in caricamento ...
BCE: Mario Draghi salva i mercati con la sua “forward guidance”
Non siamo arrivati al “whatever it takes” ma poco ci è mancato. Pochi fatti ma tante parole di conforto. E alle borse è andata bene così, in primis alle banche italiane.
Era atteso dai mercati, anzi quasi chiamato a gran voce. Il sistema va a fuoco? Chiamate i pompieri. Ma il pompiere giusto è Mario Draghi. Ecco il perché del post di ieri. Guardando l’andamento della giornata, sembrava proprio che il mercato tastasse il polso o forse mettesse pressione alla Bce, nella speranza di un qualcosa che potesse salvere il sistema.
Si voleva un aumento del QE Europeo? Non si chiedeva così tanto. Ma ci voleva qualcosa per calmare gli animi e non solo. La pressione speculativa aveva preso di mira i mercati ed in particolar modo le banche italiane in primis. Una pressione ribassista feroce, che ha portato a quotazioni impensabili un mese fa. Ma proprio quella speculazione che aveva acceso il fuoco sui mercati, cercava in Mario Draghi il punto di svolta, il pompiere che potesse fermare il fuoco e dare il via a tutte quelle ricoperture che poi sono state le protagoniste del grande rimbalzo.
E fu così che il FTSEMIB, dopo giorni di passione, è diventato il principe azzurro, battendo ovviamente tutti con un brillante +4.20%.
Ma cosa avrai mai fatto Draghi? Beh, in realtà ha fatto poco. Ma al mercato è bastato.
Ieri in un tweet, proprio mentre il capo della BCE parlava, ho scritto…
Dai #Draghi, di la famosa frase che cura tutti i mali … (Whatever it takes)
— Danilo DT (@intermarketblog) January 21, 2016
Era proprio quello che il mercato voleva: sentirsi dire che la Bce era pronta a fare qualsiasi cosa pur di salvare capra e cavoli. Draghi non si è spinto a quei livelli ma ci è andato vicino, dicendo DUE cosa fondamentali.
UNO: il pompiere Draghi ha spento (al momento) l’incendio sulle banche italiane. Infatti ha annunciato la NON intenzione di chiedere capitali freschi alle banche per aumentarne la patrimonializzazione. Una doccia fredda per tutti coloro che volevano una nuova pioggia di aumenti di capitale sulle banche nostrane.
DUE: la BCE è pronta per dare il via a nuovi interventi per fronteggiare il rischio deflazione. Non è stato il “whaterer it takes” ma ci siamo andati molto vicini.
TRE (di contorno alle precedente): l’ammissione di un quadro economico, geopolitico e politico fortemente deterioraro rispetto al mese di dicembre (dove sono state prese, secondo la BCE, delle giuste decisioni di politica monetaria). Oggi però quelle decisioni meritano di essere riprese: e quindi a marzo aspettiamoci sicuramente qualcosa.
Una parentesi a parte la meritano le banche italiane: interpellato sulla questione, Draghi ha detto che certi discorsi sono stati compresi poco e male. E proprio sulle banche italiane ha ribadito la solidità del sistema che è assolutamente alla pari con quello degli altri paesi membri. E questo era proprio quello che i mercati volevano sentire.
Inutile confermare che quindi è stata tutta una “forward guidance” ed i tassi su tutta la linea sono stati mantenuti tali. Ma alla fine il mercato non chiedeva interventi concreti, ora, ma solo delle parole di conforto e Mario Draghi li ha soddisfatti.
Morale: mercati calmati, arrivano le coperture e si respira nuovamente un po’ di ossigeno. E ora si apre il toto scommesse sul meeting BCE di Marzo. Ma non temete, prima di allora ne vedremo ancora delle belle.
Riproduzione riservata
STAY TUNED!
(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Segui @intermarketblog
(Se trovi interessante i contenuti di questo articolo, condividilo ai tuoi amici, clicca sulle icone sottostanti, sosterrai lo sviluppo di I&M!). E se lo sostieni con una donazione, di certo non mi offendo…
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se non ce l’hai o se non ti fidi più di lui,contattami via email (intermarketandmore@gmail.com). NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
Siamo nel mondo del paradosso dove l’impossibile diventa possibile
e i draghi ( oltre ad esser maghi ) trovan posto come pompiere.
<a href="mailto:albertopletti@gmail.com">albertopletti@gmail.com</a>@finanza,
Infatti risulta difficile pensare che Draghi abbia fatto rimbalzare il petrolio
gainhunter,
<a href="mailto:albertopletti@gmail.com">albertopletti@gmail.com</a>@finanza,
Certo che no ma quanto è successo ieri è sintomatico. Non si tratta di far “rimbalzare” il petrolio ma di dare certi INPUT alla speculazione. Ieri il petrolio è rimbalzato di brutto. Motivo? Si, le dichiarazioni a Davos hanno pesato. Ma è cambiato il sentiment sul mercato. E gli shortisti hanno chiuso delle posizioni.
Speculatio….
In the (Italian) Media and elsewhere, these days are fashionable these thoughts: in Italy and on banking system there are the
Radiohead – Spectre
https://www.youtube.com/watch?v=Gpwo-zr8aos
Unfits – because the ECB responded clearly with (Mr.) Draghi-PUMP_Pompetta: “Don’t give up on Me”
[by Lissie] https://www.youtube.com/watch?v=BPumYwckY18
The Italy is a Country full of “fuffaroli” (i.e., the crazy Babies or “chattersboxs” – in ENGLISH).
“Draghi isn’t good!
Draghi is good/ok!
Draghi is a speculator!
Draghi is a thief!
Draghi defends the bankers and the rotten-festering banking system!
…
and so on, too”.
(Of the) series: like having confused ideas – always.
Everything and its opposite, in a short time (in ten OR three days, only).
Fortunately, the chatter in Finance are always NAUGHT (BMPS, docet)!
サーファー © Surfer [the track-song of Radiohead was considered “unfit” for the opening of the last 007, too – just to understand!]
Sicuramente.
Volevo dire che le azioni sono rimbalzate perchè è rimbalzato il petrolio; le parole di Draghi hanno dato anche loro una spinta, ma attribuire a loro il rialzo di ieri (come hanno fatto i tg senza citare l’inversione del trend del petrolio) è sbagliato, anche perchè il rialzo era già partito da prima. Insomma un classico caso di “Illusory correlation”.
サーファー: The Italy is a Country full of “fuffaroli”
Uno dei motivi per cui l’Italia ha una pessima reputazione è proprio la cattiva pubblicità che gli Italiani ne fanno generalizzando, esattamente come questa.
D’altronde, tu stesso ieri hai detto che di tutti i giornalisti nell’aula solo 4 erano bravi. E allora permettimi di correggere in “this world is a world of fuffaroli”, oppure “Italian press is a bunch of fuffaroli”
E’ anche un nostro dovere di cittadini: denunciare in casa, mai fuori.
DT (NON CE L’HO CON TE, tranquillo – sai a chi Mi riferisco; pensa a ZAZZONE con Me!)
gainhunter
l’ho appena passato in/on check (in “chiaro”, perchè ufficiale per Tutti!) – per farTi/Vi capire
[January 22, 2016] China Mobile
è il più grande operatore di telefonia mobile al Mondo, ha chiuso il 2015 con 312.282 milioni di abbonati nel segmento 4G-LTE (il Long Term Evolution rappresenta ormai quasi il 38% di China Mobile su base globale): ossia, equivalgono a quasi TUTTA l’intera Popolazione de/negli USA ed ad un quarto/quinto di quella de/nell’India.
Gl’Italiani, indigeni e non[*], Lo ri-scrivo, fin quando continueranno a pensare, dibattere – anche perché bombardati, a volte sapientemente-furbescamente, da fesserie e da fuffaroli, pressapochisti, filosofi, pataccari, etc, … -, sul nulla cosmico (senza che Vi siano evidenze reali dello/sullo sfondo del dibattito), vedranno solo e soltanto: “✞”.
E glieLe faranno vedere – gli Altri, nel Mondo. Sempre e solo. Anche da dietro, sempre più.
サーファー © Surfer [*I non indigeni sono poi i peggiori: lavorano/vivono all’Estero – o almeno così dicono – e ne sparano molte di più (di fesserie; rispetto agl’indigeni); e questo solo per darsi un’aurea ed un tono (che non hanno e non avranno mai, neppure fuori Italia – a finale: quando l’incontri DE VISU in panels od in SERI Meetings Internazionali, con ALTRI SUPER TOP sono davvero insipidi, pallosi – “non solidi”, si dice – e/in quanto ripetono come dei mantra SOLO ciò che leggono dai Loro fogli scritti; però/infatti, appena/se gLi poni delle/determinate domande più tecniche, fanno scena muta”). Capito!? Zitti e muti, come Quagliarella ultimamente! l Ciao anche ai NON ZEBRATI, naturalmente].
Draghi ha fatto il drago, ma il rimbalzo ci stava eccome! Il punto è che se il piano era inclinato al ribasso per i problemi della Cina, del petrolio e dei fallimenti a catena che potrebbero innescare, direi che Draghi non basta proprio…