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CRISI GRECIA: Atene alla ricerca di un’intesa, UE intrappolata dal potenziale “Piano B”.
Eccoci arrivati al “Giorno del Giudizio” dove si deciderà il futuro della situazione greca. Negli ultimi giorni gli eventi si sono susseguiti con un ritmo serrato anche perché i problemi della Grecia sono “brucianti” e non ammettono pause.
La Grecia è alla disperata ricerca di un’intesa con Unione Europea.
Ciò che vorrebbe Atene è un accordo ponte fino ad agosto e poi ci sarebbe la partenza di quello che è stato definito il “New Deal”.
Perché proprio agosto? Eccovelo spiegato.
Un grafico vale più di mille parole…
Però sembra che si sia raggiunta un’intesa no?
La Commissione Ue fa sapere di aver finora avuto “scambi intensi” con Tsipras e le autorità greche, ma “non sono stati fruttuosi finora”. Le aspettative di Bruxelles per un accordo “finale” all’Eurogruppo di domani o al vertice di giovedí sono “molto basse”. (Rep)
Ma allora come giustificare il rimbalzo di ieri?
Al di là delle comunicazioni ufficiali, però, nel corso della giornata si diffonde la notizia che la Commissione intenderebbe proporre ad Atene un’estensione di sei mesi dei debiti in scadenza, in modo da dare respiro alla Grecia fino a settembre, quando il governo Tsipras dovrebbe far partire il pacchetto di riforme elaborato insieme all’Ocse. Lo spiraglio aperto ha infiammato i mercati, con Atene che ha chiuso in rialzo dell’8%, ma presto è arrivata la smentita della notizia da parte di Berlino: “Sono sbagliate le notizie secondo le quali la Grecia potrebbe avere altri sei mesi per rinegoziare il debito”, ha detto il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble al G20 di Istanbul. “Non avremo un nuovo programma domani”, il suo convincimento.
Ipotesi per la Grecia
Perfetto, quindi continua lo yo-yo sui mercati, una serie di alti e bassi umorali a seconda del sentiment e delle news in arrivo da Atene. Anche perché mi sembra molto chiara la posizione della Germania.
(…) per Berlino, ha modo di spiegare il numero uno della Buba, Jens Weidmann, il piano di salvataggio della Troika “è la base per ripristinare la deroga sui titoli di Stato” spazzatura della Grecia e permettere così alla Bce (che li ha sospesi) di poterli accettare nuovamente come garanzia ai finanziamenti delle banche greche.
Voilà: la soluzione è proseguire con il programma di quella Troika che Atene non vuol nemmeno sentire nominare.
Quindi una “mediazione” è d’obbligo e una rimodulazione del programma della Troika anche. E’ necessario ritrovare un punto di incontro, proprio per evitare tutto quanto scritto nei giorni passati: un effetto contagio di un problema che non è più economico ma soprattutto politico.
Ma…non solo effetto contagio. Se la Grecia non trova l’accordo con l’Unione Europea, potrebbe usufluire dell’aiuto di terze parti che non vedono l’ora di aprire un porto sull’Europa, cambiando sensibilmente gli equilibri geopolitici. Si tratta ovviamente di Cina e Russia.
(…) l’esponente dei Greci Indipendenti (destra) alleati di Syriza, Panos Kammenos, minaccia: “Se la Grecia non riuscirà a raggiungere un accordo con i suoi partner europei sulla rinegoziazione del debito, si rivolgerà ad altri paesi per ottenere fondi”. (…) Questo “significa ottenere fondi da un’altra fonte, che potrebbe essere gli Stati Uniti, nella migliore delle ipotesi, potrebbe essere la Russia, potrebbe essere la Cina o altri paesi”.
Secondo voi l’UE ha interesse che la Grecia passi al Piano B? Ma neanche un po’! Ma nello stesso tempo non può mollare la presa, altrimenti gli altri paesi “prede” dell’austerity (Spagna e Portogallo ma anche l’Italia) rischiano di ritrovarsi con la gente in piazza a manifestare.
Coperta corta figlia di un’Unione Europea male assemblata e gestita sempre con una logica non di condivisione. Ora ne pagheremo le conseguenze più serie.
Intanto, proprio per evitare vittimismi, non dimentichiamo mai questo grafico. E’ il caso di dire che “chi è causa del sul mal, pianga se stesso” (tenuto conto anche delle varie falsificazioni viste bnegli utlimi anni che poi alla fine paghiamo noi?)
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NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
Ma semplicemente fare un bel maquillage mediatico in Grecia e smetterla di chiamarla “trojka” introducendo il nuovo interlocutore “Zeus Commission”? 🙂
zero e infinito sono astrazioni matematiche ma la realtà ci fornisce delle buone approssimazioni:
infinito = la tendenza dei popoli europei all’autodistruzione, il dogmatismo dei calvinisti, la stupidità delle classi dirigenti italiane, l’ignoranza, la paura…
zero = la probabilità che l’euro esista tra qualche anno in questa forma, la probabilità che il debito pubblico italiano non venga ristrutturato restando l’italia nell’euro probabilmente dopo ulteriori tassazioni sui patrimoni e i redditi, la probabilità di crescita economica quantitativa ovunque già nel medio periodo, la probabilità di crescita economica qualitativa in italia perdurando l’attuale assetto
etc…
Per il bene dell’italia e dell’europa intera spero che la grecia faccia un bel ripudio al 200% del debito (200% perchè ci sono anche gli interessi) e si leghi alla Russia. Ne avrebbe giovamento in prospettiva futura sotto tutti i punti di vista , economico in primis. Siamo ad un passaggio storico importantissimo in quanto ci sarà da scegliere se continuare con le politiche repressive tedesche e se trovare la liberta. Non ho il minimo dubbio su cosa potra succedere, l’euro , gli euroburocrati e i finanzieri e la maestrina di berlino dovranno chinare il capo………….
“spero che la grecia faccia un bel ripudio al 200% del debito (200% perchè ci sono anche gli interessi)”..
questa e’ carina….la rivendo di sicuro……(copyright il calciatore).
Personalmente spero che la Grecia resti ancora un po’ nell’unione, per infettarla meglio, eheheh…
poi piano piano, a conoscenza delle ruberie effettuate dai propri precedenti politici venduti http://www.rischiocalcolato.it/2015/02/oggi-la-grecia-svelera-il-suo-piano-lotta-dura-allevasore-fiscale-compreso-papandreau-che-ha-venduto-la-sua-nazione.html
spero che opti per il ripudio del 100% (di piu’ non si puo’ purtroppo) del proprio debito estero, chissenefrega se e’ stato ridenominato in legislazione estera dai furfanti in combutta con altri furfanti……basta fare leggi nazionali ed applicarle, ognuno deve comandare a casa propria….
come gia’ fatto notare, e praticamente dimostrato dai grafici di DT, la grecia non aveva problemi di sostenibilita’ del debito prima di essere attirata nella maledetta trappola a.v.o.-o-c-a- dell’euro…..
w le nazioni libere.