in caricamento ...

Cipro, i motivi della crisi: depositi bancari pari a 7 volte il PIL

Scritto il alle 16:45 da Danilo DT

Tanto per capirci, visto che ho già ricevuto diverse email erratiche, vi spiego perché si dice che il problema di Cipro sono le banche e non il debito pubblico. Infatti ricordiamo che il PIL di Cipro rappresenta circa lo 0.2% del PIL dell’Eurozona e che sono proprio le banche ad aver bisogno di sostegno oggi.
Indirettamente, quindi, lo Stato.
Motivo?
I depositi bancari rappresentano circa l’ 850% del PIL prodotto dallo stato di Nicosia. Quindi circa 7 volte il PIL.
ATTENZIONE PERO’. Insostenibile non certo per la dimensione (per esempio il Lussemburgo questo ratio ce l’ha pari a 21 volte), ma per la qualità del sottostante, visto che le banche sono cariche di sofferenze e minusvalenze dovute ad un fattore:  ristrutturazione debito Grecia

Grafico: I rapporti tra dimensioni settore bancario e Pil in Eurozona

Questa anomalia ha fatto si che si decidesse per una soluzione tanto unica che anomala, quella di tassare i conti correnti, soluzione poi bocciata dal parlamento cipriota.
Infatti se riprendiamo i quattro salvataggi finora effettuati in Area Euro (Grecia, Portogallo, Irlanda e Spagna) mai si era visto nulla del genere.
Anomalia causata proprio dalla presenza di capitali “strani” Made in Russia. Proprio quella Russia che dai rumors sembra venire in soccorso di Cipro. Interessi economici forti? Per forza. Al mondo nessuno ti regala niente ed ancor meno i russi.

Certo è che (pensandoci un attimo) per salvare Cipro serviva una cifra non astronomica viste le dimensioni del buco (risibile rispetto ad altre voragini in corso): 10 miliardi che raffrontati con la somma che l’Italia deve versare per il fondo salva stati diventa una fettina… (43 miliardi di Euro). Si sarebbe evitato tutta questa volatilità. Ma ormai, come detto, la moda è cambiata. Si vuole portare a far pagare il privato…

STAY TUNED!

DT

| Tutti i diritti riservati © | Grafici e dati elaborati da Intermarket&more su databases professionali e news tratte dalla rete | NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

6 commenti Commenta
caposci
Scritto il 20 Marzo 2013 at 16:51

Cosa puo fare il povero cittadino ?

paolo41
Scritto il 20 Marzo 2013 at 18:20

per me Uk, Lussemburgo (con la lobby svizzera) hanno cercato di togliere un paradiso fiscale concorrente….

kry
Scritto il 20 Marzo 2013 at 18:55

Per me è sempre stato che alla fine paga il privato, solo che prima lo si faceva in maniera occulta con l’inflazione.

gioc
Scritto il 20 Marzo 2013 at 19:44

E no scusa c’è privato e privato . Ci sono gli azionisti , gli investitori poi ci sono semplici cittadini che depositano semplicemente i loro risparmi. Qui si vuole far pagare la crisi ai cittadini. Inoltre la crisi di Cipro non dipende da speculazioni sui derivati o i mutui subprime ma sugli investimenti in Grecia della cui gravissima crisi qualche responsabilità c’è l’ha pure l’Europa . Quanto ai Russi c’erano pure prima perchè nessuno ha detto niente fino ad oggi? Senza una unione fiscale , bancaria e politica questa unione europea è una gabbia che grazie all’eurofascismo di marca tedesca sta distruggendo le economie più deboli del continente e apre la strada a gravissimi conflitti tra gli stati e a disastri sociali .

gainhunter
Scritto il 20 Marzo 2013 at 21:27

Per me qualcuno non vede più in là del proprio naso, o meglio delle proprie elezioni.
Sta a vedere che non sono solo i nostri politici a mettere i risultati elettorali davanti a tutto, anche al futuro dell’UE e di conseguenza al futuro della propria economia.
Tutto il mondo è paese, altro che italiani peggio del peggio.

idleproc
Scritto il 20 Marzo 2013 at 23:10

Scusate ma da quando ho letto il nome del direttore della banca centrale di Cipro e membro del Gov. Council di ECB possiamo stare tranquilli…
http://en.wikipedia.org/wiki/Panicos_O._Demetriades

I sondaggi di I&M

Come vorresti I&M?

View Results

Loading ... Loading ...