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CINA: boom di volumi. Qualcosa sta cambiando
Sono certi piccoli segnali e non possiamo ancora parlare di inversione. La Cina è stato la grande protagonista degli ultimi mesi, ma in negativo. Mentre tutto il mondo correva al rialzo per le motivazioni che conosciamo molto bene ormai, il mercato azionario di Pechino continuava a scendere a dismisura.
Le motivazioni di questo crollo sono altrettanto note:
1. Repressione normativa: Il governo cinese ha adottato una serie di misure volte a limitare il potere delle grandi aziende tecnologiche e di altri settori. Questo ha portato a un calo del valore delle azioni di queste società e la fuga dei capitali dai listini.
2. Rallentamento economico: La crescita economica cinese ha rallentato negli ultimi mesi, e questo è un dato di fatto, anche se la poi il tasso di crescita resta sempre comunque positivo.
3. Tensione geopolitica: Le tensioni tra Cina e Stati Uniti sono aumentate negli ultimi anni, con l’imposizione di dazi e sanzioni da parte di entrambi i paesi. Questo ha creato incertezza per gli investitori e ha contribuito al calo del mercato azionario. Il rischio Taiwan aleggia sempre nell’aria
4. Scarsa trasparenza: come si fa ad investire in un paese dove il regime impone comportamenti, pretende di condizionare tutto quello che è simil capitalistico, e dice solo quello che vuole (dati da prendere sempre con beneficio di inventario) e quando vuole?
5. Preoccupazioni per il settore immobiliare: Il mercato immobiliare cinese è in crisi. Questo ha fatto crollare i prezzi delle case e ha portato a un calo della fiducia degli investitori, oltre ai problemi di sostenibilità del sistema bancario e di quel mondo che è lo shadow banking. Anche se il peso dell’immobiliare diminuisce, resta importante.
Tutto questo è ampiamente noto al mercato ed ha contribuito ad una debacle che ha portato gli indici a quotazioni risibili e con società che navigano a multipli a volte ingiustificabili. Il fatto è che tutti, oggi, sono CORTI o scarichi di Cina. Solo venditori e nessun compratori. I listini non possono che scendere.
Il Governo Cinese, finalmente, capisce che questa debacle deve essere fermata per il bene della Cina stessa. E quindi si parte con alcuni interventi sia strutturali ed economici, come già spiegato in altri post, e sia regolamentari (divieto allo short selling).
Grafico CSI 300
Se guardate questo grafico direi che la tendenza non si mette in discussione. Però qualcosa è cambiato. Intanto attenzione, parliamo di interventi concreti ed immediati, non di cose che forse si faranno. E qui in effetti succede qualcosa.
L’indice CSI 1000 ha registrato INFLOW pari ad 8 volte la media. Un vero BOOM di acquisti. Si tratta solo di ricoperture oppure il mercato sta riacquistando posizioni rialziste. Questo ora non lo sappiamo, di certo è presto per dire che cìè una vera inversione di tendenza. Ma credo di poter dire che qualcosa stavolta sta cambiando sul serio.
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