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Cipro e Italia: due crisi e due realtà che si possono paragonare?

Scritto il alle 11:41 da Danilo DT

Crisi Cipro: Torna la paura sui mercati. E a scatenare il tutto è un piccolo stato, vittima di una presa di posizione gravissima da parte della Troika e del governo stesso, che aveva promesso per mesi e mesi che i conti correnti ed i risparmi depositati sulle banche di Cipro non sarebbero stati toccati.
In queste ultime ore ho ricevuto molti messaggi di risparmiatori impauriti.

“Ma l’Italia farà la fine di Cipro?”

Molti temono l’arrivo di una mega patrimoniale. Nel post scritto ieri però, dimostravo che anche una mega patrimoniale stile Cipro non cambierebbe un gran chè la situazione del debito. Per dirla in un altro modo, sarebbe un salasso sui piccoli risparmiatori senza risolvere i problemi di fondo.
Ben diversa sarebbe la situazione se si decidesse per un ancor più grave haircut (taglio del nominale sul debito pubblico). Però siamo ancora molto lontani da questa soluzione. La speranza è che il pugno duro tedesco molli la presa e si capisca che se non si rivedono i patti (fiscal compact) non ci potrà mai essere crescita e che quindi l’economia italiana è destinata a morire. E l’effetto domino sarà devastante anche per loro, i tedeschi.
Intanto a Cipro si riaprono i lavori parlamentari…

(AGI) – Nicosia, 18 mar. – Il Parlamento cipriota si riunisce oggi per ratificare il piano di salvataggio negoziato con l’Unione europea che prevede la tassazione dei depositi bancari in cambio di un prestito da 10 miliardi di euro. In vista del voto il governo sta lavorando a una proposta per smorzare l’entita’ del prelievo sui conti bancari dei piccoli risparmiatori. Nel fine settimana il governo cipriota e i finanziatori internazionali si sono accordati per fissare un’imposta sui depositi bancari che arriva al 6,7% per quelli sotto i 100.000 euro mentre per quelli di importo superiore tocca il 9,9%. Una fonte vicina ai negoziati ha detto che Nicosia spera di abbassare l’imposta al 3% per i conti bancari sotto i 100.000 euro e alzarla al 12,5% per gli altri .

Ma, tornando alla domanda iniziale, possiamo paragonare Cipro e Italia?
La risposta è assolutamente NO, e non fate l’errore di cadere nella trappola. Cipro è una realtà molto piccola, profondamente squilibrata dal punto di vista economico. Pensare che Cipro venga presa a modello per risolvere la situazione degli altri stati dell’Eurozona, lo trovo un errore, anche se in questo caso la Troika ha deciso che per stabilizzare la crisi del debito sia necessario tassare “una tantum” risparmi e patrimoni privati. Un atto che resta, come già detto, paragonabile ad un furto legalizzato, essendo stato preso senza un dibattito ne’ un accordo parlamentare. Un vero esproprio che lede il diritto di proprietà e di sovranità.
Capitasse da noi, significherebbe molto probabilmente rivolta civile. Ma una patrimoniale di queste dimensioni resta secondo me un’ipotesi non realizzabile. Proprio per la straordinarietà della situazione di Cipro che, come vedete da questo grafico, è stata assolutamente gestita in modo “anomalo “rispetto alle altre crisi bancarie europee. Senza poi dimenticare che, malgrado tutto, MPS compresa, il nostro sistema bancario resta tra i più solidi dell’Eurozona.

Il Costo della ricapitalizzzazione bancaria in Europa

E’ evidente l’anomalia di Cipro. Con il debito pubblico entro la fine del 2012 a circa l’ 86% del PIL, Cipro non potevano permettersi un salvataggio delle banche, in quanto avrebbe portato il rapporto debito PIL al 145%. Insostenibile per l’economia cipriota. delle banche.
E allora perché non fare come per la Grecia? Perché secondo gli analisti non sarebbe stata una soluzione corretta in quanto avrebbe nuovamente mandato in crisi le banche senza risolvere i problemi. Invece con il prelievo forzoso tutto è stato più facile. E vorrei ben vedere… Ma stasera, nel WEBINAR, se vorrete parleremo anche di questo…

I depositi a Cipro

Ovviamente aspettiamo ulteriori segnali da Nicosia, anche per capire cosa realmente accadrà. L’unica cosa certa, come detto è che si è violata in modo chiarissimo la sovranità popolare e il risparmio, elemento fondamentale dello scheletro economico di una nazione. Inoltre la Troika ha agito senza pensare alle vere conseguenze di questa iniziativa.

Per certi versi, dopo quanto si è visto a Cipro, possiamo dire che tecnicamente è TUTTO possibile. Ma noi sappiamo anche che ogni storia verrà ponderata in modo indipendente dalle altre, proprio perchè si valuteranno pesi ed importanza. Cipro contava poco e si è preferito un intervento massacrante e durissimo. Così non si potrebbe fare per un pases, appunto, come l’Italia. Proprio perchè in quel caso l’effetto contagio sarebbe devastante. Guardate le borse oggi. Se un microbo come Cipro manda in palla i mercati, cosa capiterebbe se il microbo diventasse l’elefante nella stanza dei cristalli?

Italia,ben inteso…

STAY TUNED!

DT

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31 commenti Commenta
Scritto il 18 Marzo 2013 at 12:01

Se un microbo come Cipro manda in palla i mercati, cosa capiterebbe se il microbo diventasse l’elefante nella stanza dei cristalli?
GIà!! 😐 Ottimo articolo dan e purtroppo tutto vero

rnz_bj
Scritto il 18 Marzo 2013 at 12:08

L’IMU che abbiamo pagato è stato, secondo e nel mio caso, un prelievo anche peggio dell’attuale caso cipriota. Con poco più di 5000 Euro in conto corrente ne ho pagato 826: ne risulta un “prelievo” forzoso del 16%. Non male!

Scritto il 18 Marzo 2013 at 12:19

Agata Marino,

Denghiù!

La cosa curiosa è che per stavolta non hanno voluto scomodare l’ESM. Potenzialmente uan protezione che dovrebbe (condizionale) proteggere crisi bancarie BEN più grosse dimensionalmente parlando.
Ora, parlando di operatività…non vedo tramite i miei indicatori, veri rischi di mercato. Morale: debolezza che al momento risulta relativa. Buy opportunity?

gremlin
Scritto il 18 Marzo 2013 at 12:48

Buy opportunity SI ma con target prezzi/tempo non troppo ambiziosi

deve venire dell’altro

alex1984
Scritto il 18 Marzo 2013 at 12:57

Un po di sereno, un po di temporali. Sembra quasi che tutti i problemi ce li stiano somministrando un po alla volta, tanto per non farci stare troppo male di colpo.

Scritto il 18 Marzo 2013 at 12:59

gremlin,

Certo! Trading stretto. bisogna sapersi accontentare di questi tempi! 🙂

alex1984@finanzaonline,

I problemi sono tutti li’ belli ed irrisolti…
Però facciamo attenzione. Causa motivi “straodinari” occorre scindere FINANZA ed ECONOMIA.
Se stasera assisterai al WEBINAR capirai alcune cosucce….

alex1984
Scritto il 18 Marzo 2013 at 13:47

Dream Theater,

Sarò presente!

john_ludd
Scritto il 18 Marzo 2013 at 14:24

rnz_bj@finanza,

l’IMU sarà certamente seccante ma qualcosa di simile o anche di più pesante esiste quasi ovunque. negli Stati Uniti esiste una tassa dell’1% sul valore di mercato (non quello catastale, quindi di entità maggiore che in Italia) e maggiori imposte sulle successioni. In Francia e Norvegia esistono vere e proprie imposte patrimoniali sul complesso dei beni, etc… C’è un modo per evitarlo, non possedere la casa e andare in affitto. Il tempo dell’immobile come investimento è finito almeno per una generazione o due.

andrea4891
Scritto il 18 Marzo 2013 at 14:50

non so se abbiano risolto un problema

di sicuro hanno scatenato un bel casino … l’oro è salito di un euro nel weekend: era questo che auspicavano ??!!

i nostri professori hanno dimostrato in un anno tutta la loro pochezza

anche la Troia invidiosa dei loro strabilianti successi sta dando il meglio di sè

andrea4891
Scritto il 18 Marzo 2013 at 14:51

scusate … intendevo la Troika !!

paolo41
Scritto il 18 Marzo 2013 at 15:03

Dream, credo che tu abbia centrato il problema: ormai i teutonici con Shauble in testa e seguito dai burattini dei tecnocrati dell’Eu e del Fmi hanno paura che anche il fallimento del più piccolo topolino possa creare un pirotecnico contagio anche su altri paesi, in particolare i periferici (certo è che i risultati delle elezioni italiane e il susseguirsi delle varie manifestazioni antiausterità degli ultimi giorni alimentano la paura di un implosione dell’euro).
Sento dei rintocchi simili a quando il duo Merkozy decise di fare partecipare i “privati” al bail-out della Grecia, ma con la sostanziale differenza che la Francia, oggi, non fa parte del gruppo di tecnocrati (sono tutti nord-europei) in ossequio al volere dei tedeschi, senza valutare che questi ultimi, in fatto di gestione politica del contesto EU, hanno fatto e stanno facendo un errore dietro l’altro, proprio perchè ormai considerano l’europa come una palla al piede, pur continuando a spremerla come un limone.

bergasim
Scritto il 18 Marzo 2013 at 15:14

gremlin,

Nuova versione del film 2012

Dream e Grem, con le città che crollano a causa dei terremoti, si occupano dal trading,
(Buy opportunity SI ma con target prezzi/tempo non troppo ambiziosi) from grem
(Certo! Trading stretto. bisogna sapersi accontentare di questi tempi! ) from dream

Commenti comici visto la giornata e dir poco!

john_ludd
Scritto il 18 Marzo 2013 at 15:20

paolo41,

i tedeschi e la BCE è pressochè certo si erano opposti alla tosatura dei depositi sotto i 100k e spingevano per un forte tosatura dei depositi sopra i 100k. Sono molte le fonti che lo confermano, in Italia un buon sunto dal precisio Seminerio:

http://phastidio.net/2013/03/18/cipro-lultimo-di-una-lunga-serie-di-casi-unici/

comunque parlare a caso non fa nè bene nè male, è catartico come incazzarsi verso Andreotti al bar 30 anni fa.

bergasim
Scritto il 18 Marzo 2013 at 15:20

OMA (Reuters) – Forte dei margini di flessibilità sulla riduzione del deficit concessi dal Consiglio europeo del 14 marzo, l’Italia vuole trovare “soluzioni tecniche” per rimborsare parte dei crediti commerciali che le imprese vantano nei confronti della pubblica amministrazione.
Lo dice il presidente del Consiglio uscente, Mario Monti, in una nota.
“Lavoreremo con i servizi della Commissione europea per identificare le soluzioni tecniche per avviare la liquidazione del debito nel più breve tempo possibile”, si legge nella nota.
La nota aggiunge che, “nel caso dell’Italia, le autorità hanno deciso che le nuove regole si applicheranno solo ai contratti conclusi a partire dal 1 gennaio 2013. Una soluzione realistica al problema dell’ammontare di debito commerciale pregresso”.
La Banca d’Italia ha stimato che alla fine del 2011 l’indebitamento commerciale complessivo delle amministrazioni pubbliche si sia collocato intorno al 5% del Pil, circa 70-80 miliardi. L’incremento delle consistenze rispetto alla fine del 2010 è valutato da Via Nazionale in circa l’8%.

E i crediti anteriori al 1 genn 2013 che fine fanno?

john_ludd
Scritto il 18 Marzo 2013 at 15:24

bergasim,

la giornata è ottima, papà ben e zio mario sono attenti che i bimbi non si facciano male a giocare con i petardi nel prato. L’oro sale l’1% occasione buona x venderlo.

bergasim
Scritto il 18 Marzo 2013 at 15:31

john_ludd@finanza,

Attenzione nel prato c’è anche un po di MERDA?
Chissà chi la pesterà prima, e questa non porta fortuna ma solo guai.

john_ludd
Scritto il 18 Marzo 2013 at 15:43

bergasim,

orpo certo che la merda c’è ! ma dalla merda nascono i fiori, non lo sai ? sembra che la merda nelle sue varie forme sia il costituente base della vita. Interessante vero ? Siamo figli della merda.

bergasim
Scritto il 18 Marzo 2013 at 15:56

Si i fiori di loto quelli che sniffano i vari governatori delle banche centrali, analisti,trader,economisti,politici ecc…..

satriani
Scritto il 18 Marzo 2013 at 16:15

Ciao Dream, perchè alla domanda sul paragone rispondi NO ? Non siamo stati forse noi per primi, mi sembra nel ’92, ad attuare una misura del genere ? Per il resto se anche Cipro è “piccola” ha anche “piccoli” problemi…. noi invece ….

paolo41
Scritto il 18 Marzo 2013 at 17:03

john_ludd@finanza,

……non so se sia meglio catartico o….. logorroico

bergasim
Scritto il 18 Marzo 2013 at 17:27

paolo41,

meglio fuori dalle balle, visti i consensi

andrea.mensa
Scritto il 18 Marzo 2013 at 17:31

caro DT, è stato rotto un totem, un patto secolare, che considera la proprietà un valore intangibile. E di questo io , sinceramente sono più che soddisfatto.
Peccato che sia stato fatto da degli apprendisti stregoni che oltre ad essere idioti ( o almeno tali vorrebbero apparire) non riescono che a dimostrare che ogni loro dettato finisce con il causare più rovine che guadagni.
La fuga che rischia di causare questa azione in ogni nazione dei Piigs ma anche della francia, è che più nessuno voglia fidarsi delle banche, e, a fronte degli interessi ridicoli che elargiscono, almeno i privati preferiscano gestire i loro soldi privatamente, appunto, determinando così il crollo del sistema bancario.
Soprattutto la accorata rassicurazione prima, seguita poi dai fatti , opposti ad essa, toglie ormai fiducia ad ogni governante, ad ogni istituzione, ad ogni presunta sovranità.
Il coperchio è stato tolto, ma i miasmi che ne usciranno, nessuno è in grado di prevederli ora.
Inoltre la palese ingiustizia messa in atto con questa operazione, non può ch efar aumentare l’odio delle popolazioni per le istituzioni europee e attizzare l’odio all’interno di esse verso le classi più agiate.
Chi secondo voi , detiene più di 100.000€ sul conto ? forse chi ha appena venduto un appartamento o disinvestito da azioni o titoli sovrani, ma i veri grandi capitali non stanno in banca, e i grandi “ricchi” di soldi in banca ne hanno veramente una minima parte.
Se patrimoniale deve essere, essa deve colpire OGNI tipo di patrimonio, e non solo il denaro liquido o meno posseduto. Ma su questo le teste d’uovo non ci sentono. E quindi diventa sempre più chiaro come l’obiettivo loro non sia il ristabiulimento di un equilibrio economico, quanto la distruzione del tessuto economico sociale ed umano di molti paesi.
Inviteri tutti ad una lettura più “politica” o “strategica” di questo evento, con una apertura mentale un po’ più adatta all’enormità di quanto accaduto, e non tanto in termini contabili, ma con la prospettiva di quanto viene forzato da questi pseudo economisti.

bergasim
Scritto il 18 Marzo 2013 at 17:42

andrea.mensa@finanza,

Ogni giorno una nuova tessere del puzzle viene posata, credo non manchi molto alla fine dello stesso, anche se oggi non abbiamo ancora un idea di che quadro ci verrà svelato quando l’ultimo tassello verrà posato.

    Scritto il 18 Marzo 2013 at 21:13

    Concordo con tutti voi… Il disegno è molto più complesso di quanto si possa immaginare. E non è certo economico il lato di cui occorre essere preoccupati…

faustino
Scritto il 18 Marzo 2013 at 20:54

andrea.mensa@finanza: ticare che, malgrado tutto, MPS compresa, il nostro sistema bancario resta tra i più solidi dell

I miei complimenti per l’analisi.

paolo41
Scritto il 18 Marzo 2013 at 21:11

Dream Theater,

stasera, quando nel webinar parlerete di Cipro, evidenzierei che la mossa dell’Eu ha anche risvolti politici (oserei dire ricattatori) oltre che finanziari. Mi spiego meglio, all’Eu non va che la tassazione delle aziende residenti in Cipro godano di una tassazione bassissima (12% circa comunque la più bassa d’Europa, inferiore anche a quella della Irlanda ) e siccome la maggior parte delle aziende sono nel settore finanziario ci sono continue proteste da parte di UK e Lussemburgo (sembra che anche la Svizzera faccia lobbyng dall’esterno).
In tal senso Cipro è divenuta una succursale della Russia e Putin ha già espresso le sue rimostranze. Che poi il governo cipriota voglia tassare anche i piccoli è dovuto al fatto che vuole mantenere questa situazione di tassazione bassa (contro il parere dell’EU) e così dà in pasto agli avvoltoi europei anche i risparmi della popolazione locale.
Che poi le due grosse banche cipriote abbiano fatto investimenti sbagliati su titoli greci e sull’immobiliare è un altro discorso, ma potrebbe essere un secondo problema e comunque più facilmente risolvibile.
Meditate e, come si usa dire, a pensar male spesso ci si indovina…..

kry
Scritto il 18 Marzo 2013 at 21:27

paolo41,

Anche secondo me i ciprioti non han capito che i buldozer non andrebbero messi davanti alle banche ma bensì davanti al governo al loro governo.

Scritto il 18 Marzo 2013 at 23:44

Scritto il 18 Marzo 2013 at 23:45

Scritto il 19 Marzo 2013 at 00:48

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