Continua la burla del tasso disoccupazione USA
Ma tu guarda, gli ultimi dati sull’occupazione USA sono di nuovo positivi, malgrado tutto…
Nonostante lo shutdown che per 16 giorni ha bloccato tutte le attività federali degli Usa con un costo calcolato per l’economia del Paese pari a 24 miliardi di USD, a settembre sono stati creati 148mila posti di lavoro contro 193mila di agosto e meno dei 180mila attesi.
Che strano, i conti non tornano, come è possibile?
Il tasso di disoccupazione però è sceso al 7,2% dal 7,3%: a spingere gli acquisti però è soprattutto la lentezza nel creare occupazione. Uno stallo che potrebbe convincere la Federal Reserve a confermare più a lungo del previsto il programma di aiuti monetari (85 miliardi di dollari immessi sul mercato ogni mese con l’acquisto di bond) rinviando il tapering che tanto spaventa i mercati: per Jp Morgan la misura non arriverà prima della fine del primo trimestre dell’anno prossimo. (Source)
Ecco, quindi la borsa corre, malgrado tutto. Tapering rinviato, QE a go-go. Beh, diciamo che non sono cose che ci sorprendono queste, sono ampiamente previste e descritte dal VS titolare già nei giorni scorsi. Ma in realtà come è la situazione del lavoro USA? Eccovelo spiegato in un unico grafico.
Guardate il numero di coloro che sono NON occupati tra i quali coloro che ormai NON cercano più un lavoro. I rassegnati. Non sono pochi, e sono in aumento visto che il periodo medio di disoccupazione sta aumentando verosimilmente.
Forse allora è il caso di distinguere e capire come stanno in realtà le cose, anche perché, come da questo grafico di ZH, profitti aziendali e gente che ha un lavoro non vanno da tempo di pari passo.
Sull’occupazione i conti non tornano, ne abbiamo parlato già 1000 volte, ma le anomalie vengono sempre più a galla. E prima o poi il grande trucco salterà fuori.
Certo, se andiamo avanti così tra tot anni negli USA avremo un solo occupato e tutti gli altri saranno disoccupati rassegnati ed usciranno dalle statistiche. E sarà allora che il tasso di disoccupazione sarà dello 0% e ci sarà massima occupazione (una unità) e questa persona avrà sulle spalle tutto il PIL del paese.
Ovvio, sto scherzando, ma spero di aver reso l’idea di come vengono fatti i calcoli negli USA sull’occupazione.
STAY TUNED!
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C’è anche un’altra cosa che non torna però, se si guarda alle statistiche di Gallup (abbastanza indipendente) sembra che il consumer spending sia in aumento in USA, prima del crack L&B era sopra i 100$ poi è rimasto a lungo sotto i 70$ e adesso si è riportato stabilmente sopra 85$ con qualche picco sopra i 100$ , in qualche modo negli USA girano più soldi in tasca alle persone
in quel grafico di ZH, la spiegazione non può essere legata al fatto che le aziende americchione hanno delocalizzato la forza lavoro nei paesi emergenti?
se così è, semplicemente gli yankees sono stati sostituiti da chi costa meno.
W il WTO 😀
Il tasso di OCCUPAZIONE negli Stati Uniti è ai minimi da 30 anni, siamo al 63.2%. Eppure è in corso un fenomeno di “deleveraging” i privati stanno ben pagando i propri mutui e debiti vari. I livelli di fiducia sono costantemente in aumento da parecchi mesi. Il livello di utili aziendali sta anche crescendo, il P/E dell’S&P500 è a 16.7, livello anche più basso della media storica. Quindi i presupposti per vedere ancora gli indici salire ci sono tutti!
DREAM scrive: ERRATA CORRIGE , e questa persona avrà sulle spalle tutto il DEBITO del paese. Almeno sapranno a chi dare la colpa.