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Chi condiziona veramente i mercati finanziari?
La settimana scorsa ho dedicato diversi post alla politica monetaria delle banche centrali, proprio perché ultimamente BCE, FED e similari, sono tornate ad essere protagoniste.
Se si iniziava ad avere la percezione di un mondo finanziario (borse in primis) che si stesse rinsavendo, puntando quindi ad un “ribilanciamento” tra finanza ed economia reale, in concomitanza dell’arrivo del mese di ottobre, tutto è nuovamente cambiato.
Se si vuole avere il famigerato “Rally di fine anno” non possiamo di certo puntare sulla qualità di una crescita economica che sta perdendo colpi, soprattutto se ragioniamo in termini globali. Occorre l’intervento della “forward guidance” che torna sovrana assieme le politiche di easing quantitativo: unite tornano a condizionare violentemente i mercati.
Però è chiaro: ormai non tutte le banche centrali si muovono esattemente allo stesso modo ed il loro operato può essere più o meno determinante per i mercati finanziari.
Ci sono banche centrali che, ad esempio, si trovano all’inizio di una nuova fase “hawkish” (con rialzo dei tassi alle porte, vedi BoE e FED) e altre invece che si trovano addirittura in fase “dovish” in espansione (BCE in primis).
Questo grafico rappresenta la perfetta sintesi del ragionamento ed aiuta a capire CHI oggi è veramente determinante per le dinamiche dei mercati.
Banche centrali a confronto
Il grafico ci spiega che, alla fine, le banche centrali più determinanti oggi sono quella dell’Eurozona (BCE), quella giapponese (BoJ), e poi a pari merito quella cinese ed americana (PboC e FED).
Ovviamente, come detto, ognuna si trova in un determinato punto del suo percorso, e dal grafico si evince che Bce e BOJ stanno facendo il massimo del loro sforzo espansivo, ed è proprio la nostra BCe ad essere oggi , la banca centrale più influente di tutte, in ambito di dinamiche dei mercati finanziari. Ma attenzione, la PboC si candida ad entrare nel club degli “iper-dovish”, ed il suo operato sarà sempre più seguito e considerato anche da investitori, speculatori e HFT.
E le altre banche centrali? Alla fine possiamo dire che fanno da contorno in un quadro dominato dai big prima citati.
Un’ultima curiosità. Pensateci un attimo, sembra quasi che il quadro di fondo porti ad una neutralizzazione delle politiche monetarie. Uno a uno e palla al centro? Direi di no, perchè non si parla si sola politica espansiva espletata con il QE. Ragionate un attimo su cosa potrebbe comportare questo quadro per il mercato dei cambi... Super USD e super GBP contro Yen ed EURO debolissimi? Ma siamo certi che gli anglosassoni siano poi così d’accordo?
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