Caixa Bank compra Banca Civica. Per evitare default.

Scritto il alle 10:45 da Danilo DT

Crisi banche: le news in arrivo dalla Spagna sulla fusione tra Caixa Bank e Banca Civica è stata salutata da molti operatori come un’operazione atta a creare uno dei principali poli banca europei,  e numero uno in Spagna. Un’operazione carta contro carta (quindi scambio di azioni, anche perché soldi non ce ne stanno) che vale circa 1 miliardo di Euro.

(ANSA) – MADRID, 26 MAR – Pare imminente la fusione in Spagna fra Caixa e Banca Civica, i cui consigli di amministrazione si riuniscono questo pomeriggio dopo la chiusura dei mercati per dare luce verde all’operazione, riferisce El Pais online. La Cnmv di Madrid, la Consob spagnola, ha deciso questa mattina la sospensione dei titoli delle due banche. La fusione delle due entita’ portera’ alla creazione del primo gruppo bancario spagnolo per attivi (340 miliardi di euro), davanti a Santander e Bbva.

La Caixa manterrà il 61% del capitale e comanderà la baracca: Evviva! Evviva un corno.
Questa fusione è un chiaro segnale. Le due banche sono state fuse per evitare il più grande crac finanziario spagnolo. Due banche sommerse dalla crisi immobiliare.

Il governo Rajoy ha cercato in qualche modo di correre ai ripari con la riforma finanziaria varata all’inizio di febbraio, che dovrebbe servire a riattivare il credito da tempo paralizzato e a ridurre ulteriormente i prezzi dell’edilizia abitativa. La riforma obbliga le banche e le casse di risparmio a realizzare uno sforzo addizionale in accantonamenti finanziari per ripulire i bilanci dagli attivi immobiliari potenzialmente tossici, che ammontano a 175 miliardi di euro. Un impegno complessivo di circa 50 miliardi, distribuito fra l’anno in corso e, solo per gli istituti che sono in fase di fusione, rinviato al più tardi a fine 2013. E’ per questo che, al più presto, le banche avranno bisogno di liberarsi dell’invenduto, sia per ridurre i rischi sia per disporre di maggiore liquidità. La corsa al ribasso dei prezzi potrebbe così influenzare molto presto anche il resto del mercato, spingendo le compagnie immobiliari a fare lo stesso. Secondo il presidente del G-14, la “lobby” dei grandi costruttori, Fernando Rodríguez-Avial, il cammino per risanare il settore sarà “lungo e difficile”. Ma di sicuro è inevitabile. Basti pensare che tra il 1996 e il 2006 il valore degli immobili si è rivalutato del 160 per cento. E da allora ha perso solo il 20 per cento. (Source)

E tanto per renderci conto di come stava la banca che ha comprato (e che quindi dovrebbe essere finanziariamente più solida) ho cercato alcuni dati. Tenendo conto che un bilancio di una banca si valuta in modo diverso rispetto a quello delle normali aziende, utilizzo spesso dei parametri alternativi per valutare lo stato di salute e soprattutto di liquidità delle aziende, banche comprese. Tra i vari indicatori, considero l’Altman Z Score, un indice che riassume tutto con un unico dato. Non voglio annoiarvi più di tanto e quindi vado la dunque.
Quando L’Altman Z Score è sotto l’area 1.80, significa che l’azienda è a forte rischio liquidità nei mesi a venire.
Guardatevi l’Altman Z Score de “La Caixa” e forse capirete lo stato di salute del sistema bancario spagnolo… Se la Caixa è a 0.55…

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DT

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1 commento Commenta
Scritto il 29 Marzo 2012 at 16:56

ma tu guarda… oggi qualcuno inizia a parlare del rischio default su Caixa…. che combinazione…

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