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CRB: LA FORZA DELLE MATERIE PRIME
E’ inutile negare l’evidenza. Il rally delle commodity non è solo dovuto ad alcune commodity. E’ una situazione strutturale. Probabilmente nessuno si sarebbe mai immaginato un rally di queste dimensioni per le commodities. Merrill Lynch aveva coniato un nuovo termine qualche mese fa : AGFLAZIONE, ovvero inflazione dovuta a prodotti agricoli, soprattutto a seguito del grande rally del frumento, rally che poi ha portato successivamente il grano a livelli mai visti in precedenza. E come il frumento, discorso uguale possiamo fare per mais, soia, oro, petrolio, palladio, argento, platino ecc.
Tengo inoltre a precisare che io non sono assolutamente innamorato delle materie prime. Però le sto seguendo molto in quanto in questo periodo sono la componente dell’intermarket in assoluto più interessante.
Capitali in movimento
Difatti è evidente: una valanga di denaro si è spostato, si sta spostando e si sposterà su questo settore. Tutto fumo? Tanto per cominciare sottolineiamo che il mondo è cambiato, sia nella struttura che nei consumi. Ci troviamo con miliardi di asiatici che stanno crescendo sotto tutti i punti di vista. Nuove strade, nuovi palazzi. Aumenta anche per causa loro la domanda di energia e petrolio, come anche di prodotti agricoli. Ma non è tutto. Lo stesso mais, ad esempio, viene poi utilizzato per la creazione del biofuel.
L’unica cosa che mi mette molti dubbi è “l’angolazione” del movimento. Un rally violentissimo e rapidissimo. Tipico di una bolla speculativa. Ma , ripeto, è tutto fumo?
A contribuire questo spostamento di capitali ci sono stati ovviamente anche una situazione difficile dell’equity, uno scenario dei bonds molto particolare (rischio bolla) e quindi, molto hedge funds hanno aumentato la speculazione su questo settore. E non solo loro. Ormai il mercato è ricco di prodotti derivati legati alle materie prime: prendiamo ad esempio gli ETF (ETC per essere più precisi) con sottostante o la materia fisica o il contratto future sottostante. Questi prodotti hanno acquisito un’importanza e volumi molto importanti. Aggiungete i contratti minifutures, i certificati, i covered warrant. E poi.. ovviamente tutti i derivati “storici” su queste commodities, quali contratti futures ed options quotati al NYMEX, al CBOT ecc.
Quindi, sicuramente ci sono anche motivi strutturali. Ma la speculazione sta iniziando a prendere il sopravvento. Stiamo solo in guardia ed eventualmente puntiamo sui “cavalli” che sono ancora fermi ai box con buone potenzialità.
Preferisco in questa fase di mercato, puntare sulla bassa volatilità, cercando di evitare di finire col fatidico cerino in mano, in quanto, del doman non v’è certezza.
CRB: trend di velocità insostenibile
Vi ho allegato qui a fianco il grafico del CRB Index, il benchmark del settore. Dal punto di vista tecnico sembrerebbe vicina una correzione. Siamo in area 150% e ben presto toccheremo l’area target posta al 161.8% di Fibonacci, ovvero quota 415.40. La distanza dalle MM è considerevole, c’è stata un’accelerazione anomala che deve rientrare (la potreste vedere bene secondo me anche con le bande di Bollinger e con l’Envelope). L?RSI continua a stare sopra la soglia dell’iperconprato, in sintonia con una forza relativa notevole.
In conclusione: la tendenza è senza dubbio rialzista, ma la correzione (generalizzata) è d’obbligo. Almeno secondo il mio punto di vista.
Stay tuned!
DT