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CRISI Eurozona: Perché la Spagna rappresenta un problema serio

Scritto il alle 09:30 da Danilo DT

 

Se la Grecia è stato il primo grande problema da risolvere, ora si presentano in successione gli altri PIIGS. E’ il turno della Spagna. Ma sapevate del suo Debito Regionale?

“La crisi dell’Euro è quasi finita”. Con questa infelice frase, il buon Mario Monti ha cercato di dare nuovo entusiasmo ad un mercato che oramai, si vedeva da giorni, era saturo e satollo. Ormai il rally dell’Equity aveva perso la spinta iniziale, lo spread Bund BTp era sceso molto e in poco tempo. I segnali di un’eccessiva euforia c’erano tutti. Monti ha tentato un ultimo colpo di coda, cercando di sfruttare la sua popolarità, che è raggiunto a livello internazionale picchi notevoli (un po’ meno in Italia…)

Cosa è cambiato rispetto la settimana scorsa? Nulla. Nel bene e nel male. I problemi sono sempre gli stessi, solo che forse i mercati se n’erano un po ‘ dimenticati… Solita crisi del debito, soliti problemi alle banche. E solite grane sui cosiddetti periferici.

Pensandoci bene, però, una novità c’è. Per la prima volta, dopo aver colpito anche l’Italia, il mercato guarda come pecora nera proprio lei, la Spagna. Per carità, la cosa non ci sorprende affatto visto che ne parliamo da tempo (come anche sul Portogallo). E, permettetemi, finalmente si fa 2+2 e si capisce che la Spagna è una mina vagante.
Certo, solo il capitolo “debito pubblico” la mette in posizione “privilegiata” rispetto ad altri. Ma proprio la Spagna è il classico caso che testimonia quanto sosteniamo da tempo: il debito si può gestire. Altre cose no.
E allora, guardatevi questa carrellata di semplici grafici e capirete perché la Spagna rischia di diventare IL problema dell’Eurozona. Un problema molto difficile da risolvere, sia per motivi dimensionali ma soprattutto per gli effetti contagio in primis sul sistema bancario spagnolo (vedi fusione Caixa-Civica).

Spain Macro Chart

l nervosismo dei mercati è anche per l’attesa comunicazione del premier spagnolo Mariano Rajoy, che presenterà venerdì i dettagli sui conti pubblici nazionali e sulla manovra finanziaria. I dati sono molto attesi alla luce della decisione dell’Esecutivo conservatore di rivedere i propri obiettivi di bilancio. La Spagna aveva prima garantito di poter far calare il deficit/pil al 4,4% quest’anno, però poi aveva fatto sapere che sarà impossibile raggiungere questo obiettivo a causa della recessione. Nel 2011, il deficit/pil si è attestato all’8,51% contro il 6% previsto (Source) 

Problema numero uno: deficit fuori controllo

Numero due: disoccupazione paurosa.

Numero tre: bassa crescita.

Numero quattro: spread sul Bund.

Numero cinque: forte leva finanziaria del sistema bancario.

Numero sei: bolla immobiliare.

Numero sette: debito privato.

Numero otto: debito regionale

Credo sia molto chiaro lo stato di salute di Madrid. Se poi andiamo a sommare l’impatto del debito aggregato, beh, il quadro rimane ancora più trasparente.
Ma non solo.
Qualcuno di voi ha mai preso in considerazione il debito REGIONALE della Spagna? Bene, sappiate che sta veramente andando fuori controllo. Guardate quanto è salito negli ultimi anni…

Reuters : Police presence was particularly heavy around parliament where lawmakers were due to debate measures to help heavily indebted local and regional governments pay money owed to suppliers.

Forse il mondo non se ne sta rendendo conto che il problema principale per la Spagna non è il debito Governativo tradizionale ma Regionale. Ma non solo quello. Se avete ancora dubbi rileggetevi gli otti punti prima descritti e riguardatevi i grafici.
Ah dimenticavo, tanto per tenervi allegri, non dimenticatevi di un’ultima cosa. La Spagna, che non è messa bene, non è sola ma è in buona compagnia.

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DT

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8 commenti Commenta
kry
Scritto il 30 Marzo 2012 at 09:50

Di settimana in settimana, di mese in mese non è che non cambi nulla, la situazione peggiora il debito aumenta anche per gli interessi che bisogna pagare. I problemi sono sempre quelli, prima c’erano e faceva comodo non vederli e mi meravigliavo nel vedere lo spread spagnolo sempre inferiore al nostro. I conti tornano,non è sufficiente godere di fiducia. La Spagna è in buona compagnia,sono curioso di vedere quando il mercato aprirà gli occhi sulla gran bretagna.

lampo
Scritto il 30 Marzo 2012 at 10:06

Ah dimenticavo, tanto per tenervi allegri, non dimenticatevi di un’ultima cosa. La Spagna, che non è messa bene, non è sola ma è in buona compagnia.

C’è però una differenza: la Spagna non ha molti appoggi in BCE… mentre un altro Paese sì.
Poi c’è l’arte nel nascondere o non pubblicizzare la situazione reale… secondo me per molti aspetti simile.

Gigi
Scritto il 30 Marzo 2012 at 10:10

La Spagna é da lungo tempo in stato comatoso, con i conti ampiamente fuori controllo ed una disoccupazione senza paragoni in Europa. Se a ciò aggiungiamo il grande debito privato e lo scoppio della bolla immobliliare abbiamo ben chiara la situazione di completo disastro che vivono gli spagnoli.
Il solo parametro che ha tenuto sinora la Spagna in vita é il basso debito pubblico, che ha però dovuto assorbire i continui deficit di bilancio degli ultimi anni e salvare le banche, giungendo ad un livello ormai insostenibile. E’ chiaro che l’aumento degli interessi, unito al crollo del PIL ed alle misure di austerità che il governo Rajoy é costretto a prendere, non lasciano intravedere alcuna via d’uscita. Purtroppo!
Ha ragione anche Kry che avverte che presto sentiremo parlare anche della Gran Bretagna. Sono anni che hanno i conti fuori controllo anche loro, presto lo sapremo bene tutti.
Bene! Vedo con piacere che cose vecchie di anni vengono finalmente a galla. Stupiti? Andate a guardarvi tutti i conti di Spagna e Inghilterra degli ultimi anni (senza contare Portogallo, Grecia e Irlanda) e la domanda sarà: ma come mai ce ne accorgiamo solo ora?
Certo: per anni ci hanno tenuti occupati con minchiate tipo Ruby, Patrizia e ad altre amenità.
Ora che le amenità non ci sono più, scopriamo improvvisamente che l’Europa stava da tempo crollando ma nessuno ci aveva detto niente. E il paradosso sapete qual’è? Che i conti italiani in questi anni non sono peggiorati, il debito non é cresciuto e il deficit é addirittura migliorato. In altre parole, l’Italia che doveva fallire per prima si trova ora a sperare che non falliscano gli altri! Pazzesco!

sturmer
Scritto il 30 Marzo 2012 at 10:19

Buon giorno a tutti…

Vi ricordate quando, da ragazzi, si andava al luna park nella sala degli specchi???

Ora ci siamo dentro perennemente… e non si capisce più dove finisce la realtà ed inizia la fantasia (o fuffa che dir si voglia…)

sturmer
Scritto il 30 Marzo 2012 at 10:38

Gigi,

Ciao… mi permetto di suggerirti una lettura: “Il golpe inglese” di Cereghino/Fasanella, almeno così sarà chiaro (almeno, così lo è stato per me…) da dove vengano e per conto di chi lavorino certi “giornalai” italici…

Credo sarà una lettura interessante, con molti nomi noti…

_andy_
Scritto il 30 Marzo 2012 at 11:30

Stanno preparando un nuovo piano Marshall per “salvare” quel che resterà dell’Europa dopo la deflagrazione… 😉

kry
Scritto il 30 Marzo 2012 at 18:20

La Spagna ha annunciato che taglierà del 17% la spesa dei ministeri e bloccherà gli stipendi statali ( prevedo una salita dell’inflazione). L’annuncerà anche Monti per l’ Italia?

kry
Scritto il 30 Marzo 2012 at 23:37

Sto leggendo l’articolo di mauro bottarelli di ieri 29/03 ricco di cifre sulla spagna. Riassunto: debito 1090 miliardi pari a debito/pil 113%.

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VEDO PREVEDO STRAVEDO tra 10 anni!

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