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BUY BACK: a Wall Street continuano alla grande
Tra le tante motivazioni che possono essere date per giustificare un lungo e costante (oggi un po’ meno) rally del mercato azionario c’è quella dei copiosi buyback che ormai da anni continuano imperterriti. Riacquisti di azioni che hanno inevitabilmente contribuito ad un aumento delle quotazioni delle stesse.
E di certo il mantenimento del periodo sabbatico dei tasso zero (ZIRP) non potrà che continuare a mantenere elevato i livelli di buyback.
Intanto però, secondo i più recenti dati provenienti da Factset, le società dello SP 500 hanno speso ben $ 134.400.000.000 per riacquistare azioni nel 2 ° trimestre. E mentre questo dato è sceso leggermente rispetto al 1 ° trimestre del 2015, il totale speso ($ 278.800.000.000) per il 1 ° semestre del 2015 è stato l’importo più alto mai registrato per la prima metà di un anno, superando il precedente massimo stabilito nel 2007.
Sempre tramite Factset scopriamo che i buyback più importanti sono venuti dall’Information technology e che addirittura le stesse aziende hanno letteralmente esagerato negli acquisti. Infatti hanno speso oltre il 100% del FCF generato. Iniziano a scendere invece i buyback del settore Pharma.
Notate anche un’altra cosa. Il picco massimo dei buyback si è visto nel 2007. E poi il tonfo. Anche in quel caso la situazione si era sensibilmente estremizzata. Un deja-vu in mancanza di altre occasioni per investire il denaro nel tessuto produttivo aziendale? Quella volta non era poi andata bene. Ci fu lo scandalo Lehman Brothers. Chissà cosa mai potrebbe succedere stavolta…
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STAY TUNED!
finirà quest’andazzo in un solo modo: CON UN CORTO CIRCUITO DEI SOFTWARE DEGLI SCAMBI ! POI DOPO VEDIAMO CHI RIDERA’ E’ CHI SI FA’ VENIRE I MALORI DOPO DICHIARAZIONI DA VOLTACABANA ! BUFFONATE DA MANOVRATORI VOTATI AL SOFTWARE FACILE ! IL CASO WOLKSWAGEN è UN ESEMPIO LAMPANTE DI COME SI FRODA CON DESTREZZA !