Bolla VERA sul petrolio: fine del mercato

Scritto il alle 11:00 da Danilo DT

 Si parla spesso di bolla finanziaria che interessa le più svariate asset class. Ma per ogni analisi resta sempre il beneficio del “dubbio”, nel senso che non è mai facile capire se la bolla scoppia e fino a dove potrebbe arrivare. E molto spesso risulta addirittura difficile capire se di vera bolla speculativa si tratta.
In questo caso però, resta veramente difficile negare l’evidenza.

Perfettamente in linea con l’azionario. Il petrolio ha inanellato una serie di sedute positive. La correlazione quindi funziona ed è teoricamente difendibile. Però è giusto fare un ragionamento.

Credo che ormai, dopo tanti mesi di martellamento, abbiate capito che l’economia REALE è ormai scollegata dall’andamento dei mercati finanziari. Quindi anche se l’economia continua ad essere in difficoltà, abbiamo le borse che festeggiano, soprattutto (in massima sintesi) grazie al sostegno pubblico.
A ruota , il petrolio prende quota e continua a salire. Però risulta veramente strano il fatto che, fisicamente, il consumo attuale di petrolio non giustifica le quotazioni attuali. Qui si tratta di VERA bolla speculativa, in quanto è proprio la speculazione a farla da padrone.
Possiamo dire che manca l’offerta? Assolutamente no. L’OPEC sta producendo tutto il possibile ed addirittura siamo già oltre il quantitativo previsto.
Sono aumentati i consumi della Cina, vero market mover per il petrolio degli ultimi mesi? La risposta è no. Anzi, nell’ultimo mese la Cina ha esattamente dimezzato le importazioni di greggio.
E allora sono crollati gli stock di petrolio negli USA e quindi bisogna rimpinguare le riserve? Anche in questo caso non è così. Anzi, gli stoccaggi di greggio sono decisamente aumentati. Ma allora, che diavolo succede?
Nulla, pura speculazione. E ovviamente c’è chi se ne approfitta.

 

Navi cariche di greggio ferme in mare

 

Mi ha incuriosito la storia di 19 navi iraniane ferme nel mar Rossa da diverso tempo. Navi cariche di petrolio che dovrebbero avere, se ho contato giusto, la bellezza di 4.75 milioni di tonnellate di greggio da sbarcare. E sono ferme nel mar Rosso, senza un acquirente. Ma la cosa, curiosamente, va a favore di queste navi, contro ogni logica, in quanto il greggio, continuando a salire, verrà probabilmente smerciato ad un prezzo ancora maggiore. Sempre se verrà smerciato.
E allora, già l’ho ribadito in passato. Sul petrolio, ormai la logica di mercato non esiste più. I derivati fanno la parte del leone e comandano in modo totale il prezzo del greggio, falsandone il valore reale.
Quindi, a livello intermarket, possiamo dire che il ragionamento fila, ma a livello fondamentale, abbiamo l’ennesima conferma che è in atto una vero bolla ingiustificata sul petrolio e non solo su di esso. Solo che, mentre le borse possono anche vivere di speranze, la materia prima dovrebbe avere un valore che è dato dall’incrocio di domanda e offerta.
Il mercato ha sentenziano: non è più così. Questa è la fine del libero mercato.

Grafico Petrolio

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