GRECIA: crisi irrisolvibile, e alla fine pagherà la comunità internazionale

Scritto il alle 14:30 da Danilo DT

Una storia infinita, ricca di rinvii e di “nulla di fatto”. Dopo l’esito negativo dell’ultimo Eurogruppo, ora si aspetta lunedì, alla Troika (Commissione Europea, FMI e BCE).
Anche perché la situazione come ben sapete non è solo molto complessa. E’ semplicemente …irrecuperabile!

340 miliardi di debito, praticamente tutto in mano agli esteri, che quindi hanno il coltello dalla parte del manico e porteranno Atene nella direzione che più conviene a loro. Germania in primis.
Un debito PIL assolutamente furoi controllo. L’anno prossimo raggiungeremo il 190% del rapporto debito PIL. E l’illusione delle istituzioni internazionali è rivedere questo ratio al 120% entro il 2020. Ma per favore! E siamo realisti! E’ fisicamente, umanamente ed economicamente impossibile!
Ora tutti si chiedono che cosa può succedere.

Cosa accadra?

Io escludo un ulteriore haircut, ovvero una nuova tosatura sull’ammontare nominale del debito.
Possibile un intervento della BCE direttamente con un SMP speciale. Decisamente discutibile. Oppure c’è chi parla di un buyback dell’EFSF. Non ci credo. Molto più probabile, secondo me, un intervento di ristrutturazione che vada a colpire tasso e scadenza. Quindi rendimenti più bassi e allungamento del debito. Un nuovo OSI (Official Sector Involvement) che va a coinvolgere i creditori internazionali. Lo vedremo presto. Intanto però la Grecia ha bisogno di soldi. E (quasi) subito.

Se fosse come ha spiegato Goldman Sachs la scorsa settimana, ci vorranno altri 80 miliardi di euro supplementari fino al 2020. Una cifra ancora bassa, dato che una proroga di due anni sul programma di consolidamento fiscale, secondo l’ultimo rapporto della troika, potrebbe costare circa 33 miliardi di euro. Soldi a cui bisogna aggiungere i circa 10 miliardi di euro per il buyback e i 44 miliardi per le prossime tre tranche di aiuti (comprese quelle per la ricapitalizzazione degli istituti di credito). E tutto solo per l’intervallo temporale da oggi al 2016. (Source)

Poi, a tutto questo, occorre aggiungere le problematiche politiche (come gestire politicamente, all’interno, una situazione così disastrata?) e sociali (la gente inizia ad avere fame…).
Alcune fonti parlano (UBS)  addirittura di una possibilità tanto folle quanto però risolutiva. Il condono del debito. Beh, se si faranno ancora un paio di OSI, ci andremo vicini…

Però…i greci stanno facendo qualcosa? E cosa possono ancora fare?

Occorre però anche dire una cosa. Siamo sicuri che la Grecia stia veramente facendo quello che deve e che gli viene chiesto? E se non li ha fatti, che spazio di manovra troviamo per i prossimi anni? E’ un paese ormai allo stremo delle sue forze…

Come ha ricordato di recente l’americano Charles Dallara, capo dell’Institute of International Finance (IIF), il Pil reale in due anni è crollato dell’11,7% invece dell’atteso 6,5, la domanda interna del 15% invece del 7, la disoccupazione è schizzata al 25% invece che fermarsi al 15%.
Non sono scostamenti da poco. Ora il rischio è che la cura si riveli peggiore del male da curare, visto che dal 2010, cioè dal primo piano di salvataggio, il debito greco è sempre cresciuto ben oltre le previsioni: nel 2011 doveva fermarsi al 145,1% del Pil e invece ha sfiorato il 171%. Quest’anno sarà del 175,6 invece del 148,6. Nel 2014 viaggerà oltre il 190% quando secondo i piani doveva fermarsi al 144,3%. Ma visto che l’indigestione di austerità si è rivelata controproducente mandando il debito ellenico fuori controllo indipendentemente dai greci, come reagisce l’Europa che pure non è estranea al problema? (Source)

MORALE: diventa difficile poter lavorare sulla Grecia senza apportare nuove perdite ai creditori, questo se si vuole tenere la Grecia nell’Euro e la si vuoel salvare. Ma è palese che i costi dovranno essere accollati alla comunità internazionale. Non vedo altre soluzioni.

STAY TUNED!

DT

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12 commenti Commenta
manonegra82
Scritto il 22 Novembre 2012 at 15:15

Credo che abbiano questo piano in mente, anzi lo hanno già avviato da tempo, ma la Merkel sta facendo
un pò di teatro per vincere le elezioni…..http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-05-11/ricetta-piano-brady-174521.shtml?uuid=AaRigHWD lei cosa ne pensa Dream??

paolo41
Scritto il 22 Novembre 2012 at 17:00

The Brady plan ha senso se applicato a nazioni fortemente indebitate nelle quali, però, sia possibile per le multinazionali investire con convenienti Roi.
Nella situazione attuale alla Grecia può essere concesso di pagare interessi zero e scadenziare il debito a trenta anni, ma non risolverebbe niente perchè non riuscirà mai, in queste condizioni, a presentare un avanzo primario positivo.
Ormai non esiste un sistema industriale sostenibile salvo il turismo, che peraltro è diventato fortemente concorrenziato dai paesi dell’est adriatico.
Logisticamente non ha una valenza positiva per le multinazionali perchè decentrata dai paesi dell’est-europeo, mercati che offrono valide alternative sia in termini di costi del lavoro sia in termini di potenzialità future di incremento dei consumi.
Il piano Brady ebbe successo specialmente in Mexico, che aveva delle valenze costi e logistica eccezionali per quei tempi.
Oggi la Grecia può solo vendere il suo territorio (vedi isole) per lenire il suo debito e lasciare che le multinazionali del turismo vengano ad investire in tali “paradisi”.
La Merkel e le banche coinvolte, inclusa la Bce, si mettano l’animo in pace e si preparino, ogni anno, a mettere a perdita una fetta del debito.
Peccato che queste cose le abbiamo dette fin dall’inizio, quasi quattro anni fa, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire (vedi duo Merkozy)!!!!

tommy271
Scritto il 22 Novembre 2012 at 17:05

Il debito è praticamente in mano alla Troika. Rimangono ancora una settantina (circa) di MLD su cui si lavora per ipotesi di riacquisto. Soluzione ampiamente caldeggiata da Schaeuble.
Non ci sarà nessuna OSI, quindi i “contribuenti” europei possono stare tranquilli … almeno per il momento.

Al momento pare ci sia un’intesa di massima per abbassare i tassi di interesse sul debito contratto a seguito del Memorandum, rinegoziare le scadenze (forse a partire dal 2032) per il rimborso alla Troika e un passaggio dei titoli in portafoglio alla BCE all’EFSF che comporterebbe una riduzione del nominale (circa 30) rispetto al prezzo di carico.

Il tutto sarà combinato ad un riacquisto (buy-back o forse asta all’olandese) su cui verranno messi a disposizione tra i 10 e i 20 MLD.
L’ipotesi è partire con una proposta intorno quota 30, forse differenziata sull’arco delle scadenze.
L’obiettivo – presumo – è raccogliere almeno 30 MLD di nominale con possibile applicazione delle CAC sulla minoranza che non aderisce.
Visto che l’intenzione è quella di tagliare il debito, saranno maggiormente soggetti a queste intenzioni quelli che costano meno… infatti già da ora la curva dei trentennali è praticamente appiattita.

Il risultato finale di questa azione combinata sarà di riportare il debito/PIL al 104% entro il 2022.

tommy271
Scritto il 22 Novembre 2012 at 17:18

Ipotesi Brady-Bond già affossata lo scorso anno.
Sostituita da uno PSI+ che non ha risolto.
Infatti, siamo ancora qui.

7voice
Scritto il 22 Novembre 2012 at 17:18

una parte la potrebbero pagare benissimo questa agglomerato di morosi ! “lista dei grandi evasori: la società Atlantis dell’onorevole Amedeo Laboccetta (An, poi Pdl) deve all’Erario ben 31,5 miliardi. Seguono: Cogetech (9,4 miliardi di euro), Snai (8,1 miliardi di euro), Lottomatica (7,7 miliardi di euro), Cirsa (7 miliardi di euro), Hbg (7 miliardi di euro), Codere (6,8 miliardi di euro), Sisal (4,5 miliardi di euro), Gmatica (3,1 miliardi di euro) e Gamenet (2,9 miliardi di euro)” AGENZIA DELL’ENTRATE ? BEFERA CHE DICE DI QUESTO CENTINAIO DI MILIARDI ???? ANDATEVENE PRESTO A CASA CHE QUA SI FARA’ LA FINE DI NERONE A ROMA ! IL FUOCO PURIFICHERA’ QUESTA IMMENSA CLOACA DI DISTRATORI DI CAPITALI NON LORO ! 🙄

7voice
Scritto il 22 Novembre 2012 at 17:25

posto un link giusto x qualcuno che scassasse la uallera : http://pieronuciari.it/2011/07/08/i-98-miliardi-di-euro-evasi-dai-concessionari-dei-monopoli-di-stato/

Gigi
Scritto il 22 Novembre 2012 at 19:05

7voice@finanza,

Scusa 7voice, ma come mai oltre a dirci di chi é Atlantis non ci dici pure di chi sono Cogetech, Snai, Lottomatica, Cirsa, Hbg, Codere, Sisal, Gmatica e Gamenet?

davtamb
Scritto il 22 Novembre 2012 at 19:19

Gigi,

Scusa Gigi ma 7voice non dice proprio niente, è Piero Nuciari l’autore del pezzo. 7voice ha semplicemente postato il link all’articolo. Secondo poi ce ne cale fino ad un certo punto sapere di chi sono le aziende da te citate a meno che non siano in regola con il pagamento di quanto dovuto allo Stato, perchè il punto è solo quello.

idleproc
Scritto il 22 Novembre 2012 at 19:27

Gli Hedge, a cui andrà il grano, in alternativa potrebbero quotare i Greci come schiavi.
Un bel ritorno allo schiavismo normato e regolamentato globalmente parlando.
Noi come siamo messi?

lampo
Scritto il 22 Novembre 2012 at 20:55

La Grecia è indubbio una tragedia che sembra quasi una sceneggiatura uscita da un palcoscenico teatrale… per diventare reale (quasi come i 6 personaggi in cerca di autore del nostro premio nobel).

Però mi era sfuggito un aspetto molto importante, a livello geopolitico, che mi è capitato di leggere sul sempre ottimo e appassionato blog “Voci dalla Germania”:
http://vocidallagermania.blogspot.it/2012/11/arrivano-i-russi.html

Rifletteteci sopra… il “cul del sac” diventa sempre più intricato… e la Troika sempre più insignificante… rispetto agli eventi storici epocali a cui stiamo assistendo.

Ma come spesso succede… non ci rendiamo conto di vivere in un periodo storico unico nel suo genere… specialmente nel continente europeo.

Spero che la Troika perda sempre più credibilità… così almeno l’opinione pubblica (forse) si sveglierà quando tenteranno di applicare la stessa cura ad altri Paesi (in cui ci stanno già provando… visto che con l’ESM abbiamo già firmato una cambiale in bianco… e staccato i primi assegni di pagamento… con cifre vere!).

Gigi
Scritto il 23 Novembre 2012 at 00:40

davtamb@finanza,

D’accordo, allora giro la domanda all’autore del pezzo (che ovviamente non mi risponderà).
Ma se non ha importanza sapere a chi appartengono quelle aziende (cosa che non credo) allora perché l’autore del pezzo ci tiene a farci sapere che l’evasore Atlantis appartiene all’onorevole Amedeo Laboccetta di An, poi Pdl ?
Possibile che non capiamo?

tommy271
Scritto il 23 Novembre 2012 at 17:44

lampo:
La Grecia è indubbio una tragedia che sembra quasi una sceneggiatura uscita da un palcoscenico teatrale… per diventare reale (quasi come i 6 personaggi in cerca di autore del nostro premio nobel).

Però mi era sfuggito un aspetto molto importante, a livello geopolitico, che mi è capitato di leggere sul sempre ottimo e appassionato blog “Voci dalla Germania”:
http://vocidallagermania.blogspot.it/2012/11/arrivano-i-russi.html

Rifletteteci sopra… il “cul del sac” diventa sempre più intricato… e la Troika sempre più insignificante… rispetto agli eventi storici epocali a cui stiamo assistendo.

Ma come spesso succede… non ci rendiamo conto di vivere in un periodo storico unico nel suo genere… specialmente nel continente europeo.

Spero che la Troika perda sempre più credibilità… così almeno l’opinione pubblica (forse) si sveglierà quando tenteranno di applicare la stessa cura ad altri Paesi (in cui ci stanno già provando… visto che con l’ESM abbiamo già firmato una cambiale in bianco… e staccato i primi assegni di pagamento… con cifre vere!).

La Russia ha buona familiarità con la Grecia, ed in generale con il mondo ortodosso.
Ma credo preferisca di gran lunga Cipro … :mrgreen:

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