Bitcoin non consuma così tanta energia!

Scritto il alle 23:21 da Marco Dal Prà

La questione del consumo di energia della rete Bitcoin è un argomento sempre di primo piano quando si parla della più famosa delle criptovalute. Da tecnico tenderei a scrivere su questo tema argomenti molto tecnici con i quali rischierei di annoiarvi. Vi propongo quindi la traduzione di un articolo di Bitcoin Magazine che è stato ripreso dal portale Nasdaq.com intiolato “Bitcoin consuma meno della metà dell’energia delle industrie bancarie o dell’oro“.

Alla base dell’articolo c’è una ricerca della società americana Galaxy Digital, ricerca che a mio parere non considera che il settore bancario non si occupa solamente di pagamenti ma anche di credito, quindi dovrebbe essere ulteriormente affinata, ma può essere comunque un punto di partenza contro una polemica che fino a ieri si basava su illazioni prive di numeri reali.

 

Da www.nasdaq.com

Un recente rapporto di Galaxy Digital ha rivelato che la rete Bitcoin consuma meno della metà dell’energia consumata dalle industrie bancarie o dell’oro.

Galaxy Digital, azienda con sede a New York e fondata da Michael Novogratz, ha pubblicato un rapporto di ricerca (Link qui) nel quale ha calcolato l’energia consumata dalla rete Bitcoin e l’ha confrontata con altri settori, incluso il settore bancario, scoprendo che Bitcoin consuma 113,89 terawattora (TWh) all’anno, mentre il settore bancario consuma 263,72 TWh all’anno.

Il rapporto ha messo in prospettiva il consumo di energia di Bitcoin estraendo alcune delle caratteristiche uniche di Bitcoin ed il modo in cui si relazionano e influiscono sul suo consumo di energia.

“Bitcoin è una tecnologia fondamentalmente nuova, non è un sostituto preciso di un sistema esistente”, avvisa il rapporto curato da Amanda Fabiano , Rachel Rybarczyk , e Drew Armstrong .

“Bitcoin non è solo un sistema di pagamento, una riserva di valore, e un mezzo di scambio; non si può negare che la rete Bitcoin consumi una notevole quantità di energia, ma questo consumo energetico è ciò che la rende così robusta e sicura.

Galaxy Digital ha confrontato il consumo energetico della rete Bitcoin con quello del sistema bancario e dell’industria dell’oro, poiché la più grande criptovaluta viene spesso confrontata con questi due mondi. Il rapporto ha rilevato che le banche e l’oro consumano rispettivamente circa 263,72 TWh all’anno e 240,61 TWh all’anno, mentre Bitcoin consuma molta meno energia: 113,89 TWh all’anno.

Dopo aver confrontato il consumo energetico di diversi settori con quello di Bitcoin, il rapporto è passato a mostrare quanto sia vitale l’energia per la rete Bitcoin ed i modi in cui può aiutare il mondo a ridurre l’inquinamento dell’atmosfera.

“I critici spesso presumono che l’energia spesa dai minatori sia rubata da apparati produttivi o si traduca in un aumento del consumo di energia”, si legge. “Ma a causa delle inefficienze nel mercato dell’energia, i minatori di bitcoin sono incentivati a utilizzare energia che potrebbe altrimenti essere sprecata o sottoutilizzata, poiché questa elettricità tende ad essere più economica”.

Galaxy Digital ha anche dimostrato che una parte significativa della produzione di energia mondiale viene sprecata, circa 2.205 TWh/anno, una cifra che è quasi 20 volte quella della rete Bitcoin.

“Sebbene le entrate associate al mining varino, i minatori hanno il beneficio della flessibilità, con la possibilità di accendere o spegnere le loro apparecchiature in qualsiasi momento”, continua il rapporto. “Questo rende il mining di Bitcoin un sistema ideale dove dissipare energia in eccesso: chiunque, ovunque, può monetizzare l’energia in eccesso collegando le apparecchiature e spegnendole a loro piacimento. Un esempio di dove l’estrazione di Bitcoin agisce come un pozzo di energia è nei giacimenti petroliferi, con conseguente riduzione diretta delle emissioni di metano.”

Secondo il rapporto, i giacimenti petroliferi generano attualmente circa il 40% dell’energia mondiale. Tuttavia, spesso producono anche metano come sottoprodotto, i cui effetti serra sono 25 volte più dannosi per l’ambiente di quelli di una quantità equivalente di anidride carbonica.

“Il mining di bitcoin offre una soluzione”, suggerisce il rapporto. “Aziende come Great American Mining, Upstream Data e Crusoe Energy Systems stanno costruendo infrastrutture per catturare questo metano alla testa del pozzo e utilizzare il gas altrimenti sprecato per estrarre bitcoin. Ciò significa che i produttori di petrolio possono garantire una riduzione delle emissioni di 24 volte rispetto allo scarico del metano nell’atmosfera”.

 

Link Utili

https://www.nasdaq.com/articles/research%3A-bitcoin-consumes-less-than-half-the-energy-of-the-banking-or-gold-industries

https://www.galaxydigital.io/post/on-bitcoins-energy-consumption-a-quantitative-approach-to-a-subjective-question/

https://bitcoinmagazine.com/business/bitcoin-uses-less-than-50-banking-energy

 

 

 

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