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ACEA weekly
by Gremlin
gremlin53820@hotmail.it
Flash dati
Malgrado la buona posizione nel proprio mercato (settore idrico, energia elettrica e gas; area territoriale romana in regime di quasi monopolio) e malgrado i ricavi 2009 siano scesi pochino rispetto al 2008 e così pure il margine operativo, nel 2009 si sono mangiati i due terzi dell’utile ante imposte 2008 per cui ne è scaturita una perdita netta “inattesa” (ma inattesa per chi?) di 52 milioni e quindi… niente dividendo per il 2010!!! (così imparano questi investitori buoni a nulla, li tolleriamo solo perchè hanno sottoscritto per intero le nostre obbligazioni…). Vale la pena ricordare anche la posizione finanziaria netta negativa per circa 2 miliardi e il discreto indebitamento bancario di breve e lungo termine a cui aggiungere 500 milioni di prestito obbligazionario emesso quest’anno di cui sopra.
Quotazioni
Dal marzo 2000 al marzo 2003 ha perso l’88% (complimenti vivissimi a chi l’ha venduta al parco buoi!). Cinquanta mesi dopo (maggio 2007) aveva recuperato il 61,8% di quanto aveva perso e questo ha sicuramente alleggerito il peso della disgrazia che ha colpito il cassettista fedele. Da questo top al flop del marzo 2009 ha perso relativamente poco, ancora il 61,8% della crescita 2003/2008 (Fibonacci santo subito…) ma dal marzo 2009 ad oggi mi sembra di non sbagliare dicendo che ha avuto una performance da urlo: quello dei cassettisti fuori di melone…
Opinioni
Essendo invischiata con la GdF per presunte irregolarità, essendo il suo business in buona misura politico-dipendente, visti i risultati e la prontezza con cui si taglia il dividendo, visto l’andamento delle quotazioni e considerate le incerte prospettive reddituali di medio periodo, deduco che Acea non è assolutamente un titolo da acquistare per investimento, è buono solo per gli insider quando sentono odore di colpaccio. Oppure si può tentare una speculazione rialzista in area 7,0 come spiego più sotto.
Controllare anche la percentuale di questo titolo nel portafoglio del proprio fondo azionario o pensione: essendo zavorra non giova certo alle performance.
Operativamente
Dal marzo 2009 si muove in un laterale (di lungo periodo) compreso fra 7,1 e 9,7 e ora si trova al centro del canale, cioè in zona “esaurimento nervoso” dove non si dovrebbe fare assolutamente nulla ma dove si opera ugualmente, alla cieca e senza avere le probabilità a proprio favore.
Chi ce l’ha e si trova in perdita farebbe bene a liquidare da subito una porzione dell’investimento e poi attendere un ritorno della direzionalità: in caso di ripresa dei listini liquidare ancora ma progressivamente sui top relativi, invece in caso di discesa sotto 8,0 liquidare tutto al più presto.
Chi non ce l’ha può comprare fra 7,4 e 7,2 con stop a 7,05: in caso di ritorno di denaro sul mib prendere profitto a breve sul 50% dell’investimento e lasciare il resto con target area 9,5 dove chiudere tutto. Oltre 10,0 se ne riparla, sotto i 7,0 ci si dispera.
Per la cronaca: in borsa si trovano anche le sue opzioni (1=500 azioni) con book senza eseguiti e i soliti bid ask da rapina; comunque vendendo al meglio le call 8,6 dicembre si ottiene uno “sconto” sui prezzi attuali del quattropercento.
Alcuni riferimenti utili:
www.aceaspa.it/Home.aspx
http://borsa.corriere.it/azioni/ACEA/dettaglio.aspx
Reuters