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WORST MARKETS: azionario ed obbligazionario da record!
Non voglio diventare ripetitivo e quindi chi vuole sapere lo status delle cose e magari sbirciare sulle idee dell’autore di questo blog, può leggersi una discreta quantità di post sulla situazione economica e geopolitica globale, con alcuni dettagli su economie specifiche come l’Italia.
La situazione è andata via via peggiorando, e le trimestrali USA (come tra l’altro ampiamente anticipato) potevano diventare un ulteriore detonatore per la correzione. E così è stato. Sul perché e sul per come i giornali finanziari potranno illustrarvi i dettagli. Intanto una considerazione statistica interessante e quasi ovvia.
Dopo anni di mercato unidirezionale, c’è stato un dietrofront generico che ha colpito il mondo equity ma anche il mondo bond. Alla faccia del Goldilocks, la correzione è arrivata intensa e pesante.
Guardate questo grafico.
Prendiamo il mercato sia azionario che obbligazionario. Come potete vedere l’inizio anno (cioè dal primo gennaio ad oggi) è stato veramente da incubo. Praticamente, se l’anno finisse oggi, ragionando sul mercato USA, saremmo davanti:
- – Al peggior anno per lo SP500 dal 1974
- – Al peggior anno per il Govies dal 1920
Il fatto che l’analisi si “limiti” agli USA è relativo tanto abbiamo avuto modo di capire che alla fine, quel mercato condiziona anche gli altri. I due “worst scenario” Sembrano due scenari incredibili, ma non troppo visto l’estremo assistenzialismo delle banche centrali.
La scommessa sta tutta nel capire se la correzione è in fase di conclusione. Impossibile dirlo. Certo però che le valutazioni iniziano a farsi più interessanti. Resta il grosso nodo delle prospettive. Geopolitica, inflazione e Covid possono dettarne il passo.
STAY TUNED!
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