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BCE: missione compiuta. Ma occhio alla trappola.
Anche se con un po’ di fatica, possiamo dire che il primo mese di quantitative easing europeo si è concluso con successo. 60 miliardi di Euro di bond comprati da Mario Draghi come da copione. Nell’ultima settimana (la quarta) sono stati comprati titoli di Stato per 11,5 miliardi di euro.
Se uno guarda come si sono mossi i mercati, però, occorre parlare di leggera “fatica” a raggiungere l’obiettivo in quanto, alla fine, ci si ritrova davanti ad un mercato ingessato, dove c’è un grande compratore, la BCE, e pochi venditori, per lo più di matrice estera (hedge fund?).
I domestici sono tutti alla finestra, nella consapevolezza che la BCE deve ancora comprare bonds per i prossimi 18 mesi e quindi comprimerà ulteriormente la curva dei tassi.
La Banca centrale europea ha mantenuto fede al proprio impegno di acquistare titoli per 60 miliardi di euro ogni mese nell’ambito del piano di quantitative easing annunciato a gennaio e lanciato ufficialmente il 9 di marzo. Alla luce dei dati resi pubblici oggi per l’ultima settimana, risulta infatti che l’Eurotower ha acquistato titoli pubblici per 47,36 miliardi, covered bonds per 12,4 miliardi e Abs per 1,2 miliardi, per un totale complessivo di 60,96 miliardi, un miliardo in piu’ circa del target medio mensile. Va ricordato che il programma della Bce ha molti elementi di flessibilita’ per cui l’ammontare degli acquisti non deve essere fisso ogni mese ma puo’ adattarsi alle dinamiche del mercato pur mantenendo una media. Inoltre il totale riguarda appunto le tre componenti: titoli pubblici, covered bond e Abs. (Source)
Quindi come detto, la “polizza assicurativa” del mercato ha fatto si che le banche (che poi non hanno, siamo sinceri, bond a lunghissima scadenza in pancia), i grandi intermediari (le assicurazioni hanno bond lunghi, quello si, ma gli stessi assicurano i rendimenti alle gestione separate) e gli investitori in genere, soprattutto di matrice europea, non si mettono a vendere sul mercato.
Il motivo è fin troppo ovvio: TUTTi vogliono essere…i penultimi a vendere, proprio per poter lucrare al massimo sul prezzo dei bonds.
Problema: TUTTO il mercato riuscirà a vendere alle condizioni che ha preventivato?
Molto difficile: ma oggi è obbiettivamente presto per decretare la morte del mercato obbligazionario europeo. La BCE ha ancora un impatto molto invasivo e lo avrà ancora per molti mesi. Ma attenzione, non facciamo l’errore di aspettare proprio gli ultimi giorni. Meglio scaricare almeno sei mesi prima, sempre nella consapevolezza che già ADESSO i futuri margini di rivalutazione saranno ridotti al lumicino.
Quanto sconta oggi, il mercato, tutto quanto dovrà accadere e che è già scritto?
Già situazioni estreme si fanno sentire. Già fin da subito, in alcuni post avevamo segnalato la problematica dei titoli di stato di alcuni paesi dell’eurozona che erano diventati “incomprabili” dalla BCE. La situazione oggi è addirittura peggiorata.
I tassi sono scesi talmente tanto che la Bce tecnicamente non può più acquistarli. Le regole del «Qe» stabilite dalla Bce prevedono infatti tre paletti:
1) vengono acquistati titoli sul mercato aperto con scadenze comprese fra 2 e 30 anni;
2) l’importo massimo mensile è di 45 miliardi;
3) non possono essere acquistati con un tasso inferiore a quello sui depositi stabilito dalla Bce.
(…) Ci sono titoli che quotano su livelli ancor più negativi della soglia di -0,2 per cento? Sì, e riguardano tre Paesi dei 19 che compongono l’Eurozona. In questo momento i bond a 2 anni della Germania “pagano” un rendimento pari a -0,267 per cento. (…) Oltre alla Germania, sono in questa situazione anche Finlandia e Olanda, ma solo su scadenze fina a due anni. I titoli biennali del governo di Helsinki prezzano un rendimento di -0,23%, quelli di pari durata olandesi di -0,213 per cento. (Source)
Un vero e proprio paradosso, un labirinto che sembra nondare via d’uscita. Quindi, per certi versi, una protezione che rischia di diventare una trappola per l’investitore.
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Tutti d’accordo che la BCE non può essere efficace come la FED. Ma la FED è efficace ? Questo signore, ora un seguitissimo blogger che prima faceva un diverso mestiere dove era seguito come il papa/dio/mammasan, afferma che non che lo è tanto.
“Let there be no mistake: In light of our recent experience, threats to financial stability must be taken extremely seriously. However, as a means of addressing those threats, monetary policy is far from ideal. First, it is a blunt tool. Because monetary policy has a broad impact on the economy and financial markets, attempts to use it to “pop” an asset price bubble, for example, would likely have many unintended side effects. Second, monetary policy can only do so much. To the extent that it is diverted to the task of reducing risks to financial stability, monetary policy is not available to help the Fed attain its near-term objectives of full employment and price stability.”
Ben Bernanke
Per me il QE è una garanzia per i bilanci bancari. Per i prossimi 6 trimestri possono giocare a bilanciare i bilanci rettificando le perdite con gli utili da vendite dei titoli di stato alle banche centrali.