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Bitcoin e volumi : qualcosa è cambiato.
Mentre il prezzo di bitcoin si muove, come sempre, nelle montagne russe, vale la pena soffermarsi un momento sui volumi giornalieri perché ultimamente qualcosa è cambiato.
Osservando i dati riportati dal portale Coinmarketcap, nonostante vadano presi con le pinze per la presenza di mercati non propriamente crypto (Future/CFD/ecc.), si può comunque notare come i volumi giornalieri degli scambi di bitcoin a livello globale, in pochi mesi siano quadruplicati.
E’ quella fascia nera che nei grafici appare più in basso (mentre la riga verde al centro riporta il prezzo in dollari).
Prendiamo qualche numero, sempre a livello globale e sempre di volumi relativi a bitcoin:
- Marzo 2019 – circa 10 Miliardi $/giorno
- Maggio 2019 – circa 15 Miliardi $/giorno
- Settembre 2019 – 10/15 Miliardi $/giorno
- Dicembre 2019 – circa 20 Miliardi $/giorno
- Febbraio 2020 – circa 40 Miliardi $/giorno
Come si vede il cambiamento c’è stato, e tra l’altro il 27 febbraio si è raggiunto il record assoluto, che ha oltrepassato i 50 Miliardi di dollari.
Tanto per fare un confronto, nei giorni centrali di dicembre 2017, quando bitcoin raggiunse i 20.000 Dollari, gli scambi giornalieri erano attorno ai 20 Miliardi $. Oggi invece ci troviamo con un valore di bitcoin molto più basso (mentre scrivo questo articolo è di circa 8700$), mentre i volumi sono circa il doppi. Significa che nelle piattaforme di scambio, negli exchange, c’è molta più attività.
Siamo quindi assistendo ad un cambiamento nel mercato delle criptovalute rispetto a quanto era successo nel 2017. E’ colpa dell’onnipresente Coronavirus? Ogni giudizio è sospeso: lo capiremo solamente quando sarà tornata la calma.
Novità in vista per l’Italia?
Concludo con una indiscrezione del blogger italiano Filippo Angeloni, secondo il quale una banca italiana si sta attrezzando per poter vendere ai propri clienti anche bitcoin. Per ora non ci sono conferme, ma la cosa non mi sorprende.
In primo luogo perché le banche sono alla ricerca di far quadrare i propri bilanci, indeboliti dai tassi negativi imposti dalla BCE, quindi qualunque cosa da aggiungere al proprio portafoglio può essere interessante da prendere in considerazione si porta dei frutti e se è richiesta dalla clientela, come per qualunque altra azienda.
In secondo luogo, a novembre le banche tedesche hanno fatto pressioni sugli organi governativi al fine di avere il via libera per la commercializzazione di bitcoin e criptovalute, cosa che da gennaio 2020 posso fare. Una notizia che sicuramente sarà rimbalzata anche nel mondo bancario italiano e che potrebbe aver scatenato in Europa ad una corsa contro il tempo tra istituti bancari.
Sarà vero? Le probabilità sono alte ma ci sono molte incognite che i promotori di questa iniziativa dovranno risolvere prima di poter gestire bitcoin: prime tra tutte la sicurezza informatica e le questioni legali.
In attesa di saperne qualcosa di più, vi lascio alla video-intervista che riporta questa indiscrezione, pubblicata dal giornalista Marco Cavicchioli su Youtube.
Grazie!