CINA: frenata assistita per l’economia

Scritto il alle 13:49 da Danilo DT

Che la Cina sia il futuro questo è noto, e come lo sarà la Cina, anche il resto dell’area Asiatica, per una miriade di motivi, diventerà nei prossimi anni (ahimè) il cuore pulsante dell’economia globale.
Malgrado questo, avrete notato che proprio gli indici azionari e macroeconomici di quell’area non sono certo i più brillanti.
Non ultimo il Caixin PMI sia quello manifatturiero che quello dei servizi.

BEIJING, June 3 (Reuters)  – China’s services sector expansion slowed in May, a private sector survey showed on Thursday, with weaker overseas demand and increased costs putting pressure on businesses. The Caixin/Markit services Purchasing Managers’ Index (PMI) fell to 55.1 in May, down from 56.3 in April but still well in expansionary territory. The 50-mark separates growth from contraction on a monthly basis. (…) The Caixin China General Composite PMI came in at 53.8 in May, weaker than 54.7 the previous month.

Tutto questo può diventare un problema? In effetti è proprio il contrario. Dopo tanti anni di crescita geometrica, la Cina ora prende una strada, quella della crescita economica sostenibile. Infatti il Celeste Impero, ha già intra preso diverse iniziative per cercare anche un vero e proprio raffreddamento economico.

(…) La Cina sta adottando misure che non sono state prese dalla crisi finanziaria globale per facilitare l’apprezzamento del renminbi, il motivo è che il paese è alle prese con l’aumento dei prezzi delle materie prime e il rallentamento della crescita, e gli analisti si aspettano ulteriori azioni. (…) La Banca popolare cinese ha affermato che l’azione della banca centrale annunciata lunedì più tardi aumenterà la riserva legale di deposito delle istituzioni finanziarie cinesi dal 5% al 7% del totale dei depositi in valuta estera per “rafforzare la gestione della liquidità in valuta estera”. (…) Gli analisti dicono che questo è il più grande aumento nella storia e il primo aumento dalla crisi finanziaria globale. La forza del renminbi ha creato ancora più grattacapi ai politici cinesi in difficoltà, che stanno già lottando per far fronte ai rischi posti dall’impennata dei prezzi delle materie prime e dall’enorme leva finanziaria in tutta l’economia. (Source

Quindi la stessa PBoC in campo per mettere un freno alla rivalutazione del Renminbi (Yuan). Ma non solo.

(…) Nell’ambito delle materie prime industriali la guerra di Pechino alla speculazione prosegue senza tregua. Recente è infatti l’annuncio della China Banking and Insurance Regulatory Commission del divieto alle banche del Paese di vendere prodotti legati alle commodity agli investitori retail. Al contempo è stato poi richiesto alle banche di ridurre, fino ad azzerare, la massa dei prodotti in circolazione.

Le problematiche legate al significativo rincaro nei prezzi delle materie prima si evidenziano nei dati relativi ai profitti delle aziende industriali cinesi in aprile, certo in rialzo del 57% su base annua, ma in significativo arretramento dal 92,3% registrato a marzo. “Un segno evidente della difficoltà delle aziende nel settore nell’assorbire i rincari delle commodities che al momento non vengono traslati sui consumatori finali” (…) la Cina potrebbe essere alla base di una ripresa degli acquisti su materie prime, dato che l’avvio della stagione estiva (con il massiccio utilizzo di energia per il condizionamento) pare abbia già messo in crisi la rete energetica del Paese, portando a razionamenti nell’erogazione soprattuto nella provincia dello Yunnan, che potrebbe portare ad una riduzione nella produzione di alluminio pari al 30% (circa 100.000t/mese) e di zinco pari al 10%”. (Source) 

E per finire ancora la PBoC in action

(…) La Banca centrale immette liquidità per 1,57 mld di dollari di pronti contro termine
per mantenere una liquidità ragionevolmente ampia nel sistema bancario. (…) Lo yuan ai massimi da cinque anni, le riserve eccessive di dollari e la crescita in frenata dell’economia hanno spinto la Banca centrale a una mossa obbligata. (…) [Source] 

Quindi la Cina e la sua banca centrale sta lavorando proprio per evitare un surriscaldamento economico. Una presa di posizione che probabilmente potrebbe essere poi presa anche dalla FED, visti gli ultimi CHIARI DI LUNA. Intanto però tutto questo illustra la lungimiranza della Cina. La corsa è appena partita, Pechino è ben consapevole delle sue potenzialità. Meglio gestire le energie per poter poi stracciare i concorrenti.

STAY TUNED!

Danilo DT

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