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Cipro è veramente un caso isolato in Eurozona?

Scritto il alle 09:30 da Danilo DT

Crisi Cipro: le nostre banche possono fare la fine degli istituti ciprioti? Occhio a requisiti patrimoniali e NPL

In molti continuano a temere sulla solidità del sistema finanziario italiano. La domanda più tradizionale che mi viene fatta via email è la seguente: ma se io lascio dei soldi sul c/c, potrebbe succedermi quello che è successo a Cipro? E l’Italia che fine farà? Non è meglio andare altrove?
Bene, cerchiamo di mettere ordine. Innanzitutto predichiamo un po’ di calma. Il panico non è amico nei momenti di confusione. Non fate strani colpi di testa. Lo ribadisco per l’ennesima volta, l’Italia non è Cipro. Certo, tutto può succedere ed una patrimoniale sul c/c è certamente un’opzione non assurda. Ma andiamoci cauti a paragonare Cipro al Bel Paese.
Prendiamo per esempio questo grafico preso dal sito FinansAkrobat.
Rappresenta il tasso dei NPL e coefficienti patrimoniali di un gruppo selezionato di paesi dell’Europa orientale e centrale. I NPL sono attività che non riescono più a ripagare il capitale e gli interessi dovuti ai creditori. Si tratta in pratica di crediti per i quali la riscossione è incerta sia in termini di rispetto della scadenza che per ammontare dell’esposizione. I non performing loans nel linguaggio bancario sono chiamati anche crediti deteriorati e si distinguono in varie categorie fra le quali le più importanti sono gli incagli e le sofferenze.

Guardate il grafico e capirete perché vi parlavo anche di Slovenia. Come Cipro non c’è nessuno, ma di certo la più prossima potrebbe essere proprio la Slovenia. I paesi quindi peggiori sono quelli che si trovano nella parte alta ed i più a destra. Seguono quindi Lituania, Romania e udite udite, Ungheria.

L’Italia non è presente ma se andiamo a vedere questi parametri, possiamo stare ben tranquilli. I NPL sono non superiori al 4% (dati fine 2012) e i coefficienti patrimoniali delle nostre banche sono più che soddisfacenti.

Grafico NPL Italia (2012)

 

I rischi sulla solidità bancaria stanno altrove. Voce fuori dal coro: MPS.

STAY TUNED!

DT

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21 commenti Commenta
tommy271
Scritto il 3 Aprile 2013 at 10:07

Se dobbiamo raccogliere la lezione che ci è arrivata da Cipro, possiamo riassumerla semplicemente col dire che le “risorse” vanno prese dove ci sono … :mrgreen:

In Irlanda tagliando i Sub., in Grecia facendo l’haircut sui TdS, a Cipro tassando i depositi bancari.
Terreno comune, l’arrivo della Troika con tagli più o meno profondi a salari e pensioni. Il Portogallo è ancora una “via di mezzo”.

Rimane il dubbio sull’Italia, ma i tedeschi son stati chiari … son più ricchi di noi, quindi la patrimonialina potrà essere servita.

cinoalvaro
Scritto il 3 Aprile 2013 at 10:50

Se la Slovenia dovesse avere problemi credo che anche il sistema bancario italiano soffrirebbe non poco,visto che Unicredit è la quarta banca del paese.

kry
Scritto il 3 Aprile 2013 at 11:13

cinoalvaro@finanzaonline,

Unicredit dovrebbe far parte delle private. Il sistema sloveno dovrebbe avere il 14% di incagli,mentre le statali il 20%. Per unicredit si dovrebbero preoccupare i correntisti italiani che hanno trasferito in slovenia i loro risparmi visto il precedente di cipro.

tommy271
Scritto il 3 Aprile 2013 at 11:49

Oltre a Unicredit c’è Intesa con Banca Koper

http://affaritaliani.libero.it/economia/slovenia-euro-crisi–cipro-banche2832013.html

alfio200
Scritto il 3 Aprile 2013 at 14:04

Per quel che riguarda il parallelo Italia-Cipro dobbiamo anche considerare l’enorme numero di imprese italiane che si ritroverebbero decurtate dei capitali oltre 100.000 euro. Le multinazionali si salverebbero probabilmente (ma anche loro qualche soldo nelle banche italiane dovranno pur averlo), ma per le medie e le piccole imprese? Sarebbe evidentemente il crollo del sistema produttivo italiano. A meno che non vengano esentate le società, ma resterebbero comunque artigiani e commercianti e se si esentassero anche loro, si colpirebbero i consumatori con ulteriore megacrollo dei consumi.

Per cui…un conto è colpire un paradiso fiscale-cassaforte, un conto è colpire una potenza industriale (o almeno quel che ne resta).

Probabile invece, a mio avviso, un prelievo dell’1-2% su tutti i capitali (conti correnti, titoli e quant’altro). Quanto agli immobili, c’è già l’IMU bella tosta.

ihavenodream
Scritto il 3 Aprile 2013 at 14:29

alfio200@finanza,

I cittadini italiani non hanno 100k di liquidità sul conto e le imprese non hanno proprio liquidità, se no non ci sarebbero tutti i problemi ke ci sono…gli imprenditori italiani,da sempre, x scelta o necessità, lavorano tutti a debito, altro ke liquidita’…la questione intera posta così è sballata…la differenza tra Cipro e Italia non risiede nella solidità delle banke o in altre valutazioni anke sacrosante ma opinabili, ma sul fatto oggettivo ke l’Italia può finanziarsi sul mercato, a tassi decenti…quindi non ha bisogno di kiedere aiuto a nessuno…in più la Bce ci ha fatto il grande regalo dell’omt, quindi i tassi italiani saranno sempre sotto controllo. Certo in linea teorica si può fare l’ipotesi ke l’omt entri in funzione e quindi il governo italiano si impegni a sottoscrivere degli impegni…sempre teoricamente questi impegni potrebbero prevedere tasse patrimoniali di vario tipo, ma è realistico x voi? Per me le patrimoniali in Italia le mettono quelli ke le hanno sempre messe: socialisti, sindacalisti e vari sussidiati pubblici…la troyka sa bene ke l’Italia spende 900 miliardi all’anno x alimentare i suoi vari carrozzoni, e basterebbe fare un po’ d’ordine sulla sanità ad esempio o nella pubblica di-istruzione per ricavare centinaia di miliardi all’anno in pronto cassa…

alfio200
Scritto il 3 Aprile 2013 at 14:42

ihavenodream@finanza,

Assolutamente d’accordo. Il punto è che “si fanno le patrimoniali per non tagliare le spese” (e per non vendere gli immobili e le aziende pubbliche). Resta da capire fino a quando andrà avanti questa follia. Fino a quando saranno svuotati tutti i conti correnti e non ci saranno più…seconde case causa svendita (a chi, però?) a prezzi stracciati delle medesime?

Aggiungerei anche l’esercito di dipendenti pubblici che aumenta, vedi pubblica istruzione con “l’esigenza” di regolarizzare i precari, i cassaintegrati “a vita”, le aziende pubbliche in perdita e quant’altro.

alfio200
Scritto il 3 Aprile 2013 at 14:45

ihavenodream@finanza,

“Per me le patrimoniali in Italia le mettono quelli ke le hanno sempre messe: socialisti, sindacalisti e vari sussidiati pubblici…”

La cosa tragica però consiste nel fatto che Berlusconi, magari non ha fatto patrimoniali, ma non ha neanche “mai” parlato di ridurre le spese.

lambe
Scritto il 3 Aprile 2013 at 14:56

So che la cosa può apparire ai più inutile ma dopo 20 gg di sproloqui su Cipro mi posso permettere una domanda? Ma il prelievo forzoso sopra i 100.000 € è sui depositi (contante,titoli,azioni ecc ecc) o solo sulle somme liquide sul c/c? xchè io sta cosa nn lo mica ancora capita! Se, come si evince dai commenti precedenti così fosse dovete spiegarmi (sono un po’ tonto) a cosa servirà? Quanti avranno depositi liquidi superiori a 100.000 €? Quanti li avranno portati sotto tale soglia nell’arco dei gg precedenti l’intervento? Come faranno a trovare 5.7 mil €? Boh Se dream ritiene la domanda fuori luogo mi cancelli
alfio200@finanza,
mi spiace contraddirti, ma di piccole e medie imprese con tale somma disponibile nn ne conosco purtroppo:(

ihavenodream
Scritto il 3 Aprile 2013 at 14:57

alfio200@finanza,

Ci sono 2 scenari: nel primo rimaniamo nell’UE, e quindi questo stato di cose andrà avanti finke’ un pierino da Bruxelles ci impone di fare un po’ di pulizia x diventare un po’ più europei e un po’ meno soviet…nell’altro scenario usciamo dall’euro e ci avviamo decisi verso il destino di tutti i soviet della storia: abolizione della proprieta’ privata, divieto di espatrio e quantaltro…a tutti quelli ke vaneggiano di uscire dall’euro bisognerebbe applicare la massima evangelica: padre perdonali perke’ non sanno quello ke fanno (o ke dicono)…

tommy271
Scritto il 3 Aprile 2013 at 15:02

lambe@finanza:
So che la cosa può apparire ai più inutile ma dopo 20 gg di sproloqui su Cipro mi posso permettere una domanda? Ma il prelievo forzoso sopra i 100.000 € è sui depositi (contante,titoli,azioni ecc ecc) o solo sulle somme liquide sul c/c? xchè io sta cosa nn lo mica ancora capita! Se, come si evince dai commenti precedenti così fosse dovete spiegarmi (sono un po’ tonto) a cosa servirà? Quanti avranno depositi liquidi superiori a 100.000 €? Quanti li avranno portati sotto tale soglia nell’arco dei gg precedenti l’intervento? Come faranno a trovare 5.7 mil €? Boh Se dream ritiene la domanda fuori luogo mi cancelli
alfio200@finanza,
mi spiace contraddirti, ma di piccole e medie imprese con tale somma disponibile nn ne conosco purtroppo:(

La tassazione è sugli attivi di C/C compresi i bond bancari delle stesse.
In cambio daranno azioni delle banche, valore prossimo allo zero.

ihavenodream
Scritto il 3 Aprile 2013 at 15:06

lambe@finanza,

Ci sono perke’ se hai un milione di euro da sottrarre al fisco russo o Italiano o tedesco o vuoi riciclarlo,non c’è modo migliore ke aprirti 2-3 conti magari cifrati in una banca di un paese estero ke ti assicura il 6-7% di interessi sul cc in valuta euro…li trovano perke’ i conti sono stati bloccati, nessuno ti dice kiaramente come stanno le cose xké poi la vulgata comune della troyka cattiva e dei tedeski nazisti non troverebbe tante sponde…

ihavenodream
Scritto il 3 Aprile 2013 at 15:11

tommy271@finanza,

Tradotto sarebbe liquidità e obbligazioni della stessa banca presso cui si ha il conto, pokissime queste ultime poike’ se offri interessi così alti sul cc non ha poi senso emettere bond…

ihavenodream
Scritto il 3 Aprile 2013 at 15:18

alfio200@finanza,

Berlusconi non ha mai fatto patrimoniali??? E l’imposta sul capital gain ki l’ha raddoppiata? Mia nonna? E il bollo sui titoli ki l’ha messo? E quanta spesa pubblica ha ridotto in ventanni, Berlusconi è un liberale come lo può essere Putin o Gheddafi…

tommy271
Scritto il 3 Aprile 2013 at 15:27

ihavenodream@finanza:
tommy271@finanza,

Tradotto sarebbe liquidità e obbligazioni della stessa banca presso cui si ha il conto, pokissime queste ultime poike’ se offri interessi così alti sul cc non ha poi senso emettere bond…

Dimenticavo pure i conti deposito … comunque ci siamo capiti.

Ad esempio ING aveva 900 MLN a Cipro.

ihavenodream
Scritto il 3 Aprile 2013 at 15:45

tommy271@finanza,

Si ci siamo capiti: infatti i conti deposito sono obbligazioni a tutti gli effetti…

alfio200
Scritto il 3 Aprile 2013 at 18:02

ihavenodream@finanza,

Intendevo, patrimoniali galattiche stile esproprio non mascherato da tassa.

Più che Berlusconi, sono i suoi parlamentare a non volere il liberismo. A loro fa comodo lo Stato socialista (mantenuto dai privati, quelli piccoli o medi) a misura di politico.

ihavenodream
Scritto il 3 Aprile 2013 at 18:19

Allora diciamo il governo Berlusconi ti piace più cosi’ ? Questa roba di dire: fosse dipeso da me…avrei fatto questo e quello è una roba ke non tiene, può convincere solo dei fessi…non votiamo un monarca a cui affidiamo singolarmente poteri assoluti, ma una compagine politica:uno non può prendere i voti x governare, non produrre risultati e giustificarsi dicendo di essere ostaggio del proprio partito o di tizio ke l’ha tradito o di Caio ke non l’ha capito…se uno giura a sua moglie di esserle fedele poi non può dire…e ma è stata quella ke mi ha provocato, è una congiura perke’ si mettono tutte la minigonna…ecc ecc per ciò ke riguarda Cipro ho già ampiamente argomentato ke non c’è stato alcun esproprio, la kiudo qui non ho alcun interesse ad alimentare polemike con te o qualunque altro, solo ad esprimere il mio punto di vista liberamente…

lampo
Scritto il 3 Aprile 2013 at 21:01

Due dati e quattro conti:

1. Gli ultimi dati mi dicono che il sistema bancario europeo ha una leva finanziaria di circa 26 a 1 contro il 13 a 1 degli USA (e pensare che fino a pochi anni fa era il contrario… ma lasciamo perdere).

2. Quindi semplificando in Europa c’è soltanto 1 euro di liquidità presente nelle casse della banca (riserva frazionaria) rispetto ai 26 euro del suo attivo contabile (impegnato in investimenti, prestiti, derivati, immobiliare, titoli di stato, ecc).

3. Impegnandosi con questo livello di leva (26 a 1) basta semplicemente che l’attivo della banca perda un 4% del suo valore (crediti incagliati, valorizzazioni immobiliare a valore reale di mercato, investimenti andati a male o valorizzati al vero valore reale soprattutto nel settore dei derivati, perdita di valore dei titoli di stato causa ristrutturazione del debito, ecc.), per diventare praticamente insolvente a causa del fatto che viene bruciata tutta la liquidità presente in cassa (26*4% di perdite = 1,04 di liquidità) che quindi bisogna recuperare/compensare rapidamente per non essere insolventi nei confronti dei depositanti (ecco l’esigenza dei vari LTRO, emissioni obbligazionarie, aiuti di stato, interventi FMI, prelievo forzoso sui depositi, ecc).

Ecco spiegato in parole semplici il fenomeno del deleveraging, ovvero della riduzione della leva bancaria in atto. Non possono portare a bilancio subito il vero valore degli assets che hanno in pancia perchè altrimenti rischiano quanto ho spiegato. Per cui bisogna farlo pian pianino (nel corso probabilmente di qualche decennio)… prima con Basilea 1, poi 2, poi 3, ecc. ovvero (semplificando) chiedendo alle banche di aumentare la liquidità da mantenere in cassa riducendo contemporaneamente la leva o aumentandola solo se hai tanta liquidità a sua garanzia.

Ovviamente se succede che bisogna valorizzare rapidamente al valore reale certi asset (i derivati considerando il caso italiano di una certa banca, gli immobili nel caso della bolla immobiliare spagnola, i titoli di stato nel caso della ristrutturazione greca, o anche semplicemente una perdita grossa del valore delle azioni o obbligazioni della stessa banca) ecco che la banca va in crisi… perché la liquidità non è più soddisfacente per assolvere il suo normale funzionamento. Non solo ma coinvolge anche altre banche e settori che erano esposti (creditori) di quella banca perché devono anche loro valorizzare ad un valore inferiore i crediti incagliati, inesigibili oppure di effettivo valore molto inferiore a quello con cui erano riportati nel precedente bilancio).

Ovvio che aumentare la leva in un sistema economico in espansione non crea problemi… ma farlo in un sistema in contrazione o recessione (a seconda di come volete chiamarla) crea più di qualche problema…

In Europa devono assolutamente creare le condizioni per una ripresa o almeno una stabilizzazione della recessione, altrimenti si rischia il tracollo delle banche che sono più a leva soprattutto nei Paesi più esposti alla crisi.

Adesso vi lascio interpretare il tutto per capire se Cipro è un caso particolare o c’è qualcosa che non funziona più nel meccanismo che regola la solidità del sistema bancario o meglio nell’azzardo finanziario svolto in questo ultimi decenni.

Ovvio che attualmente, indubbiamente, sono meglio messi gli USA rispetto all’Europa. Anche se ciò vale solo se non consideriamo certe banche d’affari che hanno valore sistemico mondiale a causa del loro enorme valore in termini di asset rispetto al Pil del Paese: peccato che abbiano sede soprattutto negli USA anche se oramai sono internazionalizzare… quindi il problema riguarda tutti (grazie anche all’impacchettamento e sparpagliamento dei crediti inesigibili o di poco effettivo valore in derivati e altre diavolerie finanziarie poi distribuite per il mondo).

Buona riflessione

lampo
Scritto il 3 Aprile 2013 at 21:35

Neanche finito di commentare che leggo sulla Stampa un articolo del FMI:
http://www.lastampa.it/2013/04/03/economia/fmi-in-italia-le-tensioni-sullo-spread-pesano-sul-credito-alle-imprese-SKlGbQmJ24bN832csXvnxI/pagina.html

In particolare cito:
“Ma come mostra l’andamento dei contratti `credit-default swap´ sulle maggiori banche italiane – avverte il Fmi – lo spread sui titoli pubblici ha un impatto pesante. Servono dunque sforzi «per rafforzare il capitale e svalutare gli attivi» incagliati o in sofferenza: in sostanza, riconoscere le perdite.”

Capito? Aumentare la liquidità e ridurre il valore degli asset avvicinandoli sempre più al loro valore reale nei prossimi bilanci.

Ma ne frattempo chi eroga credito alle imprese/famiglie? Come fanno a continuare ad acquistare titoli di stato? E soprattutto contemporaneamente a restituire gli LTRO alla BCE?

Domande di cui purtroppo conosciamo già la risposta… che verificheremo sulla nostra pelle nei prossimi anni. Dobbiamo farcene una ragione… la situazione è questa e bisogna creare delle condizioni per uscirne e non tornarci più.
Ovvero creare una classe dirigente responsabile e che faccia soprattutto (ripeto soprattutto) gli interessi del Paese (e non quasi esclusivamente i propri… salvo ricordarsi degli elettori quando le cose vanno male è c’è da fare un nuovo prelievo fiscale per aggiustare momentaneamente la falla… e poi tutto come prima).

Quindi il bacino dei prossimi anni più attaccabile sono indubbiamente i risparmi degli italiani.

ihavenodream
Scritto il 4 Aprile 2013 at 15:40

lampo,

Tu parli di azzardi finanziari…in effetti l’ultima crisi ha messo in evidenza ke le banche in tutto il mondo avevano valori assurdi sulle proprie leve finanziarie e ce li hanno ancora anke se la situazione e’ nettamente migliorata…solo ke non soltanto le banke azzardano, anke uno ke si compra una casa senza considerare il prezzo, indebitandosi x 40 anni fa un azzardo, uno ke apre un bar o un ristorante xke’ non sa ke fare azzarda, uno ke compra e vende azioni e derivati ogni giorno sulla base di teorie strampalate azzarda, il mondo e’ pieno di gente ke azzarda, anzi direi: lo e’ sempre stato…in termini generali tutti coloro ke chiedono prestiti non coperti da assett superiori azzardano…ecco, io sono uno ke non kiede mai prestiti, se lo faccio e’ x avere liquidita’ su prestiti coperti da assett molto superiori, ovviamente la mia banca e’ felice di concedermeli…tutta questa retorica delle banke ke non finanziano io non la condivido proprio x niente…io voglio ke la mia banca sia un porto sicuro x me e x la mia famiglia, ke finanzi gente ke puo’ permettersi di restituire il debito, non giocatori d’ azzardo appunto….

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