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BTP: E IL RENDIMENTO SI IMPENNA!
Asta dei titoli di stato (BTP) che va come da previsioni, analisi curva dei rendimenti e deadline per il nostro paese, l’Italia…
Era facile prevedere un’inasprimento del clima attorno ai nostri BTP e ai titoli di Stato. Lo scenario non è di certo favorevole e di questo e altro abbiamo parlato nelle giornate scorse, se ben ricordate. Un REFRESH lo potete fare CLICCANDO QUI.
Oggi era giorno di asta dei titoli di stato, quindi dei BTP. E le cose potevano andare solo in un modo. Eccovi il comunicato di Bankitalia, cliccando QUI lo vedrete integralmente.
In sintesi ha comunicato che nell’asta di oggi della terza tranche dei Btp 1° dicembre 2028 e cedola del 2,8% (codice ISIN: IT0005340929) sono stati collocati titoli per un ammontare di 2,25 miliardi di euro, rispetto a una richiesta di circa 3,08 miliardi. Il rendimento lordo è balzato al 3,25%, pari a un prezzo di aggiudicazione di 96,35.
Il che vi spiega tutto e manda in soffitta i bei tempi quando si emettevano BTP sempre sopra la pari, approfittando di un mercato iper ingordo di rendimenti e che non percepiva minimamente il rischio Italia.
Eccovi il grafico che spiega tutto. La curva dei tassi di rendimento del nostro debito (BTP) con tre scadenze temporali:
a) Oggi
b) Un mese fa
c) Tre mesi fa
Curva dei rendimenti ITALIA: oggi, un mese fa, tre mesi fa
E in fondo lo spread dai rendimenti attuali. Un grafico che vi spiega tutto e che quindi deve essere associato a questo post dove vi parlavo del perché lo SPREAD non è solo statistica.
A questo punto cosa possiamo attenderci? Visto che molto di voi mi vedono come un inguaribile pessimista, ma io preferisco definirmi un imperfetto realista, vi lascio la deadline, ops, la timeline delle sfide fiscali che l’Italia dovrà affrontare nei prossimi mesi. Cosi ognuno potrà fare le proprie considerazioni.
STAY TUNED!
(Clicca qui per ulteriori dettagli)
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Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
Ma, a questo punto, la domanda è: cosa dobbiamo fare per rassicurare gli speculatori esteri e fermare l’incremento dello spread?
Tagliare ancora sanità, pensioni, fondi per le scuole?
Aumentare l’IVA, le tasse sulla prima casa, quelle di successione, gli estimi catastali in generale?
Accogliere orde di migranti a cui non si sa come e dove dare alloggio né lavoro e ridurre le garanzie esistenti dei CCNL in generale?
Tutto questo potrebbe servire per ridare fiducia a chi ci presta i soldi o a chi ce li vorrebbe prestare?
Lascio a Voi le considerazioni successive…
Faccio le mie considerazioni:
1)non è che sta finendo il qe e quindi non c’è più il prestatore di ultima istanza e il mercato sconta questo?
2) se diamo per buona la prima ipotesi non è che il governo in carica ha messo in luce un problema che abbiamo, e l’unica cosa modificata sono le tempistiche?
3) il 4 marzo ci sono state le elezioni e si è formata questa maggioranza che può non piacere, ma non è che gli italiani hanno messo in campo giocatori di serie c e lasciato cristiano Ronaldo e compagni in panchina, ci/mi piacerebbe crederlo ma la realtà è molto diversa.
4) se ci beccavamo/becchiamo cottarelli e ci “aiuta” come ha aiutato la Grecia siamo a posto
5) le prossime elezioni invito te e tanti altri qui sul blog a candidarvi, magari non abbiamo le stesse idee però mi sembrate dei “buoni giocatori”.