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ASTA BTP: la stranezza dell’ asta marginale

Scritto il alle 10:31 da Danilo DT

Come viene determinato il prezzo di emissione dei BTP in asta? E di conseguenza il loro rendimento?

Venerdi ho pubblicato un post  che ha spiegato il brillante successo dell’emissione del BTP a 30 di mercoledi scorso.
Brillante successo in quanto, come vi ho già detto, abbiamo assistito ad una corposa richiesta, pari a 41 miliardi di euro, e ne sono stati collocati solo otto. Eccesso di domanda che spiega quanto in realtà dall’estero vedano positivamente il Bel Paese, e soprattutto la SOLIDITA’ del nostro debito, vero?

Ve lo ripeto, proprio perché voglio che il concetto sia chiaro e che proviate a pensare con la vostra testa senza farvi condizionare da qualche decelebrato che si autoproclama economista senza sapere nemmeno cosa è, nella realtà, un BTP e quanto meno un’asta di Titoli di Stato.
Primo segnale di allarme. Il BTP è stato collocato ad un rendimento del 3,91%. Il paritetico titoli tedesco oggi rende circa lo 0,70%. Francia, Spagna e tutto gli altri stanno ovviamente in mezzo…

 

Secondo dato fondamentale: la domanda era composta fondamentalmente da investitori con obiettivi di lunghissimo termine, per lo più di matrice estera, investitori affamati di rendimento come fondi pensione ed assicurazioni (se vi cito il Ramo I vi viene in mente qualcosa?) Ma come… dall’estero? Si, in quanto dall’estero sono ben convinti che l’Italia non è la Grecia. Infatti la popolazione greca aveva delle ricchezze? Quale era il suo tasso di risparmio? In Italia la situazione è ben diversa. Tutti sanno che il debito pubblico è figlio di denaro che in un modo o nell’altro è finito nei portafoglio degli italiani. Quindi c’è chi pensa ad una possibile compensazione? Forse no, ma di certo i grandi investitori sanno che, quando sarà il momento, basterà aggredire la ricchezza degli italiani e le cose miglioreranno.
Ma questo non ditelo ai risparmiatori italiani.
A parte questa nota che reputo comunque importante, resta il fatto che quest’asta, come spiegato QUI,  ci è costata il giusto.
Ma la questione che in questo post volevo illustrare una volta per tutte è un’altra. Se c’è stata una così importante richiesta di BTP trentennali NON soddisfatta, come è possibile che siano stati venduti ad un tasso così elevato? Non esiste, in questo mercato, la legge della domanda e dell’offerta?

ASTA MARGINALE: ecco come funziona

Il problema sta nel modo di assegnazione dei BTP in asta, tramite asta marginale. Ecco la definizione e spiegazione sul sito di Borsa Italiana: 

(…)prevede una determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. Essa prevede infatti che i richiedenti si aggiudichino le quantità richieste tutti allo stesso prezzo, il prezzo marginale. L’ammontare collocato viene determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale e non superiore all’importo in emissione, il cui ammontare è compreso all’interno di un intervallo di emissione precedentemente annunciato. I prezzi delle diverse domande devono differenziarsi di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso.
Così come per l’asta marginale dei CTZ, anche in questo caso il prezzo marginale è il prezzo dell’ultima domanda che, una volta ordinate le diverse richieste degli operatori abilitati, rimane aggiudicataria. Qualora le offerte inserite al prezzo marginale non possano essere totalmente soddisfatte, si procede al riparto pro-quota. (…)

Nell’immaginario collettivo, il prezzo viene determinato in asta dal confronto tra domanda (compratori) ed offerta (Stato) e alla fine si trova una quadra. In questo caso, quindi, lo Stato, in presenza di una forte domanda, si ritrova ad essere “forte” e quindi in teoria avrebbe “comandato” in fase di asta. Ed invece NO. Anzi, è esattamente il contrario. Come spiegato sopra, le richieste verranno accolte tutte allo stesso prezzo “marginale”, quello più basso. Esempio: A si propone di acquistare un BTp a 10 anni e con cedola al 2% a 96, Caio a 96,50 e Sempronio a 96,75. Tutti e tre si vedranno aggiudicare i bond a 95, il prezzo più basso offerto, ovvero al rendimento più alto.

Se poi qualche lettore pensa che ci possano essere anche dei comportamenti complottistici e collusivi da parte di qualche investitore o meglio pool di grandi investitori…Come non negarlo? Se tutti si parlano prima, ovviamente diventa più semplice fare l’affare. E ovviamente….indovinate un po’? SOLO da noi funziona così, perché gli altri paesi hanno già capito da un pezzo che è una metodologia che non funziona. E che danneggia troppo l’emittente. Ma forse a noi piace essere autolesionisti, o magari ci piace fare beneficenza o forse siamo proprio cretini. Ma forse, non è ancora stata cambiata al metodologia di asta per evitare che si creassero situazioni di “asta andata deserta” o che non ci fossero le condizioni per determinare il prezzo. Un danno per un paese, come il nostro, che con una mole di debito impressionante non può permettersi questi rischi.

Ora però, forse, avete capito la stranezza della nostra asta marginale e perché, in fondo, l’asta di BTP è un successo. Sempre per gli altri, però…Anche perché questo grafico ci fa vedere una cosa. Oggi il gap tra CDS e Spread si è allargato non poco. Forse perché gli squali stanno effettivamente approfittando della situazione?

Grafico CDS e Spread: Italia e Germania a confronto

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

4 commenti Commenta
apprendista
Scritto il 11 Febbraio 2019 at 10:48

Grazie Danilo, importante approfondimento

r.o.i.
Scritto il 11 Febbraio 2019 at 15:49

Salve DT..
“Se poi qualche lettore pensa che ci possano essere anche dei comportamenti complottistici e collusivi da parte di qualche investitore o meglio pool di grandi investitori…Come non negarlo?”
Osservando l’andamento dello spread nel giorno dell’asta e quelli precedenti è possibile notare che il differenziale è salito (o fatto salire) da circa 240 a circa 273 e sappiamo tutti come questo incida sul tasso finale dell’asta.- Sarà un caso? od un bel servizio organizzato a nostro danno senza che siano state attivate le opportune difese……mah! ….a pensar male si fa peccato ma a volte…..

kry
Scritto il 11 Febbraio 2019 at 17:04

SOLO da noi funziona così, perché gli altri paesi hanno già capito da un pezzo che è una metodologia che non funziona. E che danneggia troppo l’emittente. Ma forse a noi piace essere autolesionisti, o magari ci piace fare beneficenza o forse siamo proprio cretini. Ma forse, non è ancora stata cambiata al metodologia di asta per evitare che si creassero situazioni di “asta andata deserta” o che non ci fossero le condizioni per determinare il prezzo. Un danno per un paese, come il nostro, che con una mole di debito impressionante non può permettersi questi rischi.

Danilo , in GERMANIA l’asta va deserta solo che non telo dicono e che interviene la banca centrale tedesca.
Loro sono furbi perchè come dici una parte degli italiani è stupida … ma le cose stanno cambiando.

pdf79
Scritto il 11 Febbraio 2019 at 20:42

Grazie Danilo del post, il rischio asta deserta non possiamo permettercelo, ma quando abbiamo aderito all’euro chi preposto l’aveva considerato? Dubito. Saluti

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