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BOOM: e lo short su azionario Cina torna a dominare
Se guardate il grafico in apertura di post, vedrete un indice apparentemente tranquillo. Dopo mesi anche tormentati, l’azionario cinese ha frenato la volatilità ed è tornato ad avere oscillazioni più “normali”. Vi starete dicendo: ma che starno indice…In effetti questo non è propriamente un indice conosciuto come lo Shanghai comp o lo Xinhua 25 per fare due esempio. Questo è un ETF (CSOP SOURCE FTSE CHINA A50 UCITS ETF) scambiato sul mercato USA, uno dei principali che tradano proprio, come sottostante, azioni cinesi. Il sottostante è appunto il FTSE CHINA A50 che racchiude le 50 maggiori società cinesi quotate su Shanghai e Shenzen. E per la cronaca, lo stesso ETF (il clone) è presente anche a Piazza Affari.
Fin qui nulla di strano. Il grafico ci suggerisce una lateralizzazione… la quiete dopo la tempesta.. o la quiete PRIMA della tempesta?
L’anomalia la troviamo in questo secondo grafico
CSOP SOURCE FTSE CHINA A50 UCITS ETF e short position
Quando lo short raggiunse questi livelli, su propedeutico ad un crollo dei mercati azionari cinesi pari a 5 miliardi di USD. Gli short interest sul suddetto ETF sono saliti al 6.1%. Ai massimi appunto dal periodo ante crollo, ovvero aprile 2015. Lo short il mese scorso era di poco superiore all’1%. Colpa dello yuan molto debole? Colpa delle minacce di rialzo dei tassi della FED? Mi torna difficile dare delle concrete giustificazioni. E forse poco importa in quanto, ora, di parole se ne fanno anche troppe ed è meglio attenersi ai fatti. E questo short rappresenta la seconda categoria. State all’occhio.
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