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Tasso disoccupazione in aumento: ma si lavora anche meno!
Daily Briefing: tasso disoccupazione, dati macro
Salve a tutti!
Oggi sono un po’ in ritardo, causa impegni lavorativi veramente pesanti ed onerosi.
Credo che nel week end con Compass e coi post degli ultimi giorni, ci sia comunque già molta carne al fuoco.
Una cosa su cui vorrei focalizzarmi oggi, lasciando da parte i vari grafici che propongo solitamente, è ancora il tasso disoccupazione. Fondo Monetario Internazionale ed Ecofin sono d’accordo con la mia view. La disoccupazione salirà ancora.
Negli USA il target è del 10 % (in linea col sottoscritto) o anche oltre, mentre in area Euro si punta all’11%. Anche perché, notizia di questi giorni, ci sono paesi dove c’è veramente poco da ridere. Un esempio su tutti è la Spagna, dove il tasso disoccupazione registrato è pari al 17.9%.
Ora ditemi voi come si può pretendere in queste condizioni, una ripresa economica efficiente. Chiaramente poi, come avrete visto, negli USA la disoccupazione continua ad essere molto alta. In settembre sono andati persi altri 263000 posti di lavoro.
Queste ed altre considerazioni sono già state fatte nell’area del blog che potrete visualizzare cliccando su “tasso disoccupazione” o nella categoria Macroeconomia.
Tasso disoccupazione ed ore lavoro
Oggi però voglio portare alla vostra attenzione un grafico assolutamente particolare, creato dal sottoscritto con la collaborazione di anonimocds che mi ha segnalato giorni fa la possibilità di vedere tali dati su Bloomberg.
E’ un grafico sovrapposto tra il tasso disoccupazione e le ore settimanali di lavoro degli americani.
Fate attenzione all’andamento dei due grafici.
Come potete vedere, nel corso degli anni, Mr. Smith ha lavorato sempre meno ore. Erano circa 38.5 ore settimanali nel 1964 contro le attuali 33. Però allora la disoccupazione era al 3%.
Cosa significa però questo grafico? Guardate gli ultimi anni.
E’ secondo me CLAMOROSO il gap che si è formato.
Cosa significa? Significa che malgrado un violento calo delle ore lavorate (il che dovrebbe andare a favore di una maggiore occupazione in quanto si lavorano meno ore per far lavorare più persone), la disoccupazione è a livelli paurosi.
Io anche questa vola mi fermo qui e lascio ai lettori del blog lo spazio per le loro considerazioni.
Dati macro
Dopo la sbornia di venerdì, oggi USA tranquilli, tranne l’ISM non manifatturiero che potrebbe tornare a 50 (linea di demarcazione tra recessione e crescita). Per quello che può valere…
STAY TUNE!
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Grafici by Bloomberg. Per ingrandirli basta cliccarci sopra.