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Aggiornamenti dal mercato immobiliare USA

Scritto il alle 17:45 da mattacchiuz

Bentornati amanti dei dati “reali” all’appuntamento mensile con i risultati del mercato immobiliare.

La situazione nel paese dei sogni rimane alquanto depressa e confusa, pur se qualche segno di vita il settore del nuovo lo ha dato. Contrariamente invece si deve registrare un lieve peggioramento per quanto concerne il mercato delle abitazioni esistenti.

Ma procediamo per passi cominciando dalle nuove costruzioni.

Permessi di costruzione.

Se la ripresa deve essere, certamente essa prima deve passare di qui.

E in effetti questo è il MIGLIOR giugno degli ultimi 3 anni, il peggiore di tutti gli altri. Ancora circa un +400% e torniamo ai livelli di 6 anni fa. In realtà l’ultimo report indica anche una sorta di cambiamento nelle prospettive abitative degli statunitensi. Infatti, a rendere “così” positivo il dato dei permessi è stato il fortissimo incremento ( +30.7% ) che ha interessato i condomini con cinque o più appartamenti. Contrariamente, le richieste per la costruzione di “villette singole” sono scese ai minimi di sempre. Dal punto di vista del dato destagionalizzato, esso indica che 624 mila sono stati i permessi concessi nel mese di giugno, in aumento del 2.5% rispetto al mese precedente del 6.7% rispetto al giugno 2010.

Cantieri avviati.

Bellissimo questo dato…

Anche i dati dei nuovi cantieri avviati sembrano indicare che forse il mercato immobiliare del nuovo è fuori dal tunnel. Siano stati i 5 – 6 mila miliardi di dollari iniettati nell’economia o siano stati i tornado che hanno spazzato le città americane distruggendo migliaia di abitazioni che poi devono essere ricostruite, comunque c’è solo da notare che anche per questa stadio di costruzione si è registrata la miglior performance degli ultimi tre anni tre. L’unico “giallo” pare essere la piuttosto pesante revisione a ribasso del dato del mese scorso… ( le buone abitudini degli uffici di statistica americani ) che ha ridotto di quasi il 5% l’entità della prima lettura. Scopriremo tra un mese il numero “vero” di giugno. Analogamente a quanto detto poco fa la parte del leone la fanno i cantieri per la costruzione di complessi con cinque o più unità abitative. Essi aumentano di oltre il 41% rispetto al mese precedente mentre i cantieri per ville villette e quant’altro pur inanellando un ottimo +11.6% rimangono tuttavia ai livelli più bassi di sempre. Mai in giungo nella storia recente sono stati concessi così pochi permessi e sono stati avviati così pochi cantieri per la costruzione di case monofamiliari.

Ancora dal punto di vista destagionalizzato ne è uscito che a giugno sono stati avviati 629 mila cantieri contro i 549 mila di maggio, segnando lo strepitoso +16.7% che ieri ha gasato il mercato assieme alla promessa di un’altra pioggia di dollari e euri da parte dei custodi della nostra società.

Case completate.

Una volta si diceva “chi ben comincia è a metà dell’opera”. In America si è deciso che tale massima andava conclusa con “ e una volta a metà dell’opera si lascia lì!”.

Pur se mese su mese si è registrato un minimo incremento del dato non destagionalizzato, è anche vero che rispetto ad un anno fa vengono completate qualcosa come il 40% di case in meno. Il peggior mese di giungo della storia moderna. Facendo anche quattro rapidi conti e considerando per quanto tempo sono rimasti depressi sia l’avvio dei nuovi cantieri che le richieste di permesso, credo che questo dato non smetterà di offrirci brutte sorprese.

Dal punto di vista destagionalizzato, le case completate a giugno sono state 535 mila, mentre a maggio esse erano state di poco superiori a 544 mila. Questo è di gran lunga il peggior dato di sempre: nel gennaio 1968, il primo dato a disposizione della serie del Census, nonostante fossero le persone comuni e non gli economisti a trascorrere le loro giornate fumandosi cannoni lunghi da qui a lì, le case completate furono 1 milione 250 mila. Non male… !

Case esistenti vendute.

Oggi è anche stato il giorno delle compravendite di case esistenti. Vi ricordo che questa statistica è tenuta in piedi da Realtors, ovvero l’associazione degli immobiliaristi americani e si stima che sia un buon 15 -20% sopravvalutata rispetto a tutti gli altri indicatori di settore compilati da altri uffici statistici. Ma poiché il “mercato” segue Realtors, eccomi qui a raccontarvi anche quest’ennesima storiella, nemmeno troppo bella.

Le compravendite di case esistenti durante il mese di giungo sono inaspettatamente ( così scrivono nel report… ) scese di uno 0.8% rispetto al mese precedente sebbene si sia invece registrata una timida ripresa dei prezzi. 4.77 milioni sono state ( dato destagionalizzato e annualizzato ) le case che hanno cambiato proprietà. Rispetto ad un anno fa, quando furono vendute 5.23 milioni di case, il decremento è dell’8.8%. Nel grafico il crollo che potete osservare e che ha portato le compravendite poco sotto ai 4 milioni è avvenuto a luglio del 2010… speriamo che la storia non si ripeta e che non faccia nemmeno la rima.

Cmq è notevole che mentre il pending home sales, l’indice cioè in blu e che descrive il numero di contratti preliminari stipulati per l’acquisto di una casa, faceva prevedere un rapido incremento nel numero di case vendute, in realtà si è assistito al più ad una sorta di stabilizzazione. Realtors fa infatti notare come il 16% delle agenzie riportino la cancellazione dei preliminari. Esattamente non si conoscono, dicono, le cause di un simile comportamento da parte degli acquirenti, forse sarà il credito che un po’ latita, forse sarà che non molti puntano a più case e poi concludono con un solo proprietario. Chissà…!

Con questo è tutto, viva la Grecia e il suo 40%. Ah… tra l’altro il 40 nell’esoterismo indica la morte simbolica, la tribolazione e ( forse ) la conseguente rinascita. Probabilmente anche per i burocrati europei il 40% indica la salvezza della nazione… ! Misteri dell’economia delle chiacchiere.

Mattacchiuz

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4 commenti Commenta
bergasim
Scritto il 20 Luglio 2011 at 18:20

Basta fare come in cina si demoliscono immobili appena costruiti, io comincerei dagli edifici che ospitano la fed e wall street

gainhunter
Scritto il 20 Luglio 2011 at 18:58

“nel gennaio 1968, il primo dato a disposizione della serie del Census, nonostante fossero le persone comuni e non gli economisti a trascorrere le loro giornate fumandosi cannoni lunghi da qui a lì, le case completate furono 1 milione 250 mila. Non male… !”

😀 :mrgreen: 😀 :mrgreen: 😀

Scritto il 20 Luglio 2011 at 19:01

HEhehe…ottimo matta! 😀

bergasim
Scritto il 20 Luglio 2011 at 19:17

E’ una vergogna wall street non è ancora in positivo, ma vi sembra possibile? non ci sono più i vecchi tempi, oggi non si capisce più nulla.

Ps la bernanke university ha condotto uno studio sulla commestibilità degli ipad 1 e 2, il risultato è sconcertante, un piccolo pezzo di ipad è 5 volte più forte del viagra, silvio ne ha già ordinati 100.0

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