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BUYBACK: il megatrend rialzista di lungo termine è servito

Scritto il alle 08:05 da Danilo DT

Il ruolo dei buyback sui mercati è stato molto più importante di quanto si possa immaginare

A volte ci sono delle situazioni che condizionano in modo importante il mercato e quasi succedono in modo silenzioso.
Voi tutti sapete cosa è un buyback. I “riacquisti di azioni proprie”, sono un’operazione attraverso la quale una società decide di acquistare le proprie azioni sul mercato aperto. Questo significa che la società utilizza parte dei suoi profitti o prende in prestito denaro per acquistare le sue azioni direttamente sul mercato.

Come ho appena detto, la società può utilizzare i propri profitti accumulati per acquistare azioni proprie. In alternativa, potrebbe decidere di prendere in prestito denaro per finanziare l’acquisto delle azioni. Tutto dipende ovviamente dal tenore dei tassi di interesse, dalle condizioni del mercato ed anche dalle “occasioni di investimento” presenti in un determinato momento storico.

Dopo l’acquisto delle azioni, queste vengono annullate o conservate come “azioni in tesoreria”. In entrambi i casi, il numero totale di azioni in circolazione sulla piazza viene ridotto. Ciò aumenta la partecipazione percentuale di ciascun azionista rimasto e può influenzare positivamente il valore per azione.

Dove voglio arrivare con questi discorsi? Forse voi non sapete che Apple si è ricomprata negli ultimi azioni per la bellezza di 619 miliardi di USD, più della capitalizzazione delle 492 società con minor capitalizzazione dello SP500 (ovvero tutto l’indice tranne le grandi aziende che dominano da tempo sui mercati.


Quindi, cari amici, capite perfettamente l’impatto che hanno avuto i buyback negli ultimi anni. Io qui ho solo parlato di Apple.

Ma se prendiamo TUTTI i buyback degli ultimi 10 anni?

Purtroppo non ho i dati del 2023, però possiamo fare una stima e utilizzando i dati da SPGlobal, il totale dei buyback negli ultimi 10 anni dovrebbe essere pari a 12,6 trilioni di USD.

Altre fonti mi dicono importi un po’ inferiori (sugli 8 trilioni di USD) ma sono sempre cifre monstre. I dati in USD.

• 2013: 1,04 trilioni
• 2014: 594 miliardi
• 2015: 545 miliardi
• 2016: 512 miliardi
• 2017: 459 miliardi
• 2018: 806 miliardi
• 2019: 754 miliardi
• 2020: 542 miliardi
• 2021: 884 miliardi
• 2022: 882 miliardi
• 2023: 900 miliardi (stima)

Ora pensate che lo SP500 capitalizza 30 trilioni di USD. Capite perfettamente quindi l’impatto che hanno avuto i buyback nel corso degli anni e di quanto hanno contribuito alla performance borsistica della borsa USA.

Grafico SP500

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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