire.
Mi stupisco di questo post. Effetto contagio? Di cosa prego? La Grecia non conta nulla di nulla, sono le cazzate che ci vengono dette.

lorepi
Scritto il 2 Aprile 2015 at 12:39

Da oggi il mio sistemino lancia uno strano alert anche sul cambio Euro Dollaro. Come se prossimamente volesse partire verso 1,15. Graficamente però, apparte una leggera divergenza, non vedo un granchè…eppure il segnale è di grado assai elevato. Qualcuno può aiutarmi a capire cosa potrebbe accadere a breve (quali scenari politici/economici) per giustificare quello che vedo, ossia un prossimo boom dell’ oro ed una rivalutazione dell’ Euro?Grazie

john_ludd
Scritto il 2 Aprile 2015 at 12:54

tutto molto bello. Il FMI vuole indietro i soldi dalla Grecia che il fondo stesso ha contribuito a far sprofondare inventandosi un piano basato su un moltiplicatore fiscale che loro per primi sapevano erano fasullo. Poi questo soldi, che dovrebbe avere da un paese che non li ha, li vorrebbe girare all’Ucraina che è ancora più fallita della Grecia, con un ministro delle finanze americano e un altro a non so quale portafoglio che è lituano e che è governato dalla CIA e dagli stessi oligarchi mafiosi di prima. Si può sragionare finchè si vuole su Grecia e pinco pallo ma finchè questi cancri estensioni del potere imperiale in via di dissoluzione non si levano di torno non sorgerà mai il sole da nessuna parte.

aorlansky60
Scritto il 2 Aprile 2015 at 14:35

La Grecia non conta nulla di nulla, sono le cazzate che ci vengono dette.

Secondo me, più che l’entità economica a rischio (340 mld di €) è in gioco l’incognita rappresentata dal “precedente”,

ovvero dal primo paese forzato ad uscire dall’UE e dalla moneta unica, e l’idea che questo potrebbe dare ai mercati se ciò accadesse.

Perchè i mercati potrebbero essere nervosamente portati a pensare “chi potrebbe essere il prossimo” dell’area euro (i candidati non mancano).

Verrebbe messa a serio rischio la tenuta e l’integrità di tutta la zona euro.

Per dare un consiglio gratuito a “quelli della torre” su a Bruxelles, dovrebbero riflettere su un precedente importante e ormai storico, cioè come e perchè i loro colleghi americani abbiano permesso il fallimento di Lehman Bros; non è tanto l’entità economica -pur 550 mld di $ di crak- ad aver rischiato di schiantare l’economia americana e con essa a ruota quella del mondo intero (tanto, è stato dimostrato che con una rotativa ben oliata si riescono a stampare fiumi di $ da riversare dove occorra, anche alcune migliaia di miliardi di $ tanto da assorbire in un baleno il buco lasciato da Lehman), quanto l’idea di pessimismo che è cominciata a serpeggiare tra le banche e giù a cascata fino a raggiungere il risparmiatore comune che aveva il conto in una di quelle banche : quando viene a mancare la fiducia che gioca un ruolo fondamentale in un sistema e in un economia non supportata al 100% da garanzie tattili, dove nei bilanci delle banche per 25 $ dichiarati in avere ce ne sono 24 in strumenti cartacei astrusi e solo 1 in sostanza reale, poi crolla tutto molto velocemente. Il rischio è quello.

Scritto il 2 Aprile 2015 at 14:41

aorlansky60,

Ti contraddici e fondamentalmente non hai capito cosa volevo intendere.
Quando vale la Grecia nelle dinamiche economiche come peso economico. Nulla, e siamo d’accordo.
Quanto potrebbe pesare la sua uscita dall’Euro? Probabilmente poco, e siamo sempre d’accordo.
Ma dal punto di vista psicologico e speculativo, come la prenderanno i mercati?Un grexit cosa potrebbe scatenare nelle fantasie dei trader?
Eccola lì, la FIDUCIA. Lo dico da anni che il sistema sta in piedi per la fiducia immane che si autoalimenta. Quindi sia ben chiaro, la Grecia conta come il 2 da picche. Ma è tutto quello che ci ruota attorno che fa paura.

Scritto il 2 Aprile 2015 at 14:42

john_ludd@finanza,

Beh, con i moltiplicatori i signori del FMI sono esperti, anche se il numero uno ultimamente è Juncker…
A proposito? il suo bel piano a leva che fine ha fatto?

john_ludd
Scritto il 2 Aprile 2015 at 15:06

Danilo DT,

questo tizio qui ?

“When it becomes serious, you have to lie”

J.C. Juncker

… mi piace, un tizio onesto nella sua disonestà, te lo dice persino prima. Tutto quel che fanno i mammasantissima non mi interessa più, non affascina, è noioso e non spiega nulla. Quel che affascina è perchè uno Juncker che afferma egli stesso di mentire continuamente, sta dove sta insieme a tutti gli altri. Quel che affascina è perchè mentre in un modo o nell’altro tutti si lamentano di questo o di quello, l’assetto appare immutabile. Ne ho dedotto una cosa di cui sono certo: non è vero che tutto si regge sulla fiducia, perchè nessuno ha fiducia. Anche i mercati non credo si reggano sulla fiducia, non lo hanno in realtà mai fatto. Credo funzioni circa così: per qualche ragione si instaura una situzione favorevole (a chi investe/specula nei vari strumenti finanziari); la situazione favorevole attira un primo gruppo, i prezzi salgono, chi era fuori si preoccupa non più per la ragione per la quale è fuori ma del fatto che lui non è dentro e non sta guadagnando; entra un secondo gruppo e poi un terzo… La gente compra perchè la borsa sale, perchè all’uomo piace ciò che sale e non ciò che scende. Qualsiasi considerazione sul prezzo diviene irrilevante, la fiducia in realtà non esiste, ciò che esiste e conduce tutto è la paura nelle sue due forme: la paura di perdere e la paura di non guadagnare. L’uomo è molto indietro evolutivamente, non è quella gran cosa di cui si straparla, il comportamento è lo stesso di natura puramente reattiva di 10.000 anni fa quando vagava nella foresta campando (poco e male) di caccia. E’ probabile che sia oggi “inadatto” per resistere alla complessità che ha casualmente generato.

aorlansky60
Scritto il 2 Aprile 2015 at 15:31

@Danilo DT

Quando vale la Grecia nelle dinamiche economiche come peso economico. Nulla, e siamo d’accordo.

su questo lo siamo.

Quanto potrebbe pesare la sua uscita dall’Euro? Probabilmente poco, e siamo sempre d’accordo.

su questo invece non lo siamo. Almeno non mi pare a leggere le parole.

Tu prevedi un esito pressochè nullo nell’intero scenario UE in caso di fuoriuscita violenta e forzata della Grecia dall’area €uro- usi infatti il termine “probabilmente” poco .

Io invece credo che “tutto quello che ci ruota intorno” potrebbe pensarla molto diversamente con buona dose di “probabilità” e di conseguenza reagire(piuttosto male) determinando perdita di coesione all’interno della UE fino a condizionare (a medio/lungo term) il destino della moneta unica.

è tutto quello che ci ruota attorno che fa paura.

…su questo siamo sicuramente di nuovo d’accordo.

Scritto il 2 Aprile 2015 at 15:41

Articolo interessante, posso menzionarlo nel mio blog?

lorepi
Scritto il 2 Aprile 2015 at 15:54

kry@finanza,

Danilo DT,
Vado a preparare le valigie (sul serio Kry ma per Vienna, non per Santiago!). Auguro a tutti serene feste ed una BUONA PASQUA.
Sono curioso di vedere cosa sarà successo al mercato (oro e dollaro) al mio ritorno.
Ci risentiamo il 12 Aprile.
Ancora auguri a tutti.

Scritto il 2 Aprile 2015 at 15:56

john_ludd@finanza,

Beh dai, il piano era carino! E sopratutto magico!
Arrivare a 315 miliardi partendo con 2 miliardi non era male dai!

Scritto il 2 Aprile 2015 at 15:57

dfumagalli@finanza,

Metti la fonte e poi sei autorizzato. Anche per il futuro 🙂

kry
Scritto il 2 Aprile 2015 at 16:16

lorepi:
Da oggi il mio sistemino lancia uno strano alert anche sul cambio Euro Dollaro. Come se prossimamente volesse partire verso 1,15. Graficamente però, apparte una leggera divergenza, non vedo un granchè…eppure il segnale è di grado assai elevato. Qualcuno può aiutarmi a capire cosa potrebbe accadere a breve (quali scenari politici/economici) per giustificare quello che vedo, ossia un prossimo boom dell’ oro ed una rivalutazione dell’ Euro?Grazie

Azzz … son deluso. Non hai letto le mie ultime notizie. http://intermarketandmore.finanza.com/oro-short-ai-massimi-storici-71833.html ( Kry Scrive:
1 aprile 2015 alle 23:35
lorepi,
” Procedono in calo i listini statunitensi, dopo i dati macro ancora deludenti. L’indice ISM manifatturiero di marzo è sceso a 51,5 punti dai 52,9 di febbraio. Sebbene sia rimasto per il 27 mese consecutivo in fase di espansione, il valore è stato il più basso degli ultimi 22 mesi. La delusione ha colpito tutte le sotto voci, con la componente occupazionale che si è attestata a 50 punti, la soglia che separa l’espansione dalla contrazione. Indicazioni simili sono arrivate anche dalle stime ADP sui nuovi posti di lavoro del settore privato Usa. A marzo sono stati creati 189 mila nuovi posti, ben sotto il consenso fermo a 230 mila unità. È il dato peggiore da gennaio 2014, con il comparto manifatturiero che ha registrato un deflusso di 1.000 unità. La difficoltà del settore secondario è sancita anche dalla deludente performance delle immatricolazioni di General Motors. Dopo i dati odierni crediamo che il mercato stia anticipando delle figure deludenti anche sul fronte Non farm Payrolls in agenda venerdì. Non solo. La prossima settimana inizieranno le trimestrali e le premesse non sono per nulla buone. ” #### Notizia bomba dopo una serie di dati negativi la fed annuncia che non procederà a nessun aumento dei tassi e passerà direttamente ad una nuova fase di QE, le quotazioni dell’oro decollano. ) Questa era la migliore. Te ne ho lasciate altre. [ Inoltre tieni presente che ad una rivalutazione dell’euro ne consegue una rivalutazione dell’oro in $ ]. Ciao. PS. Lo so che scherzo molto e rischio di non essere preso sul serio ma i post linkati spero possano aiutarti … a non farti confusione.

kry
Scritto il 2 Aprile 2015 at 16:19

lorepi,

Auguri anche a te e divertiti.

atomictonto
Scritto il 15 Aprile 2015 at 08:49

Nessuno o quasi sembra considerare una cosa forse molto cinica (e per questo secondo me considerata da iper-cinice come Buffet); il Grexit al contrario della vulgata secondo cui sarebbe “un precedente” a rischio imitazione…sarebbe un toccasana per la coesione Europea e la fine di tutti i movimenti populisti anti-euro vari.
Potendo infatti vedere per mesi nei TG le scene di guerriglia civile, disperazione e chissa quali altri risvolti politici (al governo ci sono i comunisti e nella popolazione prendono piede i nazisti…) in una Grecia che torna a stampare la sua cartastraccia locale (fuga di capitali totale, crollo delle banche, inflazione immediatamente a doppia cifra come minimo visto che i commercianti dovrebbero dare via merci pagate in euro in cambio di cartastraccia-dracme ad esempio) penso che quasi nessuno voterebbe più i Salvini/LePen/Grillo e compagine anti-euro assortita.

pasolo
Scritto il 15 Aprile 2015 at 09:46

atomictonto@finanza,

vero, perchè i benefici di un’usita da “questo” euro si vedrebbero solo tra qualche anno. Io sono convinto che la Grecia non possa fare altro che uscire a meno che l?europa non renda il debito greco “perpetuo” con qualche alchimia della BCE ( ed anche questo potrebbe rafforzare tutta l’area mandando a quel paese gli speculatori ).

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