CDS: aumento di rischio delle ultime sedute non cambia la tendenza ribassista
E’ evidente negli ultimi mesi un chiaro cambiamento di sentiment nei confronti dei cosiddetti PIIGS. L’OMT di Draghi, combinato con l’ESM (ovvero lo scudo anti spread, alias le due strutture potenzialmente operative sul mercato primario e secondario del mercato dei titoli governativi dell’Eurozona) hanno creato una sorta di barriera psicologica (visto che dal punto di vista operativo, al momento, non hanno ancora combinato nulla) che hanno modificato in modo determinante il sentiment.
Quindi, torna la fiducia nei titoli di stato dei PIIGS e sui mercati finanziari dell’Eurozona.
Negli ultimi giorni, i mercati hanno un po’ corretto ed in molti temono si tratti di una nuova inversione di tendenza. Ma sarà veramente così? In linea di massima, se andiamo a vedere le cosiddette assicurazioni sul credito, i CDS (Credit Default Swap) le cose stanno diversamente.
Eccovi un interessante grafico dei CDS dei quattro paesi PIGS del Mediterraneo: Italia, Spagna, Grecia e Portogallo.
Grafico CDS dei PIGS
Come potete vedere la tendenza di tutti e quattro gli indici continua ad essere al ribasso. Il rimbalzo del rischio di questi giorni non sta intaccando le tendenze. E quindi stiamo all’occhio. L’area Euro rappresenta molto probabilmente ancora un’opportunità, e quindi fate attenzione liquidare SOLO per paura che si torni con uno spread a 500bp, in quanto molto difficilmente torneremo a quei livelli (tranne nel caso in cui capiti qualcosa di veramente molto grosso….).
Infine non possiamo certo dimenticare l’elemento “politico”. Quanto pesa l’incertezza in questo ambito proprio sul CDS italico? Per certi versi il fatto che ormai quasi il 70% del debito pubblico emesso dalla Repubblica Italiana sia in mano ad investitori domestici, dovrebbe ulteriormente difendere da attacchi speculativi. Però come ben sappiamo, le certezze nel mondo della finanza sono sempre relative ed un ritorno sul campo di Berlusconi in opposizione al Governo Monti, mette paura agli invesitori esteri (e butta benzina sul fuoco della speculazione). Inoltre la vittoria del polo di centro sinistra in Sicilia e soprattutto ritrovarsi con il M5S come primo partito viene visto come un atto “rivoluzionario” e potenzialmente destabilizzante per i già delicati equilibri politici italiani. E questo al fattore “rischio di mercato” non fa bene.
Morale: scenari di buona tenuta del nostro debito che resta ancora interessante dal punto di vista del rendimento e dello spread, sempre generoso nei confronti del Bund. Ma attenzione sia al tema politico ma anche a quello delle riforme, senza mai dimenticare che in Italia latitano i progetti fondamentali: quello della ripartenza, delle riforme e della crescita economica.
PS: per la cronata vi ricordo inoltre che dal 1 novembre 2012, in Unione Europea scatta il divieto per i cosiddetti CDS Naked, quelli negoziati senza avere il sottostante. Un elemento in più che dovrebbe limitaer la speculazione su queste particolari asset class.
STAY TUNED!
DT
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Un’ultima cosa…
Dal 1 novembre scatta in in Unione Europea il divieto per i CDS naked. Anche questo potrebbe influire sui prezzi.
A mio parere in Italia, ed è assurdo che nessuna forza politica lo metta in cima alla lista delle priorità, manca un PIANO ENERGETICO a lungo termine.
Che fiducia può ispirare un Paese di trasfromazione manifatturiera che dipende all’80% da fonti importate, sopratutto nell’attuale scenario mondiale di grande trasformazione energetica?
Allo stato attuale noi siamo ancora messi con movimenti “verdi” che predicano “energie alternative” salvo poi bloccare o ostacolare qualunque progetto di installazione ad esempio di pale eoliche “perchè deturpano il paesaggio”…quando il rischio è che si deturpi tutta l’economia, la popolazione ed infine la nazione.
Verissimo, anche se pale eoliche e/o pannelli fotovoltaici in quantità non risolverebbero comunque il problema. Con l’attuale tecnologia potrebbero al massimo contribuire ad una frazione del nostro fabbisogno energetico.
Purtroppo siamo un Paese che corre a votare contro il nucleare per poi comprare energia nucleare dall’estero…..!!!
E infatti dopo aver venduto con buon guadagno il btp 2020 e il cct 2014 ho comprato il btp 2037 , cct 2016 e 2017. Il movimento 5s può spaventare i mercati, ma se Grillo e soci fanno più chiarezza in merito alla questione euro e puntano alla creazione di una società più equa, abbattendo i privilegi delle caste, monitorando attentamente che il denaro pubblico vada ad investimenti produttivi, combattendo senza quartiere la mafia e i loro rappresentanti politici, premiando il merito e non l’appartenenza ad una casta, investendo di più su ricerca e innovazione, dando un termine ai sacrifici, facendo intravedere una luce in fondo al tunnel, creando servizi che funzionano, premiando chi lavora nello stato con onestà, licenziando le mele marce, tutelare le piccole imprese, ecc. ecc. , insomma Grillo deve smettere di mandare tutti a fanculo e presentare alla signora Maria un programma comprensibile. A quel punto penso che anche i mercati apprezzeranno…………
Sono perfettamente d’accordo.
Non può continuare solo a mandare tutti a f…lo, né può pensare di rinnegare il debito pubblico, rinnegare l’Euro, dire NO alla TAV, NO al nucleare, NO agli inceneritori, insomma NO a tutto!
Però in questo momento può essere il piede di porco capace di scardinare un sistema mafioso, che controlla le banche e l’informazione, la politica e la magistratura. Il tutto a scapito di noi cittadini.
Smontiamo tutto questo marciume radicato ma poi pensiamo a ricostruire, perché non potremo vivere a lungo tra le macerie.
A scanso di equivoci. Piccolo commento sul titolo del post.
CDS: aumento di rischio delle ultime sedute non cambia la tendenza ribassista, ovvero si parla di tendenza ribassista del CDS. Se i CDS scendono , il rischio è in diminuzione e quindi è un fattore positivo per i nostri BTp.
Quindi andamento con correlazione inversa tra il valore di un BTP e il suo CDS.
😉