FED: tassi fermi, ma occhio alla crescita economica

Scritto il alle 11:16 da Danilo DT

Tutto come previsto. La Federal Reserve ha deciso di lasciare i tassi di interesse fermi nel range compreso tra lo 0 e lo 0,25% con l’obiettivo di mantenerli a tale livello fintanto che il tasso di disoccupazione è al di sopra del 6,5% e l’inflazione si mantiene al di sotto del 2,5%.
E su questo aspetto, lo ammetto, non mi aspettavo novità. Ben più importante per le dinamiche che seguo, la decisione sul piano di acquisto dei Titoli di Stato. E in quest’ambito, TUTTO CONFERMATO.
Quindi se continua il quantitative easing, non si parla al momento di exit strategy e quindi la bolla speculativa può continuare ad essere gonfiata. Però le stime sul PIL sono state viste al ribasso. Impossibile continuare a negare quell’evidenza che da altre analisi ormai era già diventata chiara.Interessante l’ammissione di Bernanke, soprattutto a seguito del “sequester” che negli Stati Uniti ha fatto entrare in vigore tagli automatici alla spesa pubblica per 85 miliardi di dollari fino a settembre e 1.200 miliardi di dollari in dieci anni.

Bilancio delle Banche Centrali “espansive”

La pausa nella crescita nel quarto trimestre è stata temporanea. Segnali di miglioramento si sono avuti sul mercato del lavoro, ma un tasso di disoccupazione al 7,7% resta elevato”. “La politica monetaria da sola – avverte Bernanke – non può contrastare tutti i venti contrari sull’economia”. E quindi? Occhio, sono piccoli segnali che Bernanke sta dando ai mercati. La politica monetaria può tanto ma…non è la medicina che risolve tutto.

STAY TUNED!

DT

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13 commenti Commenta
redbull
Scritto il 21 Marzo 2013 at 15:41

Ma scusate, ma possibile che dopo la notizia dello sblocco di 40, dico 40 miliardi di euro in due anni di pagamenti da parte della PA alle imprese che vantano crediti la nostra borsa non si muove???????????? Ma possibile ci sia tutta sta sfiducia nei confronti del nostro Paese che è quello, scusate, che ha fatto più e meglio degli altri i compiti a casa dettati dall’Europa? Un po’ di fiducia nel nostro Paese e nella nostra borsa, accidenti, ci dovrà pur essere prima o poi!!!! Possibile che il DAX sia sui massimi, che il cac40 abbia recuperato il 50% più di noi e la nostra cazzo di borsa sia sempre al palo?????????

kry
Scritto il 21 Marzo 2013 at 15:49

redbull,

Servono fatti, le parole soprattutto da noi sono svalutate.

redbull
Scritto il 21 Marzo 2013 at 15:55

E ma ormai la strada dello sblocco di tali pagamenti è confermata. E le previsioni per il PIL 2014 parlano di una crescita che in Italia non si vedeva da anni… +1,7%. E perdonatemi, viste le forti critiche (anche giuste) sulle previsioni errate del Governo Monti, credo che questa volta siano stati un pochino più cauti con l’ottimismo. Quindi potrebbero anche essere previsioni corrette.

sherpa
Scritto il 21 Marzo 2013 at 16:02

redbull,

Ma quanti di quei 40 miliardi rientreranno poi in circolo?
Non sarà che la situazione è talmente critica che buona parte di quei soldi non vadano a coprire i debiti contratti dalle imprese?

redbull
Scritto il 21 Marzo 2013 at 16:15

Ah se si vuole vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto ci sta anche questa tesi. Io spero che, primo o poi, in Italia si cominci a vedere anche l’altra parte del bicchiere perché senza fiducia non ripartirà niente; la componente psicologica sia in economia e soprattutto in finanza rappresentano il 50% del necessario per crescere. E poi se la stima del PIL, dopo anni di segno meno, è quella di un +1,3% non capisco perché la borsa non dovrebbe recuperare un po’ di quel terreno ESAGERATAMENTE e VERGOGNOSAMENTE perso in questi anni. Qui sembra, guardando ai mercati, che la Germania abbia prospettive di crescita a 2 cifre e per l’Italia si stimi un PIL 2014 con un mega segno meno… Boh………. Così mi sembra davvero troppo. Ripeto, la nostra borsa è da troppo tempo che è troppo penalizzata.

sherpa
Scritto il 21 Marzo 2013 at 16:43

redbull,
Ai perfettamente ragione per quanto riguarda l’ottimismo, se c’è trascina.
A proposito per la borsa mi sembra di percepire su queste pagine dell’ottimismo…….
Speriamo. 🙂

bergasim
Scritto il 21 Marzo 2013 at 16:49

redbull,

+1,7% per il 2014 dove l’hai letto? grilli parla dell’1,3% hai news diverse?
Nel frattempo il 2013 è stato rivisto al ribasso a -1,3%.

http://it.finance.yahoo.com/notizie/italia-stime-governo-pil-1-135200535.html

paolo41
Scritto il 21 Marzo 2013 at 16:53

…cosa è successo alla borsa italia che si è fatta 100 punti in un fiato????

bergasim
Scritto il 21 Marzo 2013 at 16:58

Hanno scoperto il petrolio in bottiglia ad Arcore?
Non come negli usa grazie al fracking, ma bensì grazie al sistematico fracasso di balle degli italiani.

kry
Scritto il 21 Marzo 2013 at 16:58

……come recita una nota da Palazzo Chigi, interesseranno le amministrazioni centrali e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale. Gli importi previsti corrispondono a circa 20 miliardi nella seconda parte del 2013 e ulteriori 20 miliardi nel corso del 2014. —— Alla faccia della fiducia, mi scuso se resto della mia idea ” Fatti e non parole”.

bergasim
Scritto il 21 Marzo 2013 at 17:09

kry@finanza,

Scusa ma no ho capio? e quindi?

kry
Scritto il 21 Marzo 2013 at 17:50

bergasim,

Era riferito ad un mio precedente commento delle 15,49. Piuttosto di niente, va bene, penso comunque che sblocchi poco, pagamenti troppo concentrati.

idleproc
Scritto il 21 Marzo 2013 at 19:38

Se a uno a cui stanno tirando il collo con una corda ben insaponata gli fanno tirare un respiro penso sia contento. Non cambia il fatto che la corda l’abbia ancora intorno al collo.
Dalle cose che conosco direttamente ma non fanno testo in quanto parziali, molte imprese hanno forti esposizioni finanziarie di sopravvivenza per sopperire ai mancati pagamenti.
Quanto sopra rallenterà le chiusure, un’ulteriore diminuzione dei consumi dovuta ai licenziamenti e molti crediti destinati ad essere inesigibili diventeranno “esigibili”. Non esistendo però le condizioni di controllo sui mercati interni, monetario finanziario e aggiungendoci i vincoli eu, non si può fare un piano industriale, di ristrutturazione sistemica e di sviluppo produttivo per generare una ripresa vera sul mercato interno e competitiva fuori. Le stesse “riforme” propagandate e mai fatte e i licenziamenti conseguenti ridurranno ulteriormente il mercato interno. Non avendo nemmeno più una politica estera tranne che per fare accordi che facilitino l’esproprio e schiaccino le nostre imprese, personalmente la vedo grigia.
Sono felice però che ci faranno diventare seri e responsabili sia col MES che col fiscal compact, di aver aiutato e sostenuto la lungimirante strategia in nord Africa e medio oriente e di contribuire magari anche con la faccenda cipriota all’affermazione di una morale ed etica superiore al fianco di chi non fa nulla del genere a casa propria.
Ho fiducia.

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