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JACKSON HOLE e la resa dei conti
Il simposio economico di Jackson Hole, che si è tenuto il 25 agosto 2023, ha visto i discorsi più che attesi dei due massimi responsabili delle banche centrali occidentali: Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea (BCE), e Jerome Powell, presidente della Federal Reserve (Fed). Entrambi hanno confermato la linea dura contro l’inflazione, che ha raggiunto livelli elevati a livello globale a causa di una serie di shock senza precedenti, tra cui la pandemia, la guerra in Ucraina, il nuovo panorama geopolitico e il cambiamento climatico.
Lagarde ha sottolineato che la lotta all’inflazione non è ancora vinta e che la BCE manterrà i tassi di interesse a livelli restrittivi finché necessario, per riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2% a medio termine. Ha anche affermato che le banche centrali devono fornire un’ancora per l’economia e garantire la stabilità dei prezzi in quest’epoca di incertezza.
Powell ha dichiarato che la Fed è pronta a rialzare ulteriormente i tassi se opportuno e che intende mantenere la politica monetaria a un livello restrittivo finché sarà sicuro che l’inflazione si sta muovendo in modo sostenibile verso il basso. Ha anche detto che la Fed continuerà a lavorare finché gli obiettivi non saranno raggiunti.
Avete trovato tra le righe qualche novità?
Ovviamente no. Tutto come da copione. Flessibilità assoluta e banche centrali che si comporteranno adeguandosi agli eventi. Ma una cosa dobbiamo dirla. Se la BCE dice di “mantenere”, la FED torna a parlare di “aumentare”. Nel dubbio intanto un’asset class si è mossa, ovviamente il valutario con il Dollaro USA che si rafforza sull’Euro. Poi per il resto ho già speso migliaia di righe.
Chart EURUSD by TradingView
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