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COOP e PRESTITI SOCIALI: STOP alla denigrazione!

Scritto il alle 10:38 da Danilo DT

stop-denigrazione-coop

Nei giorni scorsi ho scatenato un putiferio pubblicando un qualcosa che effettivamente ha mosso un po’ le acque o, quantomeno, ha denunciato fatti particolarmente vicini alla vita dei risparmiatori/consumatori.
L’argomento era i prestiti sociali delle COOP ed i risparmi andati in fumo dei soci.

Chi volesse riprendersi l’articolo, può cliccare QUI.

A conferma che il mio post qualcosa ha mosso, ecco giungere la risposta dell’Associazione Nazionale Cooperative Consumatori – COOP. Risposta che pubblico con estremo piacere visto che questo blog vuole innanzitutto informare in modo indipendente e trasparente ed è assolutamente favorevole al pubblico confronto. E quindi, visto che nel mio post avete letto una posizione critica nei confronti delle COOP, qui abbiamo il rovescio della medaglia, ovvero come la questione è vista proprio da loro, dal cuore delle COOP.
Eccovi il comunicato. Ovviamente i commenti ed il confronto democratico sul problema sono sempre ben accetti.

COOP: Basta con le affermazioni denigratorie sull’istituto del prestito sociale: un istituto regolamentato da precise norme su cui sia Banca d’Italia che le stesse cooperative sono recentemente intervenute a vantaggio e tutela dei soci prestatori.

Coop interviene sulle ultime denigratorie affermazioni relative all’istituto del prestito sociale e generate da uscite mediatiche scorrette e provocatorie. Queste sì capaci di generare confusione e effetti di allarme del tutto ingiustificato.

Risulta infatti evidente l’intento di ingigantire ad arte situazioni pur complesse ma assolutamente limitate a fronte di esperienze solide e virtuose, nascondendo e/o omettendo dietro titoli a effetto informazioni accurate sui regolamenti in essere, i vincoli, le garanzie a cui soggiace l’istituto del prestito sociale.

Coop chiarisce che l’istituto del prestito sociale è lo strumento con il quale i soci finanziano la loro cooperativa, non è né uno strumento di raccolta di risparmio nè una forma di investimento -come ha definitivamente chiarito Banca d’Italia- e come tale è sottoposto ad una propria stringente regolamentazione su cui lo scorso autunno è intervenuta la stessa Banca d’Italia, oltre che proprio nel mese di maggio il movimento cooperativo con un proprio Regolamento. Ambedue gli interventi hanno accentuato i vincoli già in essere e imposto nuovi precisi parametri a garanzia e trasparenza, tutto ciò a tutela e vantaggio dei soci prestatori.

Quanto agli impieghi del prestito sociale per Statuto il suo scopo è il “conseguimento dell’oggetto sociale” e come tale è investito anche in attività prontamente liquidabili. Partendo da questi presupposti Coop si è sempre dimostrata recettiva e pronta al confronto e lo sarà anche in futuro verso proposte che garantiscano trasparenza e controlli ulteriori su questo istituto che rappresenta comunque una singolarità della forma di impresa cooperativa.

Roma, 1 giugno 2017

Ovviamente da parte del sottoscritto non c’era il benchè minimo interesse di denigrare o criminalizzare una delle istituzioni dell’economia italiana. Quindi la “ribattuta” era assolutamente ben gradita. Sta ai lettori prendere atto.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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6 commenti Commenta
ddb
Scritto il 2 Giugno 2017 at 13:30

Premesso che non “tifo” né per una parte né per l’altra; sono solo un cittadino “consumatore” che vorrebbe capire.
Quindi analizzo il testo della COOP che dovrebbe convincermi della correttezza del suo operato.
Lo scritto è diviso in tre parti.
Nella prima la COOP manifesta tutto il suo disappunto per le “affermazioni diffamatorie”: bla bla bla (tecnica della comunicazione: la miglior difesa è l’attacco).
Nella seconda la COOP mi informa che “il prestito sociale” non è “raccolta di risparmio o investimento” ed è sottoposta ad una “propria stringente regolamentazione”. Bene, ne prendo atto. Ma la Banca d’Italia (o altro Ente) è tenuta a controllare o no? Su tale punto il testo nulla dice, pertanto deduco che l’operato delle COOP non è controllato.
Infine, nella terza parte (l’unica con informazioni “utili”), la COOP mi informa che il denaro raccolto è “investito *anche* in attività prontamente liquidabili”. La mia attenzione è attirata (e allarmata) dall’inserimento -nella frase- della parola “anche”.
In conclusione: è vero che le uscite mediatiche (anche quelle non scorrette e provocatorie) sono capaci di generare confusione e hanno “effetti di allarme del tutto ingiustificato”, ma la COOP nulla dice per chiarirmi le idee. E basterebbe poco: mi dica semplicemente, ma esaustivamente, come sono stati impiegati i soldi dei soci, ovvero in quali attività ed il relativo valore di mercato.
Semplice… o no?

paolo41
Scritto il 2 Giugno 2017 at 14:16

…. se volevano darsi la zappa sui piedi …… ci sono riusciti con il suddetto comunicato…..

draziz
Scritto il 2 Giugno 2017 at 17:52

“Quanta fretta, ma dove corri? Dove vai?
Se ci ascolti per un momento, capirai…

dacci solo 4 monete e ti iscriviamo al concorso per la celebritàaaaaaaaaa…”

perplessa
Scritto il 12 Giugno 2017 at 00:44

non è necessaria la risposta di COOP, basta guardare nel sito della Banca d’Italia. E’ evidente che non rientra nei suoi compiti controllare il prestito sociale di una cooperativa

ddb@​finanza: a la Banca d’I­ta­lia (o altro Ente) è te­nu­ta a con­trol­la­re o no? Su tale punto il testo nulla dice, per­tan­to de­du­co che l’o­pe­ra­to delle COOP non è con­trol­la­to.

perplessa
Scritto il 12 Giugno 2017 at 00:54

lo strumento di controllo da parte dei soci suppongo dovrebbe essere la possibilità di visionare i bilanci per vedere come sono stati investiti i quattrini

ddb@​finanza: la COOP mi in­for­ma che il de­na­ro rac­col­to è “in­ve­sti­to *anche* in at­ti­vi­tà pron­ta­men­te li­qui­da­bi­li”.

ddb@​finanza: la COOP mi in­for­ma che il de­na­ro rac­col­to è “in­ve­sti­to *anche* in at­ti­vi­tà pron­ta­men­te li­qui­da­bi­li”. La mia at­ten­zio­ne è at­ti­ra­ta (e al­lar­ma­ta) dal­l’in­se­ri­men­to -nel­la fra­se- della pa­ro­la “anche”.

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