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TENARIS weekly

Scritto il alle 14:45 da gremlin

Opinioni (e qualche fatto)
Gigante mondiale del tubo, nato dal brodo primordiale della ex Dalmine bergamasca, produce gasdotti, oleodotti e personaggi dotti alla Tenaris University. Management di straodinarie capacità, basta vedere come hanno fatto crescere la società in tutti i continenti; la holding ha sede in Lussemburgo come si conviene a chi maneggia miliardi di dollari ogni anno (a proposito, preghiera ai leghisti della padania libera e federale: visto che il Vaticano e S. Marino sono off limit per le loro disagiate sedi, cioè Roma ladrona e Romagna comunista, cosa aspettate a ufficializzare la Livigno Off Shore per aprire conti cifrati in santa pace senza andare all’estero?). I suoi titoli sono quotati su vari listini, New York incluso; in Italia è uno dei pochi titoli che dà lustro al mib. Peccato che il 2009 ha visto una diminuzione dei ricavi del 30% subito riflessa nel dividendo (0,21 dollari rispetto a 0,30 da staccarsi il 24 p.v.). Malgrado il forte calo delle vendite il margine operativo lordo resta uguale percentualmente a quello del 2008, indizio di buona gestione finanziaria. Il 2010 è previsto in linea col 2009 alla faccia della ripresa dell’economia e dei consumi industriali.

Fatti (e qualche opinione)
Innanzitutto notare la crescita spaventosa fra il 2003 e l’agosto 2008: prezzo decuplicato (che mi ha costretto ad usare nel grafico una scala log). Notare di quale performance è stata capace nel periodo gennaio/agosto 2008 quando tutto il mondo barcollava, poi la vicenda dei Fratelli Lehman ha riportato anche Tenaris alla dura realtà determinando un crollo epocale.
Se la mia lettura elliottiana fosse corretta, il rialzo partito dal solito marzo 2009 proietta il primo target di lungo periodo a 28 almeno purchè non si scenda sotto 11,4. La rottura di questo livello mi costringerebbe a rietichettare il tutto come un gigantesco ABC. Francamente, visti i disastri ambientali, finanziari ed economici a cui stiamo assistendo e considerando che in un solo anno ha perso il 30% delle vendite, penso che lo scenario ABC sarebbe da preferirsi, ma vabbè, mi rovino e voglio essere ottimista per cui lascio sul grafico la conta di uno scenario a 5 onde di grado cycle…

Operativamente
Titolo solido, praticamente metallico, cassettabile. Se si ha una visione di lungo periodo si può iniziare a comprare anche da subito visto che si è riportato sopra la media a 200 ma occorre tener presente che si trova proprio al centro di un laterale di lungo periodo (11,4/19,6) e sta cocciando sul ritracciamento del 61,8% per cui va messo in bilancio un possibile storno sul medio periodo anche del 25%.
Quindi per il cassettista tradizionale che parte da subito direi di diluire gli acquisti nel tempo. Il cassettista tradizionale che invece non vuol partire da subito perchè pensa che a breve ci sia una nuova fase short mondiale, allora aspetti il nuovo test della media 200 e su tenuta (adesso è a 14,3) compri, su rottura si goda invece lo spettacolo che poi sicuramente troviamo un buon minimo per acquistare. Sotto 11,4 sarà meglio rinunciare alle compere, meglio andare short anche su tutto il comparto energetico perchè significa “double dip”.
Con un’ottica di breve farei molta attenzione alle vicinissime resistenze di 15,75 e 16 superate le quali mi darei un primo target fra 16,5 e 17 dove inizierei a prendere profitto sulla metà dell’investimento e l’altra metà la lascerei correre in trailing stop. Col mancato superamento di queste resistenze si deve pazientare fino al test della media 200 e poi si decide: attendere ancora su rottura o gettarsi nella mischia coi propri soldi su tenuta.

by Gremlin
gremlin53820@hotmail.it

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