CRISI a confronto, dinamiche differenti

Scritto il alle 14:23 da Danilo DT

Grafico SP500: confronto tra crisi subprime e crisi Covid-19

La cosa sorprendente di questa crisi sono state le dinamiche, assolutamente rivoluzionarie ed inattese sotto tutti i punti di vista.
Tralasciamo l’impatto dell’interventismo di governi e banche centrali, e proviamo a mettere a confronto le due crisi più recenti. Da una parte quella nota come “Crisi subprime” e dall’altra la “Crisi Covid-19”.
Il grafico mette a nudo l’estrema violenza della correzione iniziale, ma anche l’estrema rapidità con cui il mercato ha ripreso quota.

Secondo molti, questo grafico va a suggerire per il futuro un nuovo e violento aumento della volatilità, con conseguenti nuove ed importanti correzioni, andandosi quindi ad allineare al trend della precedente crisi. In realtà c’è un elemento che non possiamo trascurare. La FED e la BCE hanno deciso DA SUBITO di immettere sul mercato una quantità di liquidità immane, proprio per evitare che la crisi potesse esplodere con conseguenti ben più gravi di quanto accaduto appunto con la crisi subprime.
Per una volta, possiamo dire che è stato fatto tesoro dell’esperienza passata per poter gestire nel modo più proattivo la crisi che, ci tengo a sottolinearlo, non è ancora risolta.
Ma resto del parere che un modo così perfetto (a livello finanziario) riesca difficilmente a reggere se non avremo dei numeri che possano supportare tale rimbalzo. E non parlo di sentiment o momentanei lampi di luce, ma di numeri chiari che ci riportano un tessuto economico in forza ed aziende capaci di tornare a macinare utili PIU’ di prima. Perchè questo è quanto viene scontato oggi.

STAY TUNED!

Danilo DT

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3 commenti Commenta
r.o.i.
Scritto il 10 Giugno 2020 at 15:24

Beh! a me pare evidente che le banche centrali stiano solo cercando di guadagnare tempo in attesa di…”di numeri chiari che ci riportano un tessuto economico in forza ed aziende capaci di tornare a macinare utili PIU’ di prima. Perchè questo è quanto viene scontato oggi.”.- Datemi pure del catastrofista ma non credo che per il momento il sistema finanziario vorrà trasferire nel sistema dell’economia reale le risorse ottenute a tasso zero dalle BC.li.- L’obiettivo principale oggi è il sostegno dei vari debiti pubblici in crescita geometrica; per i vari PIL c’è tempo ed a questo ci pensino i governi (?!?!).- Inoltre in una situazione di recessione-deflazione globale nell’economia reale c’è troppo rischio e nell’ambito finanziario si continuano a fare troppi soldi…finchè le B.C.li continuano a stampare moneta gratis…poi si vedrà.- Così per il momento la giostra continua a girare…!!!

pistarr
Scritto il 10 Giugno 2020 at 16:06

Analisi ineccepibile. con evidenziazione corretta dell’immane intervento delle Banche Centrali DA SUBITO come motivo del rapido recupero.
Ma se siamo ormai tornati sui(quasi) massimi nonostante la sequela/bollettino da guerra giornaliera di dati economici (oggi ad esempio ci sono le terrificanti previsioni OCSE sul Pil sul deficit-pil e sul debito-pil italiano) cosa succederà quando questi dati TERRIFICANTI (lasciamo stare l’Italia) cominceranno a essere, e lo saranno per forza meno Terrificanti?
abbiamo visto tutti come è stato esaltato il dato ultimo della disoccupazione USA che è sceso dal 14,7% al 13,3% ?
E’ chiaro che preso a se il 13,3% è terrificante ma se il mercato ha deciso di salire non ci si può stupire nonostante i grafici presentati segnalino allarme rosso
Un po come il giochino degli utili attesi previsti bassi per poi festeggiare il dato reale più alto
Inoltre a differenza di 12 anni fa l’inflazione è totalmente assente perciò gli aiuti a FONDO PERSO se vuoi chiamiamolo stampare moneta (come avevo replicato nel commento del 9 Giugno al post DT : Eurozona : con PEPP e QE arriva ect ect) non è strettamente necessario tornare a macinare UTILI più di prima per evitare nuove correzioni
Basta che tu l’anno prossimo esca con uno stupito post (con tanto di grafico)che segnala che P/E dello SP500 salito a 22 /23 e cioè ben sopra alla media degli ultimi 10 anni magari tralasciando di dire che oltre ai 6 FAANG presenti nel frattempo se ne sono aggiunti(potrebbe benissimo succedere) altri 6 portando fisiologicamente il livello del PE piu in alto in quanto pesanti come capitalizzazione e con loro PE specifico sopra la media
Danilo, dopo quanto scritto finora, se pensi che io sia uno sfrenato rialzista ti sbagli ( anche se, per scherzo del destino unendo le prime lettere del mio nome e cognome si ottiene LUCAS, senza Kappa però) ma la realtà è questa e purtroppo per il momento tutto questo non scalfisce l’andamento del mercato.
Forse si individuerà un segnale “contrarian” ma per adesso è quanto

filipposense1
Scritto il 11 Giugno 2020 at 21:15

pistarr@finanza, Sono d’accordo al 99% con quello che dici. Il mercato non è minimamente paragonabile con quello della crisi sub-prime o addirittura con il 1987. Chi continua a confrontare i P/E storici con gli attuali dovrebbe cambiare settore e darsi all’ingegneria meccanica dove i corollari sono scolpiti nella pietra. Sto studiando ad un multiplo che tenga conto dell’inflazione, del livello dei tassi di interesse e altri parametri molto più attuali. Vi farò sapere. Complimenti ancora

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