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Anche la Germania vuole cambiare i trattati. Eurozona da rifondare.
Mi fa piacere quando certi miei pensieri vengono condivisi da quelli “che contano”. Ma tempo ormai vado dicendo che questo Euro è finito, morto e sepolto. Un progetto nato male, assemblato peggio, proseguito in modo catastrofico e che oggi deve essere totalmente ricostruito.
E quando queste cose le dice un italico come il sottoscritto, può ovviamente sembrare un parere “di parte”. Ed effettivamente mica posso negarvi che devo anche cercare di tutelare il MIO interesse, e che diamine. Ma anche cercando il massimo dell’oggettività, diventa veramente difficile poter difendere il progetto “Unione Europea” così costruito, tanto che addirittura arriva la voce forse più autorevole ed critica oggi presente dell’unione stessa. Parlo di Wolfgang Schaeuble, il ministro delle finanze tedesco il quale afferma è giunto il momento di cambiare URGENTEMENTE i trattati.
L’Europa deve «urgentemente cambiare i trattati» almeno per l’Eurozona, e, come già proposto in altre occasioni, serve un rafforzamento della governance economica con un ministro delle Finanze per i Diciotto. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble intervenendo al congresso europea dei banchieri, a Francoforte, dove questa mattina ha parlato anche il presidente della Bce, Mario Draghi . «Non voglio dover difendere l’euro per i prossimi cinque o dieci anni con l’attuale governance», ha detto l’alleato di Angela Merkel. (Source)
Signori, se lo dice addirittura il primo ministro tedesco, vuol dire che molto probabilmente questa Europa non va più bene nemmeno alla Germania (che forse sta perdendo quel trend irrefrenabile di crescite e dominio). Figuratevi gli altri!
E tra le cose che dice Schaeuble degne di nota c’è anche la richiesta di un Ministro delle Finanze Europeo e magari anche di un bilancio autonomo per l’Eurozona.
Dopo l’esperimento decisamente rivedibile strutturato sul “bail-in” dell’Unione Bancaria, ecco quello che effettivamente sarebbe un serio passo in avanti. Personaggi politici con potere reale e non solo figurativo, magari dando anche al Parlamento Europeo non solo quel ruolo (quasi) coreografico ma decisamente un qualcosa di più.
Un primo passo verso un’Unione Europea più vera, perché c’è bisogno di integrazione.
Ma non temete, la strada da fare non è solo lunga, è lunghissima. Ma come dice Schaeuble, tutto passa da una revisione dei Trattati.
Ma facciamo MOLTA attenzione. Se si arriverà a ricostruire le fondamenta del progetto, ci vorrà la massima attenzione da parte di tutti, alla ricerca di quell’equità, quegli equilibri e quei diritti che finora sono stati calpestati.
E questo gli italiani lo sanno bene. E non è certo un caso che il sentiment italico nei confronti della moneta unica è ai minimi, sopra solo a marzo 2013.
Sentiment su probabilità uscita da Eurozona dell’Italia
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Il falco della Bundesbank gela i mercati e le intenzioni del governatore sull’avvio di un quantitative easing, l’acquisto di bond anche governativi sul mercato: “Problemi legali”. Per lui, i governi “dovrebbero piuttosto concentrarsi sulla crescita”
comincio ad avere dei dubbi che la Germania comandi, forse le è stato permesso di comandare sinora, da qualcun’altro che comanda realmente
Perplessa,
Ti scrivo solo questo – [scusaMi, ma il discorso sarebbe (MOLTO) LUNGHISSIMO (non ho tempo – anche volendo – e credo che i più non Lo capiscano o non Lo capirebbero comunque, non avendo il quadro – con i miliardesimi di punto a vista ed a conoscenza – avanti e connessi, in tutti i “sensi”]:
la Germania si difende e Ci difende – ora.
サーファー © Surfer
e se il Ministro delle Finanze diventasse una contro figura per ostacolare Draghi? certe volte a pensar male ci si indovina !!!! Una cosa è certa, ormai siamo in mezzo alla più grossa battaglia delle valute per difendere la competitività del proprio paese (USA, Japan, Cina, Germania con Eu e senza Eu, e aggiungi Korea, Brasile, Turchia, Australia, etc). Anche questo è un discorso lungo…..
il ministro delle finanze di quale paese? dell’Italia?, ma non scherziamo,è evidente anche al più disattento che questi sono burattini in mano alla troika
L’europa può nascere solo con una dichiarazione d’indipendenza dagli USUK e con l’ovvio e consequenziale rapporto pacifico e di sviluppo verso est, il nord Africa, il mediterraneo, i balcani ove noartri insieme ai greci siamo punti geopolitici e strategici chiave.
La vedo dura per un sistema di ex-stati che sono una struttura neocoloniale creata a tavolino stracolmi di basi tipiche di un aggregato di colonie.
Senza considerare che dei nostri cosiddetti “leaders” sanno anche quando si cambiano di mutande e tutta la loro storia reale passata e presente.
Gente niente affatto ricattabile.
Comunque vada sarà un periodo interessante.
Dai fate qualche nome o almeno qualche illusione. Chi comanda veramente?
Nomi, vuoi la lista? Ce ne sono.
Comunque comanda chi ha i rapporti di forza economici, geopolitici, militari e di gestione sociale a lui favorevoli e li sa gestire nei modi e nei tempi.
Il corollario è che non è affatto detto che chi comanda oggi comanderà domani e se chi comanda ne ha valutato e percepito il rischio cercherà qualche soluzione radicale e non permetterà mai ai pedoni di giocarsi un’altra partita.
Il vocabolo “illusione” chiarisce un po’ che la risposta che ti va bene te la sei già data da solo.
Se invece la tua domanda è, come dire, “sistemica”… siamo in un sistema capitalistico e comanda chi è ai più alti livelli di gestione della concentrazione del capitale, il resto è coreografia.
Oggi fondamentalmente Weidmann ha minacciato di fare causa all’Europa intera se non continuiamo tutti a soffrire come cani per evitargli di mettere a nudo il disastro del sistema bancario (il buco con la banca-derivata attorno) Tedesco che LUI ha consentito si creasse.
Non é forse ora di servire a questo manicheo un bel caffé-sindona?
Buona quella del buco con la banca-derivata attorno ma forse, corregga eventulmente DT, lo stesso problema è un po’ più vasto di quello che ha l’alfiere tedesco e da cui la mia reale preoccupazione è che non si passi per risolvere il problema ai metodi Assiri che secondo me andrebbero comunque a sbattere contro qualche difficoltà e non avrebbero un risultato del tutto scontato.
Anche io ho l’impressione che sia cambiato qualcosa “ai piani alti” e l’ormai frenetico e ripetitivo ripetersi con le solite cose di Weidmann mi sembra ne sia la prova.
Quando a proposito delle solite posizioni del buon Jens un certo Andrew Balls, capo di PIMCO (4000 miliardi di dollari di amministrato, il doppio del debito pubblico nostrano, una volta e mezzo il PIL della Germania…), dice “Non mi risulta che lui abbia potere di veto nella BCE” vuol dire che il vento è cambiato.
Speriamo.
Ti ha risposto perfettamente l’ottimo Idleproc.
Di mio aggiungo solo che il mondo è molto complesso ed in costante evoluzione, per meglio comprenderlo bisogna secondo me ragionare su piani temporali o “time-span” variabili, in questo modo si capisce chi comanda sul breve, sul medio e sul lungo…che per fortuna non sono quasi mai gli stessi.
Sul lungo direi che ci hanno visto giusto per ora gli Anglo-americani che dopo il 1776 hanno capito che dovevano collaborare visto che agli uni serviva l’indipendenza e in ottica futura un network globale prestabilito (il Commonwealth) e agli altri serviva un “fratello maggiore” in grado di proseguire l’egemonia militare globale dopo la fine dell’epoca coloniale. 😉
Questa collaborazione è poi proseguita attraverso tutto l’800 (Americani e Australiani hanno infatti partecipato a diverse guerre coloniali Inglesi) e il ‘900 durante il quale il sodalizio ha posto le basi per il dominio economico-militare-finanziario attuale grazie a 4 guerre, 2 mondiali, 1 tecnologica (predominio nucleare anglo-americano) e 1 finanziaria (quella in corso).
Notoriamente su ZH si conentrano molti “Gold Bug” e la linea generale è quella della contrarietà alle monete fiat e il riferimento teorico d’analisi è la “scuola austriaca”, per cui bisogna sempre metterci la “tara” sulle analisi.
Ultimamente sono stati riportati dati su trasferimenti geografici di oro fisico in ambito occidentale.
In linea teorica, in condizioni normali, ha poca importanza dove è depositato tranne che per la comodità di gestione.
In condizione di crisi e non, dove sta l’oro, ha sempre un valore strategico.
Dare più potere al parlamento europeo vuol dire dare più potere a quelle lobbies dell’industria finanziaria che spendono 120 miliardi all’anno per influenzarlo (contro i 4 mld delle ONG). L’importante è saperlo.
P.S: Questa NON è corruzione perchè non è illegale… mah!
Ciò che fa o non fa chi veramente comanda, è per definizione, sempre legale.
Vero 🙁
Ma chi comanda ha i burattini che ci mettono la faccia e vanno comprati (corruzione all’italiana) o “influenzati” (attività di lobbying, legali, in europa e in tanti paesi).
Spettacolare intanto Weidmann, che si mette subito in mezzo alle idee bellicose di Draghi e di QE.
Ormai si abbiamo afatto l’abitudine.
La carota ed il bastone, un gioco o metglio un teatrino di equilibri fatto di affermazioni e smentite.
Basta capirne le dinamiche ed adeguarsi…