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CRASH TEST: Wall Street crolla con la FED attesa molto proattiva
Il dato sull’inflazione USA è stato chiaramente peggiore delle attese. Per carità, ad agosto è cresciuta dell’8,3% su base annua, in ribasso dopo il 9,1% di giugno e l’8,5% di luglio. Ma tutti si aspettavano un dato migliore, quantomeno un +8,1%. Ed invece no, e quindi subito il mercato guarda avanti e ragiona sul comportamento della banca centrale.
Quindi chi sperava in una FED più collaborativa, ora dovrà ricredersi. Quindi si torna alle solite. Diamo per certo un ulteriore +75bp nella riunione della prossima settimana, che sarebbe il terzo consecutivo di questa entità. A cui seguirà probabilmente anche a novembre, un ulteriore rialzo che al momento non possiamo ancora prevedere.
Ovviamente la borsa poteva solo fare una cosa: prenderla male e per certi versi mi domando, visto il POST di ieri, se qualcuno sapeva già qualcosa. Chissà.
La situazione grafica delle borse inizia a complicarsi. E’ necessario un pronto rimbalzo altrimenti la situazione potrebbe logorarsi definitivamente.
SP500 weekly
Il grafico è semplice ma potete vedere medie mobili a supporto e anche supporti statici come potenziali target.
La correzione potrebbe quindi continuare, a meno che qualcuno della FED decida di parlare e butti acqua sul fuoco.
Ma la vedo dura. Ricordate che ha detto il buon Powell? Anche a scapito dei mercati, si combatterà l’inflazione con tutte le armi possibili. E a proposito di inflazione, vi propongo un grafico diverso dal solito. Guardate l’andamento dell’inflazione alimentare. Secondo voi preoccupa la FED oppure no? Quindi capite anche il motivo per cui ormai è certo un intervento massivo al prossimo FOMC. A scapito anche dell’andamento dei mercati.
L’autunno si presenta bello caldo, anche senza gas…
STAY TUNED!
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