in caricamento ...
COOP e PRESTITI SOCIALI: STOP alla denigrazione!
Nei giorni scorsi ho scatenato un putiferio pubblicando un qualcosa che effettivamente ha mosso un po’ le acque o, quantomeno, ha denunciato fatti particolarmente vicini alla vita dei risparmiatori/consumatori.
L’argomento era i prestiti sociali delle COOP ed i risparmi andati in fumo dei soci.
Chi volesse riprendersi l’articolo, può cliccare QUI.
A conferma che il mio post qualcosa ha mosso, ecco giungere la risposta dell’Associazione Nazionale Cooperative Consumatori – COOP. Risposta che pubblico con estremo piacere visto che questo blog vuole innanzitutto informare in modo indipendente e trasparente ed è assolutamente favorevole al pubblico confronto. E quindi, visto che nel mio post avete letto una posizione critica nei confronti delle COOP, qui abbiamo il rovescio della medaglia, ovvero come la questione è vista proprio da loro, dal cuore delle COOP.
Eccovi il comunicato. Ovviamente i commenti ed il confronto democratico sul problema sono sempre ben accetti.
COOP: Basta con le affermazioni denigratorie sull’istituto del prestito sociale: un istituto regolamentato da precise norme su cui sia Banca d’Italia che le stesse cooperative sono recentemente intervenute a vantaggio e tutela dei soci prestatori.
Coop interviene sulle ultime denigratorie affermazioni relative all’istituto del prestito sociale e generate da uscite mediatiche scorrette e provocatorie. Queste sì capaci di generare confusione e effetti di allarme del tutto ingiustificato.
Risulta infatti evidente l’intento di ingigantire ad arte situazioni pur complesse ma assolutamente limitate a fronte di esperienze solide e virtuose, nascondendo e/o omettendo dietro titoli a effetto informazioni accurate sui regolamenti in essere, i vincoli, le garanzie a cui soggiace l’istituto del prestito sociale.
Coop chiarisce che l’istituto del prestito sociale è lo strumento con il quale i soci finanziano la loro cooperativa, non è né uno strumento di raccolta di risparmio nè una forma di investimento -come ha definitivamente chiarito Banca d’Italia- e come tale è sottoposto ad una propria stringente regolamentazione su cui lo scorso autunno è intervenuta la stessa Banca d’Italia, oltre che proprio nel mese di maggio il movimento cooperativo con un proprio Regolamento. Ambedue gli interventi hanno accentuato i vincoli già in essere e imposto nuovi precisi parametri a garanzia e trasparenza, tutto ciò a tutela e vantaggio dei soci prestatori.
Quanto agli impieghi del prestito sociale per Statuto il suo scopo è il “conseguimento dell’oggetto sociale” e come tale è investito anche in attività prontamente liquidabili. Partendo da questi presupposti Coop si è sempre dimostrata recettiva e pronta al confronto e lo sarà anche in futuro verso proposte che garantiscano trasparenza e controlli ulteriori su questo istituto che rappresenta comunque una singolarità della forma di impresa cooperativa.
Roma, 1 giugno 2017
Ovviamente da parte del sottoscritto non c’era il benchè minimo interesse di denigrare o criminalizzare una delle istituzioni dell’economia italiana. Quindi la “ribattuta” era assolutamente ben gradita. Sta ai lettori prendere atto.
STAY TUNED!
(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Segui @intermarketblog
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
…. se volevano darsi la zappa sui piedi …… ci sono riusciti con il suddetto comunicato…..
“Quanta fretta, ma dove corri? Dove vai?
Se ci ascolti per un momento, capirai…
…
dacci solo 4 monete e ti iscriviamo al concorso per la celebritàaaaaaaaaa…”
non è necessaria la risposta di COOP, basta guardare nel sito della Banca d’Italia. E’ evidente che non rientra nei suoi compiti controllare il prestito sociale di una cooperativa
ddb@finanza: a la Banca d’Italia (o altro Ente) è tenuta a controllare o no? Su tale punto il testo nulla dice, pertanto deduco che l’operato delle COOP non è controllato.
lo strumento di controllo da parte dei soci suppongo dovrebbe essere la possibilità di visionare i bilanci per vedere come sono stati investiti i quattrini
ddb@finanza: la COOP mi informa che il denaro raccolto è “investito *anche* in attività prontamente liquidabili”.
ddb@finanza: la COOP mi informa che il denaro raccolto è “investito *anche* in attività prontamente liquidabili”. La mia attenzione è attirata (e allarmata) dall’inserimento -nella frase- della parola “anche”.
Premesso che non “tifo” né per una parte né per l’altra; sono solo un cittadino “consumatore” che vorrebbe capire.
Quindi analizzo il testo della COOP che dovrebbe convincermi della correttezza del suo operato.
Lo scritto è diviso in tre parti.
Nella prima la COOP manifesta tutto il suo disappunto per le “affermazioni diffamatorie”: bla bla bla (tecnica della comunicazione: la miglior difesa è l’attacco).
Nella seconda la COOP mi informa che “il prestito sociale” non è “raccolta di risparmio o investimento” ed è sottoposta ad una “propria stringente regolamentazione”. Bene, ne prendo atto. Ma la Banca d’Italia (o altro Ente) è tenuta a controllare o no? Su tale punto il testo nulla dice, pertanto deduco che l’operato delle COOP non è controllato.
Infine, nella terza parte (l’unica con informazioni “utili”), la COOP mi informa che il denaro raccolto è “investito *anche* in attività prontamente liquidabili”. La mia attenzione è attirata (e allarmata) dall’inserimento -nella frase- della parola “anche”.
In conclusione: è vero che le uscite mediatiche (anche quelle non scorrette e provocatorie) sono capaci di generare confusione e hanno “effetti di allarme del tutto ingiustificato”, ma la COOP nulla dice per chiarirmi le idee. E basterebbe poco: mi dica semplicemente, ma esaustivamente, come sono stati impiegati i soldi dei soci, ovvero in quali attività ed il relativo valore di mercato.
Semplice… o no?