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CONSUMI vs RISPARMI: la chiave della ripartenza è qui

Scritto il alle 09:28 da Danilo DT

Per capire chi e come negli ultimi anni più ha contribuito alla ripartenza (o meglio ancora ha evitato dei crolli economici ben più pesanti) dell’economia globale (e ripeto, globale), basta guardare i numeri. E si scopre che il grande protagonista resta lui, il CONSUMATORE USA. Ecco perché, malgrado tutto, bisogna assolutamente considerare con attenzione l’andamento dei consumi e soprattutto il suo sentimento.

E se da una parte è quindi chiarissimo che il consumatore americano resta una delle variabili più importanti per l’economia globale, dall’altra parte invece è altrettanto evidente le prospettive su questo argomento restano estremamente confuse.

La disoccupazione (vedi apertura) è aumentata vertiginosamente (per poi scendere marginalmente) però gli enormi interventi fiscali del Governo Trump hanno comportato un aumento degli stimoli anche su chiave personale, con ripercussioni quindi sui redditi dei singoli cittadini (compresi quelli che hanno perso il lavoro).
Questo quadro di incertezza ha però generato un tasso di risparmio “anomalo” per il consumatore USA, il più alto mai registrato dai tempi della WWII.

Il grafico sopra parla chiaro. La domanda a questo punto che dobbiamo farci è la seguente. Tenendo conto che il sostegno pubblico non può essere “infinito”, esiste il rischio che i livelli di consumo non tornino alle dimensioni pre-covid? Inoltre, il tasso di risparmio è destinato a rientrare (positivo per l’economia) o a stabilizzarsi se non addirittura aumentare (elemento pessimo per i consumi)?
Nel breve termine potrebbero fare la differenza ulteriori stimoli fiscali e sovvenzioni pubbliche. Ma dopo?

Il quadro attuale di incertezza, unito allo scenario Covid-19 in USA non è certo ben augurante. E forse mai come oggi gli stessi USA hanno bisogno dell’aiuto dei consumatori del resto del mondo per sostenere le aziende domestiche. Il fatto è che la crisi del consumatore USA ha ripercussioni sul tessuto economico globale nel lungo termine, a meno che il suo ruolo venga sostituito da nuovi attori, che però non hanno ancora raggiunto livelli di maturità sufficienti per poter interpretare correttamente il ruolo.

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STAY TUNED!

Danilo DT

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