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Consumatori USA: e la famiglia americana rialza la testa

Scritto il alle 13:00 da Danilo DT

CredAbility Consumer Distress Index: lo scenario per i consumatori USA migliora grazie alla FED. Ma al momento di exit strategy nemmeno l’ombra. Intanto a fine mese si riparlerà di fiscal cliff

Tra i vari grafici creati dalla FRED di St. Louis, un database impressionante per analizzare lo stato di salute dell’economia USA, ho trovato questo studio che ha come obiettivo proprio quello di fare un quadro dello stato di salute finanziario, la fiducia dei consumatori ed il sentiment della famiglia media USA. La quantità di dati utilizzati dalla FRED è notevole. Viene studiato lo scenario occupazionale, immobiliare, il credito, il bilancio economic delle famiglie ed il loro patrimonio. E la lettura del grafico che ne deriva è molto semplice.
Il CredAbility Consumer Distress Index,  è costruito su una scala 1-100. Minore il punteggio ottenuto, maggiore è lo stato di difficoltà per le famiglie USA.
Una difficoltà che è psicologica ed economica.
In sintesi, la scala si deve elggere in questo modo:

– meno di 60 = stato di emergenza / crisi
– 60-69 = sistema sotto stress e decisamente instabile
– 70-79 = scenario di Indebolimento con aumento dei rischi
– 80-89 = situazione buona/stabile
– 90-100 = scenario ottimale e di grande sicurezza e sopra eccellente

CredAbility Consumer Distress Index : il Grafico

Non c’è che dire, dall’ultima recessione, lo scenario è visibilmente migliorato. Oggi siamo a 72, quindi in area con ancora dei rischi sistemici ma in evidente miglioramento, dopo aver raggiunto e superato area 65, che rappresenta un’area di forte instabilità. A cosa si deve questo stato di benessere? Ovviamente, e lo sappiamo benissimo, ad una politica monetaria espansiva che sta alimentando in modo artificioso anche lo stato di salute delle famiglie USA che quindi, alla fine, non se la passano malissimo. Ma…fino a quando il giochino starà in piedi?
La FED, ovviamente, spera che la situazione di crescita di “autoalimenti” facendo uscire realmente l’economia dalla crisi e permettendo alla banca centrale più potente del pianeta, una exit strategy progressiva e necessaria.
Ma questo scenario rappresenta al momento una speranza senza fondamento. Sono anni che la FED alimenta la crescita ma di exit strategy nemmeno l’ombra. E a fine mese di febbraio il Congresso dovrà nuovamente parlare di fiscal cliff.

STAY TUNED!

DT

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