in caricamento ...
Banche: perdita di forza
Questa crisi è stata generata, certamente, dal settore immobiliare, ma ancor più importante è il ruolo delle banche, vere fautrici di tutta quella vagonata di tipologie di derivati usati per fini speculativi, compresa la finanza creativa che ha generato falle clamorose.
Ritengo dunque assolutamente indiscutibile l’importanza del settore bancario sia per valutare la continuazione del trend di borsa e sia per considerare lo stato di salute dell’economia. Questo perchè, come ben sapete, la maggior parte degli aiuti sono proprio finiti in mano alle banche e poi, un inasprimento della loro situazione finanziaria comporterebbe la necessità di nuovi aiuti. Ulteriori sostegni che, ahimè, non solo sono sotto diretta critica (non essendo “politically correct”), ma anche perché, visto l’enorme aumento del debito pubblico, i Governi iniziano a non voler più salvare tutto e tutti. Per farla breve, la politica “too big to fail” orami lascia il tempo che trova e la selezione sarà sempre più dura.
Grafico BE 500 e BE BANKS
In ambito di mercati, quindi, ritengo importante monitorare l’andamento delle banche. Recentemente abbiamo assistito alla nuova necessità di aiuti nel settore bancario. In primis in Gran Bretagna. Questo sta a significare che, forse, le cose stavano come qui su I&M diciamo da tempo. Il settore finanziario non è ancora assolutamente sano e di strada da fare, prima di poterci dire “fuori pericolo” ce n’è ancora molta.
In merito invece alle tendenze di borsa, vi propongo questo grafico sovrapposto. Trovate l’indice Bloomberg Europe 500 (le principali 500 aziene europee, e quindi un Eurostoxx a largo raggio) e l’indice Bloomberg Banks, ovvero quello del settore bancario.
Potete notare che si sta creando una curva. Se nella fase di Rally le banche galoppavano e avevano una forza relativa superiore al mercato, potete notare che, a seguito di una lateralizzazione, le banche oggi perdono addirittura forza relativa nei confronti del mercato.
Messaggio molto chiaro: le banche sono più deboli della media del mercato.
Personalemtne escluderei la possibilità di una continuazione di trend rialzista senza una consistente partecipazione del settore bancario. Certo, ora il tecnologico tira da solo il carro, ma non durerà in eterno. E state pur certi che, se su mercato riaffiora il rischio default su qualche banca, l’effetto domino è più che normale e possibile.
S&P Financial Cash Index
Altro indice delle banche USA, il S&P Financial Cash Index. Guardare il grafico. Siamo finiti sotto il cloud. Brutto segno.
STAY TUNED!
ATTENZIONE: nota importante. Sostieni questo BLOG con una donazione, cliccando sul bottone nella colonna di destra. Così facendo, sosterrai questa iniziativa e permetterai al blog di sopravvivere.
Segui il blog con gli RSS feed gratuitamente!