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ALGO TIME: vola l’USD, collassano ORO e commodity sulla paura della EXIT STRATEGY
Mi tocca riprendere per forza il post di ieri sul Meeting FED perché, come volevasi dimostrare, nell’effettivo cambia niente ma è bastato lasciare intendere qualcosa e subito il mercato ha preso posizione.
Tra le tante cose dette, è stato chiaro il messaggio sui tassi di interesse che potrebbero crescere più del previsto a partire dal 2023.
Signori, 2023, credo che di acqua sotto i ponti ne passerà ancora tantissima. E allora qual è il messaggio che può aver cambiato qualcosa? Quello sul tapering? In realtà non è cambiato nulla anche se si è lasciato intendere che a settembre si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di avviare proprio il tapering a fine anno. Anche in questo caso si parla di mesi, ma il mercato in questo momento guarda molto avanti e cerca di anticipare i tempi proprio perché si ha paura che qualcosa cambi e allora, per non restare sul treno in corsa che va verso il precipizio, meglio scendere subito.
Tranquilli, la mia metafora era volutamente eccessiva e quindi non voglio spaventare nessuno, ma credo di aver reso l’idea. Ma è impressionante in ambito intermarket cosa è successo.
• Tassi che si alzano prima del tempo
• Usd che sull’Eur spara un rally notevole
• Oro che reagisce di conseguenza
Guardate i due grafici di EURUSD e GOLD. Chart by Tradingview.
Sono la fotocopia l’uno dell’altro. Sento puzza di algoritmi, trading system e AI. Anche molte altre commodity sono collassate. Ritiro della leva finanziaria? Presa di profitto? Ci può stare, e ormai dobbiamo abituarci. Un mercato in mano agli algos, può raggiungere picchi di volatilità anche inimmaginabili. E di certo il cigno nero (che può essere più o meno grande) ora ha un nome. Inflazione? Ni, perchè dipende anche dall’inflazione ma non solo da lei. Il vero cigno nero è la paura dell’inizio della EXIT STRATEGY.
STAY TUNED!
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