ARGENTINA: NUOVO DEFAULT?

Scritto il alle 12:12 da Danilo DT

kirchner-cristina-argentina.jpgIn un mercato dove la volatilità e la mancanza di fiducia totale regnano sovrani, ci becchiamo in questi giorni un’altra tegola clamorosa. O, per meglio dire, stiamo rischiando di beccarcela nuovamente. Un nuovo fallimento.

Mi riferisco alle voci insistenti di un nuovo default dell’Argentina. Un’Argentina che già una volta ha fatto dannare i risparmiatori col default, ha fatto disperare in una rinegoziazione del debito ridicola (non dimentichiamo che non è stato fatto un trattamento equo per tutti, per esempio il FMI è stato rimborsato integralmente del suo debito) e poi ha riportato nel limbo la situazione a seguito degli ultimi eventi. Che cosa è successo?

Nazionalizzazione dei fondi Pensione (Afjp)

La cosa che ha fatto scattare l’allarme è la nuova nazionalizzazione dei Fondi Pensione Argentini. Cristina Fernandez de Kirchner ha dipinto la cosa come necessaria, fatta a favore dei pensionati. Ma il mercato non si fida. E come fidarsi di questo Stato che proprio qualche anno fa spergiurava solidità e che invece ha fatto default?

 

Si teme una statalizzazione dell’economia, e subito conseguente è venuto il crollo del Merval, la Borsza di Buenos Aires, con effetto domino sui paesi dell’America Latina e dei mercati più correlati (vedi Madrid).Dove potrebbe stare la furbata? Con la nazionalizzazione dei Fondi Pensione, lo Stato acquisiste importanti pacchetti di aziende quotate, acquistando non solo potere economico, ma anche “rubando” assets e mettendoli eventualmente a sua disposizione in caso di necessità. Un furto legalizzato, per farla breve.

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CDS sull’Argentina: sconta il default

cds argentinaAndiamo a prendere quel parametro che alcuni contestano ma che io ritengo, ad oggi, il più valido per poter monitorare e analizzare l’affidabilità di un emittente ed il suo rischio default. Parlo ovviamente del CDS (Credit Default Swap) . Qui a fianco vedete il grafico dei CDS sull’Argentina per tutte le scadenze. Di solito viene monitorato il CDS a 5 anni .

Quotano a 3750! Il 37.5 % ! Una follia, incorporando ampiamente il rischio default. Per fare un paragone, nemmeno l’Islanda viaggia a certi regimi sul CDS.Quindi mi sa che oltre ad essersi subiti la presa in giro del Par o Discount Bond, potrebbe giungere una nuova delusione.Io l’ho sempre detto. Al mondo c’è bisogno di parcheggi, e se non fosse troppo lontano, saprei dove farne uno enorme….

STAY TUNED!

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