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Cercasi ATTERRAGGIO MORBIDO per ripartire con forza

Scritto il alle 07:40 da Danilo DT

Borse ai livelli pre-bellici. Ma è giustificabile questo rally tenendo conto che i problemi ante-guerra sono sempre irrisolti?

Trattiamo un tema di tipo TATTICO. Detto in modo molto semplice e banale, quantomeno mi incuriosisce il fatto che i mercati azionari viaggiano ora su livelli più alti rispetto a quelli registrati alla vigilia dell’invasione dell’Ucraina. Già solo per cosa ha comportato per il costo delle materie prime, per il rallentamento, per i cambiamenti a livello geopolitici, per il costo dell’energia, per tutto questo e altri 1000 motivi, questo fatto dovrebbe quantomeno incuriosire un po’ tutti. Risparmiatori, investitori più o meno professionali, analisti, giornalisti, consulenti oppure semplici appassionati della materia.

I flussi verso l’equity sono sempre stati costantemente forti, dal punto di vista cumulativo è impressionante vedere la quantità di denaro che si è progressivamente mossa verso Wall Street. Europa invece in difficoltà. Se guardiamo il periodo, i flussi sono ovviamente scesi. Ma non sono collassati.

E difatti poi le borse hanno rimbalzato bene. Il che conferma una vecchia teoria che ci ricorda il limitato effetto temporale sui mercati degli eventi geopolitici. Dal punto di vista impulsivo le correzioni possono anche essere veloci e feroci. Ma poi il tutto è destinato a rientrare.

Ma ripeto, forse sarebbe il caso di guardare OLTRE l’evento geopolitico e a tutto quello che comporta, e che va ad aggiungersi a tutte quelle criticità che stavamo affrontando prima della guerra e che non sono scomparse, anzi. Possiamo dire che un’inflazione elevata e problematica in un contesto di rallentamento della crescita ce l’avevamo PRIMA dell’assalto in Ucraina ed oggi…non mi sembra che la situazione sia migliorata.

Basta pensare per un attimo agli outlook aziendali e ai bilanci delle stesse società. Al mondo bancario e all’aumento del rischio insolvenza, ai tassi che in ottica prospettica saliranno (teoricamente) molto più di quanto si potesse pensare. E ci può stare perché non dimentichiamolo, dal punto di vista TEORICO, un aumento dell’inflazione importante richiede in genere un rialzo dei tassi d’interesse e un inasprimento delle politiche monetarie da parte delle banche centrali.

TRE temi chiave

Ma in questo contesto, con un’inflazione così “anomala”, la politica monetaria può realmente frenare l’inflazione oppure rischia solo di frenare la crescita economica e il sentiment?

– Inflazione elevata
– Aumento dei tassi di interesse
– Rallentamento della crescita economica

Questi tre elementi rappresentano per l’investitore TRE mine pericolosissime nel percorso che porta alla gestione del rischio di mercato.

Lo so che per alcuni sono ragionamenti banali, ma non dimentichiamo mai quanto già pubblicato in passato e che qui sotto riprendo. Il rialzo dei tassi di interesse comporta multipli di valutazione azionaria più bassi, mentre una minore crescita e l’aumento dei costi erodono i ricavi e gli utili di tante imprese.

 

Cosa potrebbe salvare il mercato? Il fatto che TUTTO è già scontato nei prezzi e che la ripresa ci sarà e anche oltre le attese. Altrimenti, se così non fosse, diventa pericolosa non solo un’elevata esposizione all’equity ma anche una strategia “buy-the-dip”, ovvero comprare sui ribassi di mercato.

Come sempre, le banche centrali saranno sempre nel mirino e sarà importante ed interessante vedere come verrà gestita la famosa FLESSIBILITA’ di cui sia FED e BCE si sono riempite la bocca. Cosa potrebbe infatti pensare ad uno scenario più incoraggiante?
Un percorso di “atterraggio morbido”.

Una gestione della crisi inflazionistica decisamente più soft, sapientemente dosata a seconda del momento, senza usare la mannaia del QT in modo esagerato, tenendo sotto controllo la situazione, senza mai dimenticare che una politica monetaria aggressiva potrebbe anche essere (in questo contesto) non così positiva e proattiva.
Cosa sicuramente aiuterà? La dimensione della TRANSITORIETA’ dell’inflazione. Prima ce la leviamo dalle scatole, e meglio sarà per tutti.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

3 commenti Commenta
nonmollo
Scritto il 1 Aprile 2022 at 18:59

Danilo scusa ma con inflazione dovuta a problemi nell’ offerta e non nella domanda mi spieghi cosa può servire aumentare i tassi che ovviamente agiscono sulla domanda, ovviamente loro lo sanno ma continuano con la solita solfa dei rialzi ,io penso non siano scemi ma malvagi ,tu cosa ne pensi?

    Scritto il 6 Aprile 2022 at 22:20

    Malvagi non credo, ma condivido da tempo il fatto che questa inflazione non viene debellata con una politica sui tassi di interesse. Sarà una nuova bella sfida. Allacciate le cinture, nel dubbio…

kociss01
Scritto il 3 Aprile 2022 at 09:22

io penso che coloro che guidano le sorti economiche e politiche del mondo (illuminati ?? non so dire se di luce propria o riflessa) vogliano ridurre i debiti pubblici a colpi di mannaia da 5-6% di inflazione annua x 4-5 anni di fila, poi alla fine si conteranno i sopravvissuti (come in ukraina) quale migliore occasione di questa ??

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