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CINA: ripartenza BOOM della produzione industriale. Meno i consumi
La Cina è considerata da tutti come il vero TEST per capire l’impatto del Covid-19 e tempi di ripartenza, anche se, come è noto, i dati in arrivo da PECHINO, spesso mi lasciano quantomeno perplesso o, se preferite, bisogna prenderli con le molle.
L’Italia per molti era considerata il benchmark “occidentale” da tanti paesi. Oggi forse non lo è più perché molti stati “anticipano” e fremono dalla voglia di ripartire. Giusto o sbagliato che sia, mi sembra che in ogni dove l’esigenza economica stia prendendo il sopravvento su quella sanitaria.
BEIJING, April 17 (Reuters) – China’s economy shrank for the first time in almost three decades of records in the first quarter, as the coronavirus paralysed production and spending, raising pressure on authorities to do more to stop mounting job losses. Gross domestic product (GDP) fell 6.8% in January-March year-on-year, official data showed on Friday, slightly larger than the 6.5% decline forecast by analysts and reversing a 6% expansion in the fourth quarter of last year. The contraction is also the first in the world’s second-largest economy since at least 1992 when official quarterly GDP records started.
La Cina invece è stata la prima a prendere di petto la situazione con un lockdown fortissimo ma forse veramente efficace, tanto che laggiù la vita sembra (ripeto SEMBRA) essere tornata da una pseudo normalità. Qui da noi? Sempre lockdown, certo, ma se devo essere onesto non mi entusiasma l’andamento delle varie curve sul Covid-19.
Ma torniamo alla Cina. I dati in uscita questa notte erano quindi molto importanti per capire se e come è ripartita la Cina.
Due i tasselli da considerare su tutti. Industrial Output e consumi. Benissimo i primi, si stimava un -7.30% ed invece, anno su anno, siamo solo a -1.1%. I consumi invece latitano decisamente, con un -15.80% rispetto ad un -10% atteso. Domanda: se si produce così tanto, qualcuno dovrà anche consumare. Forse vista la carenza di beni prodotti causa lockdown era normale a livello industriale una partenza a pieno regime. Discorso diverso per il consumatore alle prese ancora con tutte le problematiche del momento e questa è una chiave di lettura secondo me fondamentale che il mercato sta sottovalutando.
Infine il PIL cinese è in contrazione. Prima volta dal 1992. Ma questa è una NON notizia visto che ce lo aspettavamo.
(…) “The internal demand shock was massive. That tells us that after coronavirus, even after the lockdowns have been lifted, people are cautious to consume. Shopping malls are open but they are not consuming, and that is the key.” Such a “false dawn” could become apparent soon, Zhuang said (from TS Lombard) , noting that since the virus began to spread around the world in mid-March, demand from rest of the world for Chinese goods has dropped. He expects China’s industrial production and exports could worsen in April or May. [Source]
Forse è presto per cantare vittoria, ma oggi i mercati funzionano così. Secondo me l’irrazionalità continua a dominare, nel bene e nel male. Guardate le borse a livello globale. Tra un po’ arriveremo a ringraziare Covid-19 perché porterà i listini azionari nuovamente ai massimi, per la gioia degli investitori. In un contesto recessivo che rappresenta il peggior momento economico dal dopoguerra. Robe che nemmeno la crisi Lehman Bros e Subprime ci hanno fatto vedere.
Ma che il mese di marzo ci serva da lezione, soprattutto nelle dinamiche correttive.
STAY TUNED!
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Magari hanno scoperchiato le fosse comuni e hanno rifatto i conti….
c’è qualcosa che non torna !!!!! cala il PIL, calano i consumi ma la produzione praticamente non diminuisce ( ma diminuiscono gli investimenti in fixed asset) !!!!! allora producono per aumentare le scorte,,,, o NO????
infatti i conti non mi tornano, ma sicuramente sbaglio qualcosa
Segnalo che mentre noi dormivamo il governo cinese ha incrementato i morti di 1290 unità, questa revisione è dovuta ad un errore di raccolta dati durante i giorni frenetici di Wuhan.
Saluti a tutti.