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Bassa volatilità con bassi volumi: una correlazione particolare
Sulla volatilità (VIX) estremamente compressa della borsa USA abbiamo già parlato (ultimi appunti li trovate QUI).
Questa volta voglio farvi vedere un’altra interessante correlazione che mi è saltata agli occhi.
Se su un grafico mettiamo ancora la volatilità (VIX) e la paragoniamo ai volumi scambiati al NYSE, ecco cosa ne risulta.
Grafico Volatilità vs Volumi
Certo, non si tratta dei “volumi puri ma della media a 20 giorni. Così facendo li “appiattiamo”, li rendiamo più credibili e tagliamo i picchi anomali.
La cosa ovviamente interessante è notare che la volatilità è assolutamente correlata in modo DIRETTO coi volumi.
Quindi, oggi, con volatilità molto bassa, abbiamo anche volumi molto bassi.
Chi compra? Solo le intelligenze artificiali (HFT) oppure sono solo gli small investors? E cosa succede se arrivano volumi importanti? Saranno ancora correlati alla volatilità?
In tal caso porterebbero copiose correzioni.
Ma questa è un’altra storia. La cosa ceh volevo segnalarvi è che in questo mercato unidirezionale, a bassissima volatilità, è anche a bassissimi volumi.
Non è un bellissimo segno premonitore (l’ennesimo…)
E tanto per restare allegri, guardate dove dobbiamo tornare per ritrovare tali volumi.
Vi dico solo la data e poi mi fermo. 2007.
STAY TUNED!
Chiaro, limpido, Recoaro, come diceva una vecchia pubblicità, stop stretti e vediamo un po’ chi si muove per primo, una cosa è certa, non siamo in un contesto come quello del 2008, poi può accadere di tutto, magari la sorpresina questa volta arriva dall’Asia.